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STICCON XVII - VENERDÍ 23.05.2003
Salve! Quella presentata in questa e nelle pagine che
seguono è una sorta di diario personale del fine settimana trascorso a Bellaria
(RN) in occasione della XVII STICCON (Star Trek Italian Club Convention).
Prima considerazione: il tempo trascorso a questa STICCON è letteralmente
"volato" via, molto più velocemente rispetto alle altre edizioni.
Seconda considerazione: come preventivato, non sono riuscita ad assistere
a tutto quanto di interessante era stato organizzato. Ma ormai mi sono
rassegnata...
Terza considerazione: le foto presenti su queste pagine non sono il
massimo della bellezza. Un pò perché la sottoscritta non ha grande esperienza
come fotografa, ma soprattutto perché la luce sul palco è stata praticamente
sempre spenta, al fine di non accecare l'ospite che vi stava sopra.
Per la sottoscritta la STICCON è iniziata con l'incontro con Richard Hatch (Apollo in
«Battlestar Galactica»). È stato emozionante vedere l'attore ed ascoltare le sue
parole perché, come nel caso di altri ospiti delle passate edizioni, ha contribuito
molto alla nascita della passione per la fantascienza che ormai da tanti anni mi
accompagna. «Battlestar Galactica» è stata la seconda sci-fi che ho seguito (la prima
è stata «Spazio 1999») e rivedere quel viso di persona ha fatto affiorare molti
ricordi.
Hatch si è subito dimostrato essere alla mano e molto cordiale. Nonostante gli anni
trascorsi dalla messa in onda della serie la sua fisionomia è cambiata pochissimo
(cosa che non si può certo dire per Forest, l'Apollo di «Star Trek»); certo, qualche
ruga ed un pò di pancetta si fanno notare, ma nel complesso è ancora appetibile...
hem... scusate gli ormini che ancora sfuggono al mio controllo...
"Apollo" ha parlato profusamente del suo tentativo di ridar vita alla serie ed ha
mostrato il trailer realizzato circa quattro anni fa per promuovere il suo progetto:
«Battlestar Galactica: The Second Coming». Tale promo è stato girato grazie alla
partecipazione di un nutrito gruppo di fan che hanno messo a disposizione costumi ed
armi realizzati da loro. A parte Hatch non è visibile nessuno degli attori della
precedente serie: questo perché non hanno creduto nel suo progetto e quindi hanno
rifiutato l'invito di partecipare alle riprese. Riprese che, a quanto pare, sono
costate parecchio alla carta di credito di "Apollo", in quanto ha dovuto pagare da
mangiare a tutti i fan intervenuti. Nel complesso quanto visto è carino e le scene di
battaglia nello spazio non sono malaccio, considerata la scarsità di mezzi economici
a disposizione.
Sembra che gli sforzi di Hatch abbiano ottenuto qualche risultato: la serie verrà
messa nuovamente in produzione come «Battlestar Galactica (2)», però i personaggi di
Apollo e Starbuck verranno interpretati da attori diversi e, soprattutto quest'ultimo, sarà una ragazza!
Altro progetto che sta coinvolgendo l'attore è «The Great War of
Magellan», di cui ha
già realizzato un trailer. Si tratta di una serie che vede coinvolta la razza umana,
le sue origini, un virus che acquista coscienza di sé e tenta di eliminare tutti gli
umani presenti anche su altri pianeti.
Hatch ha lasciato piuttosto spiazzate noi spettatrici quando ha offerto la chiave
della sua camera d'albergo...
Nel pomeriggio ho avuto modo di assistere alla conferenza Enzo Braschi, il comico noto per la
sua interpretazione del paninaro nella trasmissione (ormai di qualche anno fa) «Drive-In». Ammetto di essere
rimasta delusa dal suo intervento. Mi sono seduta in sala convinta di assistere ad una discussione sul popolo degli
Indiani d'America, ed invece ha disquisito sulle piramidi egizie, Atlantide, gli alieni, la predominanza dell'uso
della razionalità in noi occidentali... tutte tematiche che da sempre interessano anche la sottoscritta, ma
purtroppo presentate "mescolate" in un enorme calderone acritico: del resto lo stesso Braschi
ha esordito dicendo che lui crede a tutto.
La serata è terminata in gloria assistendo (finalmente!) alla proiezione di «Star Trek La Nemesi» nel multisala
vicino.
Nonostante il malumore generale, nonostante alcune pecche nella trama, nonostante quasi tutti me ne avessero
parlato male, a me è piaciuto. Finalmente non ci è stato propinato un episodio televisivo da due ore! Finalmente
azione ed effetti speciali degni di tale nome! Mi hanno lasciata un pò perplessa i Nosferatu al seguito di Shinzon,
però il loro trucco era bello (poco pratiche però quelle unghiotte, soprattutto quando si trattava di premere dei
pulsanti!). Passi la maragliata della corsa in dunebuggy (si scrive così?) e l'inseguimento da parte di quelli che
ho chiamato "burinos" (chi ha visto «Star Wores» mi capirà), ma una domanda sorge spontanea: dove
accidente è stato trovato l'ennesima copia di Data? Ed a che scopo spezzettarlo e gettarlo a mò di coriandoli su di
una pianura? Copia destinata poi a diventare il "fratello disadattato" del mio androide preferito. Un mio
amico ha osservato: «A questo punto è stata completata la trilogia familiare: il buono, il cattivo e lo scemo».
Vabbé...<br>
Aggiungo solo: belle le scene di battaglia nello spazio ed il costume di Shinzon, simil insettoide con tanto di iridescenze...
Segue...
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