Michaela ...pensieri nel blu
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U.S.A. - SABATO 14.08.2004

"E faccio colazione a New York / io che son nato fuori città..." cantavano i Pooh negli anni ’80. Mai avrei immaginato che sarei giunta fin qui... Dalla campagna alla metropoli!
Questa giornata è trascorsa svolgendo una delle attività preferite dall’uomo: lo shopping. Abbiamo curiosato in vari negozi compresi tra il Crisler Building e Time’s Square. La spesa più cospiqua l’ho fatta in un negozio di abbigliamento, portandomi via magliette ed un paio di jeans tutto tempestato di tasche.
Time’s Square è... troppo di tutto! Troppi negozi, troppe luci, troppa gente, troppa confusione... Un’autentica babele in cui può risultare difficile orientarsi ed il caos può stordire. Enormi display mostrano spot pubblicitari a ciclo continuo mentre i negozi si allineano nelle basi dei grattacieli posti ai lati della strada. Persone di ogni colore e nazionalità si accalcano e sfiorano, con in mano un sacchetto o curiosando tra le vetrine. L’odore dei gas di scarico delle auto e dei taxi gialli come girasoli si mischia a quello degli hot dog venduti agli angoli delle strade. Guardo le facce delle persone che mi sfilano davanti e penso che quella sarà la prima e l’ultima volta che le vedrò. Volti senza nome, ma con una storia da raccontare.
Una limousine mi passa accanto ed osservo le signore che in abito elegante escono dai teatri. Poco lontano un barbone dorme sul marciapiede e mi domando perché, come possa accadere che una persona abbia la propria vita annullata a quel modo. Poi passa un automezzo dei pompieri a sirene spiegate ed io torno ad osservare le vetrine.


Il Crisler Building rimane a mio parere il più bel palazzo di Manhattan anche quando si staglia contro un cielo plumbeo.


La biblioteca in cui si rifugiano alcuni degli scampati alla glaciazione nel film "The day after tomorrow".

Segue...Segue