POOH - Ancora una notte insieme
08.05.2009 - Doppio CD Atlantic 5051865427827
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)
Perché il mio progetto costruisce tutto sotto un altro sole
Se uno parte è perché non può più stare qui
Ma c’è ancora una notte insieme
Per poter dare ai fatti un nome che non sia fine
Devo andare via senza avere niente da dimenticare
Perché nei ricordi abitano amore ed amicizie vere
Questa vita si arrotola e il tempo ci da il potere di non sbagliare
perché il tempo ci insegna quando e da chi tornare
e si vincerà e si perderà
siamo e restiamo sempre noi!
Come fiumi da fluenti dal mare
Il mondo è una città e anche se non vuoi
Ci ritroviamo prima o poi
E se il tempo è prepotente e ci spreme
Ci regala un orizzonte
Ancora una notte insieme
Devo andare via perché il mio cuore sta battendo lentamente
e se cerco Dio dentro la libertà ci trovo poco o niente
In un passo normale, ma molto di più ma ce ancora una notte insieme
per poter dare ai fatti un nome che non sia fine
E si vincerà e si perderà
siamo e restiamo sempre noi!
e se perdi ti puoi sempre rifare
il mondo è una città e anche se non vuoi
ci ritroviamo prima o poi
e se il tempo è prepotente e ci spreme
ci regala un orizzonte, e ancora una notte insieme.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio, Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)
Io non dormo quasi mai
ma ho fatto un sogno che
mi ha messo in allegria
c'è la nostra batteria
che va da sola ed io
mi siedo in mezzo a voi
stare qui è un'emozione ma
è un'astronave che
non scende a terra mai
anche se
vorrei sbarcare un pò
sono anni senza fiato
e non si può.
Vorrei parlare anch'io
che nel settantatre
sognavo come voi
poi la macchina partì
e adesso sono qui
ma qui che posto è
un hotel un'autostrada e poi
due ore di energia
e questa faccia mia
non lo so
se mi assomigli ormai
questi anni senza fiato
sono i miei.
Amore come stai
che anniversario è
non mi ricordo mai
qui si vive dentro a un film
ma ci ho pensato su
a quello che tu sei
non direi che non funziona più
aiutami anche tu
a non buttarci via
tu lo sai com'è la vita mia
sono anni senza fiato
e vanno via.
Qui tra queste luci io
ripenso a casa mia
di tanto tempo fa
c'è in me
di quella gente mia
l'accento forte che
non si cancella mai
non ho più
quel pianoforte ma
chi mi conosce sa
che il mio suono è quello là.
Canterò più forte che si può
sono anni senza fiato e io ne ho.
E tanti auguri a voi
di non risparmiare mai
di non barare mai
che città dopo città
nessuno strappi via
la nostra fantasia
sotto a noi
il mondo cambia e va
ed è diverso già
da due minuti fa
basterà capire il ritmo e poi
sono anni senza fiato
finché vuoi.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)
Ti conosco da sempre,
ma sei nuova a ogni passo,
tu sei proprio la donna
dell'Italia di adesso.
Sai riempire la scena
raffinata e intrigante,
ma ti ho vista in divisa
preparata e decisa,
ti diverti ti impegni,
non abbassi più lo sguardo,
cerchi l'uomo dei sogni,
ma difendi anche la tua
libertà.
E vi ho viste ragazze,
giù al sud che non piove,
colorare le piazze
e più sexy che altrove.
E i più strani mestieri
che riuscite a inventarvi,
per mostrare chi siete
anche senza spogliarvi.
Sai parlare col cuore,
di politica e d'amore,
se rimani da sola,
prendi i figli e sai che poi,
ce la fai.
Che belle che sono
le donne italiane,
coraggiose e romantiche,
su schermi giganti
o acqua e sapone,
delicate e fortissime.
Tu vuoi fare carriera,
diventare famosa,
ma ti ho vista allo stadio
scalmanata ed accesa,
pilotare aereoplani,
vendemmiare in un campo,
e portare con classe
anche i segni del tempo,
tutto il mondo ci invidia,
queste donne terra e mare,
che ora sanno volare,
e combattono per loro,
e per noi.
Che belle che sono
le donne italiane,
scatenate e dolcissime.
Viaggiamo con loro
nel bene e nel male,
stiamo attenti a non perderle.
NOTE
Questo brano è stato utilizzato come sigla per la trasmissione "Domenica In".
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)
E sarà che sarà forza animale
o sarà che non ha regole chiare
qualche volta è insopportabile
ma comunque sia, è il più bel problema che c'è.
E sarà che sarà vita incosciente
che ti sceglie e tu non puoi farci niente.
Può toccarti che sia tostissima
o che scorra via facilissima.
Puoi buttarti via o diventare un re
ma di come nasci, quello non dipende da te.
La vita che brava la vita
ti disegna il destino che avrai
te lo cuce addosso come capita.
La vita ti ha dato la vita
puoi giocartela come ti pare
c'è chi campa rinunciando
scomodando il Padre Eterno
quello invece che, se muore va all'inferno.
E sarà che sarà vita banale
questa fatta di guai e di sudore.
Una vita che, ci fa arrendere
a una donna che ci sa prendere.
Non ci basta mai di sentirci amati
di abbracciarci e poi, fare un sacco di peccati.
La vita che brava la vita
quando credi di averla capita
è il momento che t'accorgi che è finita.
