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U.S.A. - VENERDÍ 13.08.2004
Siamo entrati nel New
Jersey alle 11:50, mentre alle 14:00 eravamo nello stato di New York.
Arrivati a Brooklin alle 14:40, per raggiungere New York
abbiamo attraversato l'omonimo ponte, da cui si gode una visuale davvero
notevole. Tra i pilastri ed i tiranti, sulla sinistra, vi è l'isola di Manhattan
mutilata delle Twin Towers, ma comunque popolata da una foresta di grattacieli.
In lontananza si scorge la Statua della Libertà, mentre a destra vi è il Crisler
Building. Ecco poi l'Empire State Building, quello su cui si sono arrampicati
King Kong e Godzilla, vaporizzato da un'astronave in "Indipendence Day",
congelato in "The day after tomorrow".
Raggiungere l'hotel è stato piuttosto complicato. I lavori in
corso in più punti della città ed il traffico concitato hanno messo alla prova
chi era alle guida. Dietro i finestrini sono sfilate vie sporche e brulicanti di
persone. Abbiamo attraversato China Town, con le insegne in ideogrammi e lingua
inglese, il mercato del pesce ed i negozi pieni di chincaglieria. Di Little Italy ho visto solo l'entrata, piena di luci.
L'hotel in cui alloggiamo è in 118 East 40th Street... Qui
c'è un modo di nominare le vie molto diverso dal nostro. Sulla facciata hanno
cercato di assumere uno stile medievale con colonne gotiche alle finestre e
gargoiles sul cornicione del tetto. Dalla finestra della mia stanza vedo la
parete di un edificio forse in disuso, con le finestre spente ed un vicolo buio.
Uscendo dall'albergo abbiamo ammirato il Chrysler Building
imporsi con la sua mole e le sue luci. Nell'isola esplorata per la prima volta
nel 1524 da Giovanni da Verrazano ed acquistata dagli olandesi nel 1624 offrendo
ninnolame agli indiani per un valore di 24 dollari, con mia enorme gioia abbiamo
cenato in un ristorante giapponese, cucina che adoro per i sapori e la cura
nella preparazione dei piatti.
Per terminare la serata abbiamo fatto una passeggiata, ed
abbiamo così scoperto che la sera New York diventa la città delle luci. Giunti
all'Empire State Building ne abbiamo visitato il piano terra, interamente
rivestito di marmo. In una nicchia vi è una miniatura dell'edificio con
abbarbicato King Kong che tiene in mano una macchina fotografica.
Qui il cielo è lontanissimo, i palazzi ti circondano da ogni
lato e sovrastano le vie, facendoti sentire piccolo.
Targhe personalizzate viste oggi: "VA DEAD", "1KEEPER", "ITSMEAD".
L'isola di Manhattan.
Su quasi tutte le auto è presente la bandiera americana.
Un pezzetto di ponte di Brooklin si affaccia tra i palazzi.
Un frammento di China Town.
Segue...
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