I pannolini di stoffa attualmente in commercio sono costituiti da un nucleo centrale assorbente in tessuto, costituito quasi sempre da spugna o flanella di cotone.
Prima di essere indossato dal bambino, all'interno del pannolino viene posizionato un inserto o velo raccogli-feci, costituito da un foglio in morbida cellulosa biodegradabile; molto simile alla carta igienica ma più resistente, la sua funzione è quella di trattenere le feci. Tale velo può essere gettato insieme alle feci, oppure lavato e riutilizzato per alcune volte. In alternativa si possono usare pezzuole di pile, nel mio caso ricavate ritagliandole da una piccola coperta. Una volta sporche le lavo insieme al bucato dei pannolini.
Per contenere l'aumento di diuresi che insorge nel bambino si può posizionare tra il pannolino ed il velo un panno supplementare che aumenta il potere assorbente.
All'esterno del pannolino va posizionata una una mutandina in microfibra, impermeabile e traspirante, costituita da poliestere ricoperto da poliuretano, la cui funzione è quella di evitare la fuoriuscita della pipì e consentire il passaggio dell'aria: ciò è importante per garantire benessere alla pelle ed evitare il surriscaldamento dei genitali del bambino.
I tipi di pannolino lavabile sono essenzialmente due: quelli quelli suddivisi per taglia e quelli regolabili. I primi sono pannolini “tutto in uno”, con ha la mutandina annessa alla parte in stoffa: si hanno i medesimi vantaggi degli usa e getta per quanto riguarda la vestibilità, la facilità e la velocità di cambio. Il loro acquisto risulta più dispendioso rispetto ai pannolini con mutandina separata perché ne occorrono circa 18 per ogni taglia (3 - 10 kg e dai 10 kg in su). Anche i tempi di asciugatura sono maggiori.
Il secondo tipo di pannolini è costituita da quelli a taglia unica, regolabili seguendo il ritmo di crescita del bambino (dai 3 ai 15 kg) grazie a velcro e piccoli bottoni a pressione. Il loro acquisto comporta una spesa minore perché unica e l'asciugatura è più veloce grazie alla possibilità di separarli dalla mutandina impermeabile. Tra gli svantaggi vi è il maggiore ingombro rispetto ai pannolini tradizionali, evidente soprattutto quando il bambino ha pochi mesi.
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