La vita ci ha dato la vita
tutto il resto dipende da noi
e graffiando e scivolando
rotolando e respirando
il futuro è qua, ma il meglio sta arrivando.
NOTE
Di questa canzone è stato girato un videoclip ambientato in un capannone abbandonato nei pressi di Zanica, in provincia di Bergamo.
E' stata reincisa da Sabina Stilo in versione acustica.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)
La mia donna è l'amica che non stanca,
la mia banca, il mio avvocato,
la mia stella
della sera;
non è un gioco vivere con me,
mi conosce come le sue mani,
è innamorata ma sa sempre quel che fà.
La mia donna è un discorso complicato,
una canzone che mi toglie tutto il fiato,
mi assomiglia,
è una foglia al vento come me,
sempre appesa al filo di un pallone
fà il nido se è ferita mi sveglio se n'è andata.
Donne immaginate e vere
clandestine dentro al nostro confine
che affondano radici tenere
con il vestito di una notte sola;
donne d'amore donne d'avventura
che ti asciugano la pioggia negli occhi,
quando sei lontano dal tuo cuore
e sei cattivo e non sai più capire
perché stai male con te.
La mia donna è una palma spettinata,
sa suonare e cucinare e per giocare
l'ho tradita,
lei mi ha detto potrei farlo anch'io,
stacci attento perché poi fa male
e gli occhi parlano chiaro
di più delle parole.
Donne in tasca e nei pensieri
che ci stancano e ci fanno parlare
due minuti di un amore insegnano
più di una vita a correre e cadere;
cambiare albergo non ti serve a niente,
le città, le stanze son tutte uguali,
quando schiacci i tasti dei ricordi,
quando hai capito tutto troppo tardi
e non puoi fare di più.
La mia donna è nel suo tempo migliore
proprio adesso che non è più la mia donna
ci parliamo,
mi capisce senza nostalgia,
solo i tempi erano sbagliati
potessi riprovare, potessimo rifare...
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)
Si chiama Buona Fortuna e va
come può
col futuro a metà.
È della Vergine
e si sa
le menate che ha.
Faccia da Rock
vive la vita no-stop.
Ha le sue gatte che
oramai
sa pelare da sé.
Compra l'America
e la dà via
per un dollaro in più.
Ci beve su
e fa l'amore da sé.
Naviga la città
ma non si bagna mai se gli piove addosso.
E la fa facile
tiene in finestra l'erba di California,
respira e sogna
domani va da sé.
Butta via le sue idee
come se quasi andassero fuori moda.
Ti dirà unica
ma s'è portato a letto anche la fortuna
Buona Fortuna
domani va da sé.
Buona Fortuna a te.
Razza difficile
cambia idea
se gli scappa così.
Giorni a colori poi
spenderà
se gli parli di te.
Fa quel che vuoi
per un sorriso di più.
Punterà su di te
gioca la vita tutta in una partita.
Ma non sa perdere
ha sempre un asso addosso, una scusa buona
e tanta fortuna
sempre vicino a sé.
Ti darà mille idee
per inventarti storie da raccontare.
Dice che partirà
in una notte accesa da tanta luna.
Buona Fortuna
domani va da sé.
Buona Fortuna a te.
NOTE
Per l'incisione originale per la prima volta il pianoforte di Roby Facchinetti non fu quello acustico ma quello elettrico Yamaha.
"Buona fortuna" parla di Stefano D'Orazio.
Questo brano è stato utilizzato come sigla finale per la trasmissione "Discoring" della RAI, insieme ad un videoclip girato nel mese di settembre 1981 a Padova durante una delle ultime date del concerto estivo e poi realizzato a Londra utilizzando un'apparecchiatura in grado di fare lo squeeze zoom, un particolare effetto tridimensionale.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)
Io da solo
vivo in pugno alla mia città
mi do via solo al mio lavoro
e non mi fermo mai.
Io da solo
cerco spiagge e lagune blu
viaggerei, migrerei davvero
ferma il mondo e salto giù.
Con la pioggia e col sereno
c'incontriamo tutti più o meno da soli
con le storie nostre personali
che ci legano coi loro fili sottili.
A volte non vuoi chi c'è
a volte non c'è chi vuoi.
Io da solo
ci sto male, non fa per me
il silenzio mi fa paura
non so perché.
Io da solo
questa notte ho un anno in più
sai qual'è il più bel regalo
torno a casa e ci sei tu.
Con la pioggia e col sereno
c'incontriamo tutti più o meno da soli
con la voglia di rifare tutto
o soltanto di tornare a letto a sognare.
A volte non vuoi chi c'è
a volte non c'è chi vuoi.
Con la pioggia e col sereno
c'incontriamo tutti più o meno da soli
con la voglia di rifare tutto
o soltanto di tornare a letto a sognare.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti)
Vanno via.
Domani vanno via
i cento giorni magici sul tropico del nord.
Vanno via
le piogge all'improvviso
e il sole che ti brucia perfino se non c'è.
Telefoni roventi,
a casa come va
ma domani...
Vanno via
gli amici cioccolato
campioni di biliardo e di tranquillità.
Vanno via
le reti alle finestre
il cane che fa festa, ma non parla l'italiano.
La barca che va piano
le storie di magia
stanno andando via.
Vanno via
i canti della gente
a un Dio che non si sente ma che certamente c'è.
Vanno via
Dorina e le sue mele
piangeva quando le ha detto ricordatevi di me.
La strada contromano
la spiaggia coi falò
da domani...
