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Guardo fuori dalla finestra e vedo viole profumate, piccoli
petali che si fanno strada nel verde.
Vedo un ciliegio, gemme turgide che recano promesse di
frutti succosi e mani protese.
Vedo una ferrovia, con un inizio ed una fine a me
sconosciuti, con treni veloci e sferragliare improvviso.
Vedo la campagna, sempre più verde del grano acerbo
sempre più rosa dei fiori di pesco.
Vedo un passato, fatto di pomeriggi assolati, ginocchia
sbucciate, formiche osservate con attenzione, lucciole
inseguite tra i fili d'erba. |
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