MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - Uomini soli / Angel of the night - 1990 - 45 giri CGD YD 751

Uomini soli - Angel of the night

Uomini soli
Angel of the night

UOMINI SOLI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)

Li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare,
col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,
perduti nel corriere della sera,
nel va e vieni di una cameriera,
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
perché ha paura del sesso o per la smania di successo.
Per scrivere il romanzo che ha di dentro,
perché la vita l'ha già messo al muro,
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dio delle città
e dell'immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può imparare questa vita,
e magari un pò cambiarla,
prima che ci cambi lei.
Vediamo se si può,
farci amare come siamo,
senza violentarci più,
con nevrosi e gelosie.
Perché questa vita stende,
e chi è steso o dorme o muore,
oppure fa l'amore.
Ci sono uomini soli per la sete d'avventura,
perché han studiato da prete o per vent'anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi,
o solo perché sono dei diversi.
Dio delle città
e dell'immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può
imparare queste donne
e cambiare un pò per loro,
e cambiare un pò per noi.
Ma Dio delle città
e dell'immensità,
magari tu ci sei
e problemi non ne hai.
Ma quaggiù non siamo in cielo,
e se un uomo perde il filo,
è soltanto un uomo solo.


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Emanuele Ruffinengo.
Produzione: Pooh.
Incisa ai Morning Studios, Milano, nei mesi di ottobre / novembre / dicembre 1989.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giorgio Pratella, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro digitale 32 piste.
Mixer: Neve 60 canali.
Transfer: Logic Studios a cura di Marco Inzadi.

Con questo brano i Pooh hanno vinto il "Festival di Sanremo" del 1990. Dee Dee Bridgewater interpretò la versione in inglese, "Angel of the night".

ANGEL OF THE NIGHT

(Testo: Dee Dee Bridgewater - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dee Dee Bridgewater)

An empty rockin' chair
knitting basket by the table
a setting sun casting shadows on
old hands no longer able
a faded silhoutte she starts to cry
and just outside her window
cars are passing by
only time will console her.
Across the way in a bar room
at a table in the corner
he nods his head at the barman
as the waitress take his order
an ashtray full of cigarettes disguise
the constant state of fear
that he holds inside
he could end up his life all alone here.
Sweet angel of the night
if you can hear me call
oh won't you spread your wings
please try to help us all
help us to understand
that if we give a hand
then we might save a fall.
Sweet angel of the night
if you can hear my plea
than be our guiding light
so all the world can see
can see that if we start
to open up our hearts
then there's a chance for peace.
The streets outside are so cold now
we behave like total strangers
we hang our heads never smiling
acting like we're all in danger
pretending we can take it all in stride
caught up in the struggle
trying to survive
we're so lost, there's no hope
there's no joy here...
Sweet angel of the night
if you can hear me call
oh won't you spread your wings
please try to help us all
help us to understand
that if we give a hand
then we might save a fall.
Sweet angel of the night
if you can hear my plea
than be our guiding light
so all the world can see
can see that if we start
to open up our hearts
then there's a chance for peace.

Note

Singolo per il circuito juke-box.

Fonti bibliografiche

"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Uomini soli / Angel of the night su www.ipooh.it.

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