Vanno via,
ma un po' di azzurro resta
sui vetri dell'airone che ci strappa da quaggiù.
La musica imbrigliata
nel tropico del nord
viene via con noi.
NOTE
Nell'incisione originale di questo brano Stefano D'Orazio suonò gli steel-drum ed al coro finale parteciparono 30 abitanti dell'isola di Montserrat.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)
Tu ragazza con gli occhiali stai lavando la vetrina,
piangi lacrime sottili tra la gente che cammina,
sei incinta e innamorata,
ma sua moglie fortunata,
resta quella là.
Tu signora consumata da una vita prepotente,
hai un figlio che ha studiato non lavora ma pretende,
sembra sempre più suo padre
che paura quando suona quel telefono.
Ma il cielo è blu sopra le nuvole
e non è poi cosi lontano,
dobbiamo arrampicarci e crescere
senza bisogno di nessuno.
Il cielo è blu sopra le nuvole,
oltre il silenzio ed il rumore,
c'è chi ha le macchine e gli aerei
però ha paura di volare,
ma il cielo è blu sopra le nuvole.
Tu bambino stai giocando a una guerra senza fine,
la tua vita è in costruzione sopra travi ballerine,
costerà dei sacrifici
ma nessuno ha molti amici
devi volerti bene tu.
Ma il cielo è blu sopra le nuvole,
dietro la rabbia ed il dolore,
la vita è un pugno nello stomaco,
solo per chi se lo fa dare.
E non è poi cosi difficile,
amarsi oggi più di prima,
la brava gente si disintegra,
quando si sente sola e scema,
ma il cielo è blu sopra le nuvole.
Il cielo è blu sopra le nuvole.
Il cielo è blu sopra le nuvole.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)
Quando la tua donna non vuole far l'amore
forse ha cose in mente che non ti sa spiegare
e subito inventiamo che esiste l'altro uomo
e invece son messaggi che noi non riceviamo.
Se ti sembra diversa da ieri
forse lei ti cercava e non c'eri
dalle tempo e vedrai.
Sai che la tua donna non è bellezza e basta
lo sguardo che ti incanta arriva dalla testa.
A volte siamo freddi e cerchiamo del calore
da un corpo che adoriamo scordandoci il suo cuore.
Prendi fiato e poi fatti guidare
forse lei sa la strada migliore
dalle tempo e vedrai.
Se balla da sola tu falla ballare
sei tu la sua vita e non vuole sbagliare con te.
Se parla da sola tu stalla a sentire
l'amore sa farsi del male e curarsi da se
balla da sola magari in attesa di te.
Guarda la tua donna se dorme o se si muove
le cose che conserva e le sue voglie nuove.
È stupido giocare con chi non sta giocando
lei dondola su un ponte perché ti sta cercando.
Non confonderla fatti trovare
tu per lei sei la strada migliore
dalle tempo e vedrai.
Se balla da sola tu falla ballare
sei tu la sua vita e non vuole sbagliare con te.
Se parla da sola tu stalla a sentire
l'amore sa farsi del male e curarsi da sé
balla da sola e magari lei balla per te.
Se balla da sola tu falla ballare
sei tu la sua vita e non vuole sbagliare con te.
Se balla da sola tu falla ballare
sei tu la sua vita e non vuole sbagliare con te.
Se parla da sola tu stalla a sentire
l'amore sa farsi del male e curarsi da sé...
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti)
Se fossi in te
che canti canzoni
mi affaccerei a paesi più lontani
a un mese di mare
c'è un cielo italiano
per noi che partiamo.
Se fossi in te
che cerchi un lavoro
mi inventerei due braccia ed un futuro
c'è terra che ha sete
di pioggia e di grano
per noi che partiamo.
Se fossi in te
che vendi l'amore
mi toglierei la maschera dal cuore
c'è un posto e ci aspetta
così come siamo
per noi che partiamo.
Per oggi c'è il settimo cielo
da raggiungere.
Spogliare la vita
e toccarla dove capita.
Farsi trasportare dall'alta marea
naufragare la fantasia
in una tazza di tè.
Se fossi in te
che cambi frontiera
io mi riposerei
una notte sola.
Stranieri si nasce
e ovunque arriviamo
ancora partiamo.
Per oggi c'è il settimo cielo
da raggiungere.
Spogliando la vita
che suona la sua musica
farla rotolare
e lasciarla stonare
ritrovare la fantasia
in una tazza di tè.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D'Orazio)
In quei momenti
che io credevo a tutti quanti
tu dov'eri.
Quando in questi miei occhi chiari
avevo mille futuri
tu dimmi allora dov'eri
In quelle notti
che un uomo impara a stare al mondo
tu dov'eri,
quando ero più tenero dentro
e più cattivo di fuori
tu dimmi allora dov'eri.
Tu dov'eri a parlare, a dormire
a fidarti e a dire la tua.
Dov'eri invece del tempo che ho perso
a parlare da solo e a pensare per due.
Io ci ho messo il mio corpo e il mio cuore
anche quando era meglio di no,
prendimi adesso per quello che sono
con il corpo ed il cuore che ho.
In quei momenti
che non leggevo più e dormivo senza sogni.
Quando erano i giorni peggiori
dei miei tempi migliori
tu dimmi allora dov'eri.
Tu dov'eri a comprare, a sognare
a incollare le fotografie.
Dov'eri quando non c'era nessuno
a riempirmi i pensieri o a portarmeli via.
