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STICCON XVII - SABATO 24.05.2003
L'incontro con Denise Crosby è stato piacevole. L'attrice ha un viso che mi piace
molto, soprattutto il sorriso. Nonostante qualche chiletto in più rispetto a quando
indossava i panni di Tasha, è ancora una bella donna. Purtroppo non è stata brillante
e spumeggiante come Marina Sirtis, presente l'anno scorso. Mi spiego: ciò che mi
aspetto da un attore, soprattutto quando ha già una certa esperienza in fatto di
convention, è che sappia presentarsi al pubblico con una propria scaletta di aneddoti
curiosi e divertenti, di impressioni personali, di considerazioni sul lavoro svolto,
per poi rivolgersi al pubblico e permettergli di porre delle domande. Troppo spesso
però tale mia aspettativa viene delusa...
Crosby ha parlato della realizzazione del documentario a cui sta lavorando e che l'ha
portata a visitare i raduni di fan in molte parti del mondo. A suo parere gli appassionati italiani sono quelli più tranquilli e che affrontano la convention in
modo meno ansioso ed aggressivo. Un aneddoto simpatico che ha raccontato ha visto
coinvolto Jonathan Frakes. La mattina in cui il set fu coinvolto nella scossa sismica, durante la realizzazione della prima stagione di
TNG, Crosby e Frakes erano
all'interno del camper adibito a sala trucco. Quando il terremoto ebbe inizio l'attore si stava radendo ed indossava sopra l'uniforme un vezzoso accappatoio rosa
da donna. Usciti tutti sul piazzale degli studios, una volta terminate le scosse
intervenne una troupe televisiva ad intervistarli sull'accaduto e Frakes, senza curarsi del suo abbigliamento, rispose alle domande della giornalista. Poco dopo
giunse Patrick Stewart, a bordo dell'auto acquistata da poco; il quale si lamentò del
suo nuovo mezzo di trasporto, affermando che durante il viaggio ad un certo punto si
era messa tutta a vibrare. Evidentemente non si era accorto del terremoto...
L'attrice è rimasta divertita dal merchandising che la riguarda, soprattutto dalle
bambole e dalle action-figures. È rimasta però un pò sgomenta quando ha visto il
figlio con in mano una delle bambole ed intento ad esclamare «Sto giocando con mamma!
Sto giocando con mamma!».
Nichelle Nichols è una bella signora, dolce ed aggraziata. Con le domande giuste si è
dimostrata prodiga di dettagli (del resto lei stessa ha affermato di essere una chiacchierona). In risposta ad un quesito
riguardante l'episodio «Umiliati per forza maggiore», Nichols ci ha raccontato di come Shatner fosse contento di dover realizzare la scena del bacio
interraziale, in quanto era dall'inizio della serie che tentava di riservare tale attenzione all'attrice. Pare che il ciak della scena in questione sia stato ripetuto per 36 volte, in quanto Shatner non era mai soddisfatto dell'interpretazione.
Un altro aneddoto ha riguardato Martin Luther King. Nichols aveva maturato la scelta di abbandonare la serie al termine della prima stagione, in quanto il suo personaggio rimaneva sullo "sfondo", non interpretava ruoli attivi.
King, anche lui appassionato alla serie televisiva, le disse che quanto stava facendo Roddenberry era di grande importanza: per la prima volta in televisione veniva trasmesso un telefilm in cui persone di diverse nazionalità e razze cooperavano; ma, cosa più importante, una persona di colore non interpretava il ruolo di servitore o schiavo, ma era parte integrante di un equipaggio, alla pari con tutti gli altri componenti.
L'attrice ha inoltre raccontato del suo coinvolgimento nel progetto volto ad arruolare candidati di colore in qualità di astronauti nel progetto spaziale della NASA. Ovviamente non è mancato un ricordo affettuoso di DeForest
Kelley. Una delle mie speranze era quello di sentir cantare Nichols: alle sue spalle ha una lunga carriera in fatto di musical. Tale aspettativa è stata soddisfatta in pieno e, nonostante la mancanza di una base musicale, l'esibizione è stata bella e (penso) apprezzata da tutti.
