MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - Ancora una notte insieme - L’ultimo concerto
05.03.2010 - Doppio DVD Tamata 8033954531186

Ancora una notte insieme - L’ultimo concerto

BRANI DVD 1
Anni senza fiato
Giorni infiniti
Buona fortuna
Rotolando respirando
Ultima notte di caccia
Donne italiane
Cercando di te
L'altra donna
Ci penserò domani
Se c'è un posto nel tuo cuore
Che vuoi che sia
La mia donna
Viva
Il giorno prima
Risveglio
Parsifal
Terry B (strumentale)
Il cielo è blu sopra le nuvole
Stai con me
Io sono vivo
Canterò per te
Non siamo in pericolo
Domani

BRANI DVD 2
In diretta nel vento
Mi manchi
50 primavere
Stare senza di te
Santa Lucia
Dove sono gli altri tre
Pronto buongiorno è la sveglia
Capita quando capita
Dimmi di sì
Ancora una notte insieme
Uomini soli
Amici per sempre
Quello che non sai
Vieni fuori
Piccola Katy
La donna del mio amico
Tanta voglia di lei
Dammi solo un minuto
Noi due nel mondo e nell'anima
Nascerò con te
Pensiero
Chi fermerà la musica

ANNI SENZA FIATO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio, Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Io non dormo quasi mai
ma ho fatto un sogno che
mi ha messo in allegria
c'è la nostra batteria
che va da sola ed io
mi siedo in mezzo a voi
stare qui è un'emozione ma
è un'astronave che
non scende a terra mai
anche se
vorrei sbarcare un pò
sono anni senza fiato
e non si può.
Vorrei parlare anch'io
che nel settantatre
sognavo come voi
poi la macchina partì
e adesso sono qui
ma qui che posto è
un hotel un'autostrada e poi
due ore di energia
e questa faccia mia
non lo so
se mi assomigli ormai
questi anni senza fiato
sono i miei.
Amore come stai
che anniversario è
non mi ricordo mai
qui si vive dentro a un film
ma ci ho pensato su
a quello che tu sei
non direi che non funziona più
aiutami anche tu
a non buttarci via
tu lo sai com'è la vita mia
sono anni senza fiato
e vanno via.
Qui tra queste luci io
ripenso a casa mia
di tanto tempo fa
c'è in me
di quella gente mia
l'accento forte che
non si cancella mai
non ho più
quel pianoforte ma
chi mi conosce sa
che il mio suono è quello là.
Canterò più forte che si può
sono anni senza fiato e io ne ho.
E tanti auguri a voi
di non risparmiare mai
di non barare mai
che città dopo città
nessuno strappi via
la nostra fantasia
sotto a noi
il mondo cambia e va
ed è diverso già
da due minuti fa
basterà capire il ritmo e poi
sono anni senza fiato
finché vuoi.

GIORNI INFINITI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Cambia il vento, cambiano i confini
torna sempre quel che se ne va
i giorni del futuro
venuti da lontano
da mille piogge e compleanni fa.
Giorni d'aria, giorni di fatica
ci vuole occhio, cuore e fantasia.
Abbiamo nelle dita
gli anelli della vita.
Abbiamo tutti quanti un senso.
Sognando, guarendo
suonando seminando.
Volando cadendo
guidando i figli e le città.
Le grandi stelle, piccoli mestieri
s'incrociano nell'alba sulle vie.
Le storie della notte
le sveglie del mattino.
Cerchiamo tutti di toccarci
correndo, scalando
rubando e accarezzando.
Nel lampo del tempo
in giorni senza fine mai.
Quando i giorni sono musica
fermiamoci a sentire.
Se sono muri salta di là
se sono amori abbracciali.
È un ballo che continua
in mille passi brevi.
Sul palco della terra non c'è
persona grande o piccola
anche gli ultimi che non vincono mai,
non si fermano mai.
Volando, cadendo
suonando seminando
segnando il tempo
per infiniti giorni in più...