Ci son stati dei giorni feriti
e guariti anche senza di noi,
apriamo gli occhi per quel che saremo
e chiudiamoli adesso se vuoi.
Ma in quei momenti
che se una donna ha del coraggio ha tutti contro.
Quando trasformavi i tuoi sogni
in quel che estate davvero
chiedimi allora dov'ero.
(Testo e musica: Tony Pagliuca, Aldo Tagliapietra: Cantata in origine da Le Orme)
Come d'incanto lei s'alza di notte,
Cammina in silenzio con gli occhi ancor chiusi
Come seguise un magico canto
E sull'altalena ritorna a sognare.
La lunga vestaglia, il volto di latte,
I raggi di luna sui folti capelli.
La statua di cera s'allunga tra i fiori
Folletti gelosi la stanno a spiare.
Dondola, dondola, il vento la spinge
Catura le stelle per i suoi desideri.
Un'ombra furtiva si stacca dal muro:
Nel gioco di bimba si perde una donna.
Un grido al mattino in mezzo alla strada,
Un uomo di pezza invoca il suo sarto
Con voce smarrita per sempre ripete
"io non volevo svegliarla così"
"io non volevo svegliarla così".
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)
Quanta polvere fa il mondo mentre va,
copre tutto e non ci fa vedere più,
le stagioni i dubbi i figli e le speranze
e rincorriamo i sogni qua e là.
Che rumore che fa il mondo mentre va,
tra motori guerre soldi e gelosie,
confondiamo il giorno dopo
con l'eternità
e l'allegria con la felicità.
E intanto tra noi scommettiamo la vita
traversando da soli il mare
per scoprire cos'è che vale.
Facci uscire dal temporale
prima che ci trascini via.
Dacci strade per ritornare
dove non siamo stati mai.
E non serve che sia Natale
per scoprire di avere un cuore,
per capire, per sperare un po'.
Che fatica che fa il mondo mentre va,
tutti in corsa per un posto
in prima fila.
O sei primo o sei nessuno.
Tutto o niente.
E il senso della vita se ne va.
E intanto tra noi ci aggiustiamo la vita,
con amori e con medicine,
mentre il tempo ci scappa via.
Facci piangere per qualcuno
che ci lascia e non tornerà.
Dacci braccia per un amico
che ci prova e non ce la fa.
Se ogni tanto ci fermassimo
a pensare.
Se ci fosse tempo per ricominciare.
Se vivessimo e lasciassimo campare.
Sarebbe tutti i giorni un pò Natale.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D'Orazio)
Si può essere amici per sempre,
anche quando le vite ci cambiano,
ci separano e ci oppongono.
Si può essere amici per sempre,
anche quando le feste finiscono
e si rompono gli incantesimi.
Si può anche venire alle mani,
poi dividersi gli ultimi spiccioli,
non parlarsi più, non scordarsi mai.
Gli amici ci riaprono gli occhi,
ci capiscono meglio di noi
e ti metton davanti agli specchi
anche quando non voi.
E campioni del mondo o in un mare di guai
per gli amici rimani chi sei,
sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi.
Puoi alzare barriere, litigare con dio,
cambiare famiglia e città,
strappare anche foto e radici, ma tra amici
non c'è mai un addio.
Si può essere amici per sempre,
anche quando le donne non vogliono
e per vivere devi scegliere.
In amore o sei dentro o sei fuori,
un amico ti lascia anche vivere,
non ti scredita, no si vendica.
Gli amici colpiscono duro,
che neanche una madre è così,
senza chi mi sbatteva nel muro
forse non sarei qui.
E campioni del mondo o in un mare di guai
per gli amici rimani chi sei,
sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi.
Puoi alzare barriere, litigare con dio,
cambiare famiglia e città,
strappare anche foto e radici, ma tra amici
non c'è mai un addio.
Si può essere amici per sempre.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)
Li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare,
col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,
perduti nel corriere della sera,
nel va e vieni di una cameriera,
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
perché ha paura del sesso o per la smania di successo.
Per scrivere il romanzo che ha di dentro,
perché la vita l'ha già messo al muro,
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dio delle città
e dell'immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può imparare questa vita,
e magari un pò cambiarla,
prima che ci cambi lei.
Vediamo se si può,
farci amare come siamo,
senza violentarci più,
con nevrosi e gelosie.
Perché questa vita stende,
e chi è steso o dorme o muore,
oppure fa l'amore.
Ci sono uomini soli per la sete d'avventura,
perché han studiato da prete o per vent'anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi,
o solo perché sono dei diversi.
Dio delle città
e dell'immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può
imparare queste donne
e cambiare un pò per loro,
e cambiare un pò per noi.
Ma Dio delle città
e dell'immensità,
magari tu ci sei
e problemi non ne hai.
Ma quaggiù non siamo in cielo,
e se un uomo perde il filo,
è soltanto un uomo solo.
NOTE
Con questo brano i Pooh hanno vinto il "Festival di Sanremo" del 1990. Dee Dee Bridgewater interpretò la versione in inglese, "Angel of the night".
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Red Canzian)
Innamorati sempre, innamorati mai,
ma una amica è un bel compagno
nel momento del bisogno.
Quando sono a pezzi cerco solo te,
che non so se sei una donna
o un amico con la gonna, e non so mai
che sentimenti scegliere
quando ti stringo forte.