Durante la sessione degli autografi mi è accaduta una cosa mai sperimentata prima: quando mi sono trovata davanti a lei mi sono tremate le gambe! Ho farfugliato un
«You have a wonderful voice...» e me ne sono andata via con il suo bel sorriso che ancora invadeva i miei occhi.
La sera l'ho trascorsa
interamente in sala Enterprise. È iniziata con l'intervento di Enzo
Braschi, molto più apprezzato in questa occasione in veste di comico. Si
è proseguito con la sfilata dei costumi, come sempre belli, originali,
accurati nella realizzazione e presentati da coraggiose personcine che a
lungo hanno sfidato il caldo ed il fastidio del trucco sul viso. Ricordo un
paio di capitano Kirk adulti ed uno giovanissimo; una famiglia Klingon della
serie Classica; un tenente Palamas accompagnata da un tenerissimo Apollo di
forse 3 anni; un Data ed un LaForge scortati da un'autentica sala ologrammi
funzionante (!); una 7 di 9 Borg; un Klingon; un Lore; l'intera famiglia
Simpson (Meggie a parte) in versione trekkers; una Compagnia dell'Anello;
una squadra SG1 con tanto di coppia di goa'uld (da «Stargate»); una Visitor
che si è esibita in uno spuntino a base di topo di marzapane; una Apollo
(da «Battlestar Galactica»). Una menzione a parte la merita padre Bernard.
Anche quest'anno si è presentato alla sfilata interpretando un personaggio
comparso, se non sbaglio, nell'episodio della serie Classica «Gli androidi
del dottor Korby». Ormai è più forte di me: ad ogni sfilata tifo
esclusivamente per lui.
La sfilata è stata vinta dalla famiglia Simpson; seconda classificata la
Visitor; terzo classificato padre Bernard. Dimenticavo: Denise Crosby ha
assistito alla sfilata, seduta in sala quasi in ultima fila. Le votazioni
sono state eseguite dal pubblico, il cui gradimento veniva
"misurato" dall'Ammiraglio "Applausometro" Lisiero,
dotato di una coloratissima ruota di stoffa graduata che apriva in
misura equivalente all'entità degli applausi. Molto uomo, molto pavone!
Hem... scusate...
Piccola critica alla sfilata:
a parer mio ci sono state delle pecche. Sarebbe stato più giusto
suddividere la presentazione dei costumi in "temi", individuabili
in: accuratezza del costume; originalità dell'idea presentata; simpatia;
altre serie televisive. È stato limitativo riunire tutti i partecipanti in
un solo ed ideale "calderone". Chi ha ricevuto il primo premio lo
ha meritato a mio parere per la simpatia suscitata; altrettanto
riconoscimento andava tributato ad un costume (indossato da un uomo) di Kirk del primo film; originale è stato il ponte ologrammi (una ragazza
indossava un'ampia tunica sulla cui faccia anteriore era disegnata
la griglia gialla e nera, mentre posteriormente era dipinto un salottino
con tanto di caminetto); come altra serie televisiva la Visitor, sia per il
costume che per il trucco... ed il topolino di marzapane lanciato verso il
pubblico!
La sfilata è stata periodicamente interrotta dagli "spot"
realizzati dallo staff: in particolare è stato particolarmente spassoso
quello con protagonisti Romani e Lisiero, nella parodia dello spot della
RAI in cui una madre imbocca il figlio parlandogli di un futuro piuttosto
terrificante e quest'ultimo, in tutta risposta, le sputa in faccia la
pappa. A Lisiero sembra essere toccato del passato di verdura...
Le scenette presentate sono
state solo due: la prima è stata una parodia di «Star Trek IV - Rotta
Verso la Terra», con tanto di coppia di megattere che si sono esibite ballando
e cantando... hem... La seconda scenetta ha visto coinvolti due emuli
del Capitano Claxon. A casua della scarsità dei partecipanti, non è stato
proclamato un vincitore.
La serata è proseguita con la proiezione della versione rimasterizzata di «Star Strik»: finalmente ho potuto vederlo in una versione decente! La mia precedente esperienza si limitava ad un qualcosa con l'audio da immaginare ed il video
da intravvedere. E mi sono ritrovata praticamente capottata per il ridere sotto la poltroncina quando ho visto la versione doppiata dello spot del té Lipton con
Dan Peterson... Segue...
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