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LONDRA - BRITISH MUSEUM: IL PARTENONE
Un brivido lungo la schiena. Un lieve tremore della mano che regge la macchina fotografica.
Il cuore che martella nel petto ed il respiro che accelera. Poi lo sguardo che si tuffa, si perde, vuole
osservare tutto ed immediatamente. E riaffiora un ricordo ormai lontano, una interrogazione di storia dell'arte
di qualche anno prima, a scuola, in cui si descrivevano i panneggi dall'aspetto quasi bagnato, l'eloquenza
delle figure nonostante le mutilazioni, le proporzioni... Questo è ciò che ho provato la prima volta che mi
sono trovata davanti alle sculture del Partenone. Frammenti di storia, di religione, di arte raccolti in una
sala e testimoni di secoli di storia. Ma non è stata la storia a mutilarli, a strapparli dal loro luogo
d'origine, bensì la stupidità e l'avidità umana.
Costruito ad Atene tra il 447 ed il 432 a.C., il Partenone era il tempio dedicato ad Athena Parthenos e venne
eretto sul lato meridionale dell'Acropoli. Costruito per volontà di Pericle, i suoi architetti furono Ictino e
Callicrate, mentre a Fidia venne affidata la sovrintendenza dei lavori. Realizzato in marmo, il tempio misura
69.5 x 31 m ed era decorato da tre gruppi di sculture: il metope, il fregio e le sculture
dei frontoni.
Le metope, singole sculture in altorilievo, in origine erano 92, suddivise in due gruppi da 32 per i lati
lunghi ed in due gruppi da 14 per i frontoni. Poste al di sopra della fila esterna di colonne e separate l'una
dall'altra da una decorazione architettonica chiamata triglifo, le metope raffiguravano battaglie
appartenenti alla mitologia: a nord la guerra di Troia, a sud la Centauromachia, ad est la battaglia tra Greci
ed Amazzoni, ad ovest gli déi dell'Olimpo in lotta contro i giganti. Delle originarie 92, 39 sono ad Atene e 15
al British Museum.
Il fregio, posto al di sopra delle mura della cella (cioé all'interno della fila di colonne esterne), era un
bassorilievo lungo 160 m raffigurante la processione al tempio in occasione delle festività Panatenaiche.
Formato da 115 pannelli, ne sono giunti fino a noi 94: 36 sono ad Atene, 56 al British Museum di Londra, 1 al
Louvre di Parigi.
Nei lati corti del tempio, gli spazi triangolari del timpano erano la sede delle statue. I danni subiti dalle
opere sono tali che il ricordo di cosa rappresentano ci proviene da quanto scritto da Pausania, scrittore e
viaggiatore greco del 150 d.C.: ad est era illustrata la nascita di Atena dalla testa di Zeus, mentre ad ovest
Atena e Poseidone lottavano per aggiudicarsi il possesso dell'Attica. 17 di tali statue si trovano al British
Museum.
All'interno del Partenone veniva custodita la statua della dea Atena, alta 12 m, in oro ed avorio.
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