Innamorati sempre, innamorati mai,
e anche tu mi cerchi spesso
se ti crolla il mondo addosso.
Te lo dico sempre, non mi ascolti mai
che ci credi troppo presto,
ma sei bella anche per questo, credimi
anche gli errore servono,
anche gli amore scemi,
vivi.
Resta così, non stancarti di te,
dai retta all'istinto fintanto che c'è,
meglio ogni giorno sbagliare un amore
che chiudere il cuore al primo dolore.
E intanto chissà, prima che imparerai,
di quanti fantasmi ti innamorerai
per ogni emozione che esce di scena,
c'è sempre un ricordo che vale la pena
e ad ogni addio ci sono sempre io.
Innamorati sempre, innamorati mai,
sempre pronti a prender fuoco,
ma ci dura sempre poco.
Ci vogliamo bene, come due fratelli,
anche se a dormirci accanto,
non restiamo mai tranquilli e siamo qui,
lontani e vicinissimi,
come la notte e il giorno,
vivi.
Resta così non stancarti di me,
sarà confusione che provo per te,
ma più della pelle e più in là dell'amore,
un angelo amico è quel che ci vuole.
E intanto chissà, quante volte cadrai
e per quante volte mi consolerai,
avremo nottate per piangerci addosso
e per mille volte faremo lo stesso,
ma intanto poi ci siamo sempre noi.
Innamorati sempre, innamorati mai.
NOTE
Originariamente per questo brano D'Orazio aveva elaborato il testo "Chissà se c'è un prato là dove sei adesso" in omaggio al padre scomparso, scartato però dagli Pooh.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian)
Capita quando capita
e non conosce limiti
così, come un temporale
in Africa.
E te ne accorgi subito
che non ti puoi difendere
lo sai, e ti metti
in pace l'anima.
Lei ti spiazza ad ogni mossa,
e non t'è successo mai
però stavolta
è proprio diverso.
Fino a ieri ci ridevi
avevi le tue strategie
con tutto sempre sotto
controllo.
Arriva lei,
di quale razza non lo sai.
Comunque lei,
e ti domandi come mai.
Soltanto lei, ti confonde
le idee dal cuore in giù.
Capita quand0 capita,
e il cuore fa l'acrobata
su e giù, senza rete
e senza regole.
E ti riscopri fragile
con la coscienza in bilico
su e giù, tra chi sei
e vorresti essere.
Dire basta, che ti costa,
tanto tutto poi si aggiusta
e aggiungi un altro nome
alla lista.
Ed invece è un chiodo fisso
è lei che fa la differenza
e non riesci più
a farne senza
arriva lei,
e chi l'avrebbe detto mai.
Comunque lei, che ti
trasforma e non lo sai.
Soltanto lei, ti confonde
le idee di più, di più.
Capita quando capita,
è una questione chimica
se c'è, tutto il resto
è inevitabile.
Cambi le carte in tavola,
fai danni irreparabili,
ma sai, che ti meriti di
vivere... di vivere
e il primo non sei tu
nemmeno l'ultimo
che prova a dire di no,
ma senza farcela:
se l'amore punta su te
puoi fare quello che vuoi
tanto ci cascherai.
Capita quando capita,
ma se succede è il massimo
che poi, sembra quasi
di rinascere.
Io l'ho capito subito
che stavi per sconvolgermi
e son qui... sono pronto
per arrendermi... arrendermi.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Coro)
Grazie per le mie città
appassionate, esagerate, ma
col nido comodo di casa mia
e gli aeroporti per andare via, se vuoi.
Grazie per la nostra età,
per questi anni di velocità,
per i satelliti e gli amori che
son quelli di un milione d'anni fa e poi...
Grazie per le donne libere
compagne colorate e scomode
e per questa nostra musica
per chi mi lascia respirare e ridere
e piangere e vivere a modo mio.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian, Stefano D'Orazio)
Per quelli che si svegliano
più presto del mattino
a pesca nell'Atlantico
o per aprire un bar
sia tenera la notte
a seminarvi il cuore
a sciogliere nel latte
un dito d'allegria.
Per chi coltiva gli alberi
e per chi guida i treni
per quelli che si cercano
senza trovarsi mai
per chi sta sempre in casa
ad allevare il mondo
qualcuno attacchi un filo di felicità.
Per chi merita di più
quest'anno sia gentile
per chi suona
e per chi fa le stanze negli hotel
per chi ha fretta e se ne va
per chi oggi nascerà e per me.
Per quelli che trasmettono
per chi non sa parlare
per chi farà chilometri
e per chi aspetterà.
Sia tenero il tramonto
a riposarvi il cuore
e che la radio dica che non pioverà.
Per chi merita di più
per chi ha vent'anni e un giorno
per chi pensa ai primi amori di vent'anni fa
possa il tempo darci tempo di volare piano.
Per chi siede su un domani che non si sa mai
per chi è grande e non lo sa
per chi oggi nascerà
e per te.
Per te che sai combattere
per te che hai capito
per te che ti desidero
per te dovunque sei.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia - Voce: Stefano D'Orazio, Red Canzian, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)
Se leggessi nel futuro
ve lo giuro
qualche cosa inventerei.
Fossi bello è un pò discusso
starei spesso
sulle pagine di STOP.
Se per sbaglio fossi santo
un miracolo ogni tanto
per salvare i fatti miei lo farei.
Se credessi alla morale
bene o male
bello dentro io sarei.
Fossi re fossi potente
la mia gente
con promesse incanterei.
