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U.S.A. - MERCOLEDÍ 25.08.2004
Altra giornata
a Boston. Ci siamo spostati in auto... grosso errore, considerata la difficoltà
con cui siamo riusciti a trovare un parcheggio, pure a pagamento. Nostra meta
del mattino è stata la zona universitaria del M.I.T. Il museo è piccolo ma
interessante: favolosa la saletta in cui sono esposti vari ologrammi. Quello che
preferisco è l'immagine di un telescopio attraverso il quale è possibile
osservare un pezzetto di Luna. Notevole è l'ologramma posto su di un cilindro
che, ruotando, mostra una donna che scrive con una bomboletta spray.
Nella sala dedicata alla ricerca nel campo della ricerca
artificiale vi sono vari esempi di arti in grado di afferrare o camminare. Ho
riconosciuto la testa robotica capace di reagire con espressioni facciali a chi
gli parla.
Di Harold Edgerton sono esposti strumenti e foto che
illustrano i suoi esperimenti fotografici nel campo del fermo-immagine: la mela
ed il palloncino trafitti da pallottole, la goccia d';acqua sospesa a mezz'aria,
la corona creata da una goccia caduta nel latte, l'insieme dei movimenti di un
giocatore di golf sono alcuni esempi.
Geniali e strane sono le sculture meccaniche di Arthur Ganson
che, quando in movimento, creano coreografie arzigogolate di piccoli componenti.
Il pomeriggio è stato trascorso passeggiando nel quartiere di
Cambridge, il quale ospita l'università di Harvard (la cui biblioteca custodisce
una delle bibbie di Gutenberg). I suoi giardini sono molto tranquilli e tra i
rami degli alti alberi gli scoiattoli pasteggiano con le ghiande. Non mancano i
turisti giapponesi, che si spostano a branchi.
Curiosare in una libreria purtroppo non mi ha permesso di
trovare "La vita elettronica" di Michael Crichton (pur di averlo sono
disposta a leggerlo in inglese), ma in compenso ho potuto acquistare la
biografia di Bouguereau, pittore francese del XIX secolo.
Targa personalizzata vista oggi: "FULVIA".
E' comune trovare nei giardini americani dei flamingo, fenicotteri di plastica rosa. Sono pacchiani al punto giusto, avessi un giardino li acquisterei anch'io...
Al museo del M.I.T. c'è un diorama di parte della città con
tanto di trenino elettrico. Con uno dei palazzi è possibile
giocare a Tetris usando le luci...
Stefano e Stefano posano concentrati davanti al M.I.T.
Segue...
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