Michaela ...pensieri nel blu

AIGOR E INGA - IL CRICETO RUSSO WINTER WHITE

Il criceto russo Il Criceto Russo Winter White (Phodopus sungorus), lontano parente del criceto dorato, appartiene alla famiglia dei Cricetidi ed è di piccole dimensioni: non supera i 12 cm di lunghezza ed i 50 gr di peso. Le ampie tasche guanciali gli permette di trasportare il cibo che trova durante le sue esplorazioni, mentre la coda è lunga meno di 1 cm. Le zampe sono interamente ricoperte di pelo, caratteristica che gli è valso l'appellativo Hair Footed Hamster (letteralmente, "Criceto dalle Zampe Pelose"). Originario del Kazakhstan orientale e della zona sud-occidentale della Siberia, il Criceto Russo è stato commercializzato per la prima volta come animale domestico in Inghilterra nel 1978. Occhi grandi e neri, addome e zampe candide, con una livrea color grigio chiaro ed attraversato sul dorso da una striscia nera, l'appellativo Winter White deriva dalla curiosa caratteristica di virare il suo colore in bianco se sottoposto al freddo del clima invernale. 
Occhietti In natura il Criceto Russo svolge le sue attività dalla sera alle prime ore del mattino ed ha una vita media di 5 - 6 anni, mentre quando è in cattività viene influenzato dai rumori e dalle luci dell'ambiente circostante, alternando così momenti di attività ad altri di riposo e riducendo così la sua aspettativa di vita a 2 anni.
Cricetino La temperatura ottimale per un perfetto comfort del Criceto Russo si aggira sui 20°C e, grazie alla folta pelliccia che lo ricopre, sopporta molto bene il freddo: al di sotto degli 8°C cade in letargo Z z Z z Z z . Nocivi invece sono l'eccessivo caldo, le correnti d'aria e l'umidità.
Cricetino Il carattere indipendente del Criceto Russo e l'elevata capacità di adattamento ne fanno un animale da compagnia che non necessita di cure particolari ed assidue. Per le sue ridotte dimensioni deve però essere maneggiato con cura, al fine di non fargli del male o vederselo cadere per terra.
Criceto Quando sono liberi i criceti tendono ad essere animali solitari, mentre in stato di cattività convivono bene con i propri simili, a patto però che vengano introdotti nella medesima gabbietta quando sono ancora giovani: questo perché, da adulti, il senso di territorialità sviluppatasi nel frattempo li porterebbe a difendere il loro habitat aggredendo il nuovo arrivato.

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