Ma se fossi convincente
io farei sicuramente
Caroselli del Cynar.
Fare, sfare, dire, indovinare
c'è chi spera e c'è chi sa aspettare
chi dei sogni senza non sa fare
e chi invece sa.
Fossi forte ed incosciente
come niente
farei nero Cassius Clay.
Se credessi all'innocenza
con urgenza
Loredana sposerei.
Fossi in fondo come sono
non sarei niente di buono
ma farei finta di sì.
Fare, sfare, dire, indovinare
c'è chi spera e c'è chi sa aspettare
chi dei sogni senza non sa fare
e chi invece sa.
NOTE
La Loredana citata nella strofa "Se credessi all'innocenza / con urgenza / Loredana sposerei" è la Berté.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)
C'è una strada nel centro della mia città
dove i portici fanno ombra
ed una volta passava il tram
e negli anni di piombo
ci passavano i cortei
ma in quegli anni a casa io non c'ero mai.
Siam passati stasera tardi, nevicava
come dentro le cartoline
di quel Natale che non c'è più
non perché c'è più fretta, più soldi in giro o più TV
ma perchè siam più grandi sia io che tu.
Nella notte più lunga dell'anno perdonami se
faccio un passo nel tempo distante da te.
Pomeriggi lontani di un attimo fa
Santa Lucia dei miei anni facili
di una cena in città con mio padre una sera.
Poi un colpo di vita e prendemmo un taxi
e come a un uomo lui mi parlò di se
sembra passato un minuto da quel momento.
Mi ricordo gli amori grandi più di me
aspettati sotto gli ombrelli
di fumo dolce malinconia.
Oggi tutto è più chiaro
quel che mi manca e quel che ho
però lasciami solo, se io sogno un pò.
Nella notte più lunga dell'anno, perdonami se
faccio un passo nel tempo e senza di te.
Mezzanotte lontana di un attimo fa
Santa Lucia cosa c'è dietro l'angolo
chi mi aspetta di là oltre la neve.
Quante stelle di zucchero, quante bugie
città per fare figli o per andarmene
o per cercarmi da capo su strade nuove.
NOTE
La città di cui si parla nel brano è Bologna.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D'Orazio)
Senti i respiri del mondo, la vita che viene e va,
se hai una freccia nel cuore, strappala in fretta,
trova il coraggio e vai.
Senti i respiri del mondo, in fondo alla tua città,
inseguendo un pallone o al freddo in stazione,
quello che vuoi sarà.
Senti i respiri del mondo, dalle foreste e dai grattacieli,
dentro un pensiero d’amore c’è tutto il calore di mille soli.
Attaccati al vento che soffia in te,
cercando quell’isola che non c’è.
Senti i respiri del mondo, se questa notte non stai dormendo,
lettere scritte piangendo e magari c’è chi le sta leggendo.
Scatena la prossima fantasia
la vita è un peccato buttarla via.
Senti i respiri del mondo,
senti i respiri del mondo, scambiamoci più energia,
vivi fisicamente, sinceramente,
senza buttarti via.
Senti i respiri del mondo, con nella testa il tam tam del cuore,
favole scritte e pensate su quel vulcano chiamato amore.
Se a darti un sorriso ci vuole un dio,
se manca qualcuno ci sono io.
Affidati al vento che soffia in noi,
se cerchi un domani tu già ce l’hai.
Senti i respiri del mondo.
Vivi fisicamente, sinceramente,
senza buttarti via.
Senti i respiri del mondo.
(Testo e Musica: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D'Orazio - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)
E' finita la serata
e la voce se n'è andata
forse l'ultima canzone
raramente viene bene
c'è sull'ultima parola
sempre un nodo nella gola
una notte che finisce e che va.
E a pensare che a quest'ora
c'è gente che lavora
le guardie in bicicletta
e i ladri sull'alfetta
le suore in ospedale
e c'è chi fa l'amore
magari per mestiere o chissà.
E invece noi, a cantar canzoni
che per quanto sia un mestiere duro
non è mai un lavoro, fuori di qui
torneremo al mondo
tra la gente della sera
con la faccia forestiera
e col sonno disegnato dentro agli occhi
c'è chi dorme alla stazione
chi si bacia in un portone
e chi una radio come amica della notte.
E buonanotte allora a tutti
alle cassiere, ai poliziotti
a chi si è divertito poco
e ai vigili del fuoco
a chi tra poco sarà a letto
a chi dovrà smontare tutto
buonanotte a chi ha cantato con noi.
E tutti a casa, sotto le coperte
qualche canzone c'è rimasta chiusa
dentro al pianoforte, lasciamo qui
gli ultimi pensieri, buonanotte ai sognatori
agli amori nati ieri
buonanotte a chi farà una buonanotte
anche ai lupi solitari
a chi scrive contro i muri
e alla fine... buonanotte ai suonatori.
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)
Siamo i piccoli italiani,
Ferrari e maccheroni
ambarabà cicci coccò,
in Italia si può.
Ma dove vai?
Vieni in Italia che si sta bene.
È una tribù
che già a vent'anni si va in pensione.
Oltre frontiera, o lavori o ti caccian fuori;
in Italia no,
che problema c'è?
In Italia si può.
Ma dove vai?
Questo è il paese dell'abbondanza.
Anche in galera,
anche pagando non c'è una stanza.
Bella straniera
in T.V. qui si fa carriera,
basta stare zitte, basta aver le tette.
In Italia si può fare quello che vuoi,
è l'aereo più pazzo del mondo.
Qui comandano tutti è la banda bassotti,
mangiamo e rubiamo cantando.
Immagina per te e tutti i figli tuoi
un posto più incredibile.
In Italia si può fare quello che vuoi,
e le mamme ci vogliono bene.
In Italia si può.
Ma dove vai?
Vieni in Italia che si respira.
Siamo i migliori
a fare i ricchi senza una lira.
Siam professori della moda e dei terni al lotto
e negli ospedali ci curiamo da soli.
In Italia si può fare quello che vuoi
l'importante è tirare a campare,
qui le torri pendenti non cascano mai
basta stringer la cinghia e tirare.
Immagina per noi e tutti i figli tuoi
un posto più incredibile.
Siamo i piccoli italiani,
cinquantaseimilioni di figli di papà,
sole, pizza e malandrini,
polenta e mandolini,
Ambarabà cicci coccò.
Siamo i piccoli italiani,
cinquantaseimilioni di figli di papà,
sole, pizza e malandrini,
polenta e mandolini,
Ambarabà cicci coccò.
In Italia si può fare quello che vuoi,
siamo alpini e picciotti di cuore,
noi siamo poeti, noi siam marinai,
anche se non sappiamo nuotare.
In Italia si può fare quello che vuoi,
siamo alpini e picciotti di cuore,
noi siamo poeti, noi siam marinai,
anche se non sappiamo nuotare.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti)
Quale fortuna mi ti ha fatta incontrare
su quel treno di tanti anni fa.
Tra valige e giornali,seduti vicini
ritornando alle nostre città
Se vengo a Milano,magari ti chiamochiamo...
...e'una vita che vivo con te.
Sono destini.
Noi veri amici,dalla strada alla scuola
in quel tempo che non tornerà.
La chitarra scordata e qualche partita
e gli amori divisi a metà.
Ma poi la vita ci ha portato lontano
ed adesso chi sa dove sei.
Sono destini,sono sopra di noi
niente si sa,viviamo a sorte.
Di questa vita noi siamo gli attori,
e ognuno fa,la propria parte.
Siamo destini.
Ora lo voglio,ma e' successo per sbaglio
quella notte di Santa Lucia.
Una fretta d'amore,senza pensare
senza forse nemmeno poesia,
adesso cammino con un figlio per mano
e i suoi occhi somigliano ai tuoi.
Sono destini,sono appesi ad un filo
e stanno lassù,più su del cielo.
Sogni lontani,desideri vicini,
tutti i domani sono destini.
Tanti destini.
Noi lo sappiamo che vuol dire destino
che e' il destino che ha scelto per noi.
Con la musica addosso e a passo su passo
quattro storie e un'unica idea.
Col cuore e coi denti,mentre cambiano i tempi
e c'e' ancora chi sogna con noi,
altri destini.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio, Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)
Padre nostro che sei nei cieli
o magari anche un pò più su,
quando hai un attimo dammi retta,
poi ti giuro non chiamo più,
io lo so, siamo insopportabili
e tu da un pò non ci parli più,
ma la vita ci ha chiuso fuori
e hai la chiave soltanto tu.
C'è bisogno di un piccolo aiuto,
c'è bisogno di un piccolo aiuto,
c'è bisogno di un piccolo aiuto,
quaggiù.
Padre nostro si hai troppi figli
e a mantenerci non ce la fai,
ti chiediamo soltanto insegnaci
a cavarcela tra di noi,
più nessuno frequenta l'anima,
c'è chi l'ha chiusa e ci ha aperto un bar
dove danno emozioni a credito,
ma sentissi che freddo fa.
C'è bisogno di un piccolo aiuto,
c'è bisogno di un piccolo aiuto,
c'è bisogno di un piccolo aiuto,
quaggiù.
Padre nostro attraverso i secoli
un pezzo d'inferno è caduto giù
e qualche volta se passi a prendermi,
ti ci porto e vedrai anche tu
nelle case di stracci e lacrime,
negli aereoplani da scorrerie,
nei bordelli di tutto a un dollaro
e in chi nasce ed è buttato via.
C'è bisogno di un piccolo aiuto,
c'è bisogno di un piccolo aiuto,
c'è bisogno di un piccolo aiuto,
quaggiù.
Padre nostro se non esisti
quello che accade è soltanto follia,
ma se ascolti e non muovi un mignolo
forse allora la colpa è anche tua,
se sapevi già tutto nei secoli,
tutto questo non ha un perché,
ma se invece c'è qualche ragione
facci male ma dicci qual'è.
C'è bisogno di un piccolo aiuto,
c'è bisogno di un piccolo aiuto,
c'è bisogno di un piccolo aiuto,
quaggiù.
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Stefano D'Orazio)
Succede che è trent'anni
o forse più
che sono "quello dei Pooh"
anche all'anagrafe
e se per sbaglio
sto per conto mio
per chi mi incontra
risulto un caso anomalo.
Dove sono gli altri tre?
Com'è che stai qui da solo?
E' la domanda puntuale
che mi sento rivolgere
gli altri tre.
Quegli altri tre, che incubo!
Succede che mi scappa la pipì
e ai bagni dell'autogrill
c'è sempre traffico.
E quello che
mi sta vicino guarda
e con la zip a metà
mi sento chiedere:
dove sono gli altri tre?
Com'è che stai qui da solo?
E mi sento costernato e
poi mi passa lo stimolo
Gli altri tre.
Quegli altri tre, che incubo!
Ma chi l'ha detto
che un complesso sta sempre
appiccicato insieme,
qualchhe volta capita che
ognuno sta per conto suo
tutto in quattro se si
tratta di cantare e suonare
sempre in quattro se si
tratta di incassare, ma
ci son cose pratiche che
ognuno fa per conto suo... da se
succede che una bionda
tutta tette
non so come, ma bussa
alla mia camera.
Che mi si spalma addosso
con passione
e all'improvviso si guarda
intorno isterica:
dove sono gli altri tre?
Com'è che stai qui da solo?
E mi cala la pressione
e buonanotte libidine...
Gli altri tre.
Quegli altri te, che incubo!
Ma chi l'ha detto che
un complesso sta sempre
appiccicato insieme.
Qualche volta capita che
ognuno sta per conto suo
per esempio giù dal palco
c'è chi ha fatto dei figli
senza chiedere aiuto
agli altri tre perché
ci son cose intime che
ognuno fa per conto suo.
E invece no, e invece no
questo nostro
è un caso disperato
che se prima di dormire
prendo un caffé
stanno svegli pure
gli altri tre.
Sempre così, sempre così
sempre tutti e quattro
dappertutto.
Che anche il prete fra
cent'anni al mio funerale
mi domanderà degli altti tre.
Quegli altri tre...
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian, Stefano D'Orazio)
Può accadere senza che la sveglia suoni
a metà di un sogno o a un tiro di pallone
a metà concerto o sull'autostrada
che la mezzaluna ha il sole sulla coda
e i carabinieri fanno benzina
o a metà del salto di una ballerina.
Può accadere appena ti è venuto in mente
che se chiedi scusa non ci perdi niente
mentre le ragazze asciugano i capelli
mentre i giocatori studiano i cavalli
può accadere e tu lo sai.
E se fosse autunno non faremmo in tempo
a mangiare i funghi nati dalla pioggia
a finir gli amori nati sulla spiaggia
e se fosse aprile pensa che peccato
che non e finito ancora il campionato.
E se succedesse mentre tu sei sola
non potrei lasciarti l'ultima parola
e poi e poi può capitare
anche se stasera
c'è un tramonto troppo sano, troppo mio
per aver paura anch'io.
E potrebbe essere anche domattina
coi banditi in banca per una rapina
coi bambini a scuola ad imparare il mondo
ed i pescatori ad imparare il fondo.
Se al di là del cielo
nel momento esatto fossero a guardare
sembrerebbe solo
lo strizzare d'occhi di una stella
fuochi da lontano
poi la notte torna normale
e non se ne parla più.
Oltre il giardino, oltremare
sarebbe lontana la realtà
come piccole nuvole
come vecchi giocattoli
e i giornali hanno un mese e i pensieri riposano.
Ma guardati, guardami e dimmi
se dovessimo noi ricominciare
con le pietre e con gli alberi
sopra l'ultima isola
non è meglio pensare
che non può succedere.
Non funziona come in certi films minori
che a salvare il mondo bastano gli amori
può accadere adesso mentre sto cantando
mentre c'è poesia
mentre sto contando
quanti fogli mancano alla vita mia
e si va a ballare
e si va a mangiare o quello che ti pare
ed è tutto a posto
e potrei giurare
che il resto è fantasia.
Ma il bottone selvaggio è di un bel rosso pulito
ed aspetta soltanto qualche vecchio soldato
con la faccia di cera, con le chiavi ed i guanti
con la giacca severa, con le croci davanti
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.
A curare i difetti delle case e dei cuori
a comprare i biglietti per momenti migliori
a pensare che oggi porta dritto a domani
a camminare sull'acqua per fermargli le mani
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.
NOTE
Questo brano è ispirato al film "The day after".
(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio)
Il tempo è una marea
ci trascina via
sommerge i desideri
spazza via gli amori
e una volta ancora è tempo di confonderci
di guardarci andare e di voltare pagina
di dirci appena ricordati di me.
Il tempo e una scommessa
se lo perdi passa
ma noi che abbiamo vinto
ce ne resta tanto
per giocarci un altro amore e ancora crederci
per partire verso incontri lontanissimi
comunque sia ricordati di me.
Goodbye goodbye
goodbye goodbye
questa notte forse è l'ultima
teniamola per noi
se c'è un fuoco non lo spegnere
io ti ritroverò
goodbye goodbye...
Il tempo è un marinaio
giura di restare
ma appena s'alza il vento
vuole un altro mare
e noi siamo come il tempo pronti a correre
a scommettere a scappare a farci prendere
per dirci poi ricordati di me.
Ancora una notte insieme (inedito 2009).
Arrangiamento: Danilo Ballo.
Registrato e mixato all'Apricot Studio di Milano da Sabino Cannone.
Assistente: Ivan Rossi.
Mastering eseguito da Antonio Baglio presso lo Studio Nautilus.
Foto: Gianmarco Chieregato.
Artwork: Flora Sala per Anastasia.
Collaboratori: Casale Bauer per chitarre e bassi Fender, Daminelli Strumenti Musicali, tastiere Roland, amplificatori Doctor Z, Maton Guitars (Australia).
Prodotto dai Pooh per Tamata SPA.
Copertina album "Ancora una notte insieme"
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010
Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Ancora una notte insieme su www.ipooh.it.
I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
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