BUONA FORTUNA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)

Si chiama Buona Fortuna e va
come può
col futuro a metà.
È della Vergine
e si sa
le menate che ha.
Faccia da Rock
vive la vita no-stop.
Ha le sue gatte che
oramai
sa pelare da sé.
Compra l'America
e la dà via
per un dollaro in più.
Ci beve su
e fa l'amore da sé.
Naviga la città
ma non si bagna mai se gli piove addosso.
E la fa facile
tiene in finestra l'erba di California,
respira e sogna
domani va da sé.
Butta via le sue idee
come se quasi andassero fuori moda.
Ti dirà unica
ma s'è portato a letto anche la fortuna
Buona Fortuna
domani va da sé.
Buona Fortuna a te.
Razza difficile
cambia idea
se gli scappa così.
Giorni a colori poi
spenderà
se gli parli di te.
Fa quel che vuoi
per un sorriso di più.
Punterà su di te
gioca la vita tutta in una partita.
Ma non sa perdere
ha sempre un asso addosso, una scusa buona
e tanta fortuna
sempre vicino a sé.
Ti darà mille idee
per inventarti storie da raccontare.
Dice che partirà
in una notte accesa da tanta luna.
Buona Fortuna
domani va da sé.
Buona Fortuna a te.


NOTE

Per l'incisione originale per la prima volta il pianoforte di Roby Facchinetti non fu quello acustico ma quello elettrico Yamaha.
"Buona fortuna" parla di Stefano D'Orazio.
Questo brano è stato utilizzato come sigla finale per la trasmissione "Discoring" della RAI, insieme ad un videoclip girato nel mese di settembre 1981 a Padova durante una delle ultime date del concerto estivo e poi realizzato a Londra utilizzando un'apparecchiatura in grado di fare lo squeeze zoom, un particolare effetto tridimensionale.

ROTOLANDO RESPIRANDO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Il sole è prossimo ormai
il vento corre con me.
Tanti piani sopra il mondo
lei sta bene dove sta
cosa c'entro io con quella gente e con lei.
L'autostrada scorre via
voglio andare a casa mia
cosa c'entro io con quella donna non so.
Rotolando verso il mondo
respirando l'aria è mia
già in periferia della mia grande città.
Con il vestito aperto e le labbra chiuse
io l'ho guardata e vista per quel che è.
Quand'era notte
dentro quella stanza
di cose ne ho fatte
posso farne senza.
Il sole e prossimo ormai
faccio la gara con lui
vento in faccia e la strada parla con me.
E il sole sfonda
l'orizzonte intero
e come una fionda
che colpisce il cielo.
E l'aria fischia
tra i capelli e il vuoto
nel sangue che picchia
dalla pelle al fiato
e il nuovo giorno é già nato.


NOTE

Questa canzone con un arrangiamento diverso ed il titolo "Voi che siete lì davanti a noi" faceva parte già da tre anni prima dell'incisione del repertorio del gruppo e veniva eseguita come introduzione durante i concerti.

ULTIMA NOTTE DI CACCIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Dodi Battaglia)

Batte il suo tempo sempre esatto
il forte tamburo del petto
cuore di guerra sempre attento
cuore di quercia nel vento.
Luna di maggio brucia il legno
per una donna ed un sogno
biondi capelli stretti fianchi
per una donna dei bianchi.
Occhi di donnola, bocca di fragola
pelle di nuvola, freccia che penetra.
Luna di maggio gialla falce
grido d'amore dell'alce.
Ombre di carri nella sera
fuochi di gente straniera.
Fiamme che ballano, occhi di cenere
resta invisibile, l'attimo giusto verrà.
Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha,
nei suo corpo tiepido la sete del tuo sesso scioglierà
per altre notti ancora il frutto si aprirà
il lupo di frontiera nutrirà.
Stan giocando gli uomini, la bocca all'acquavite e gli occhi a lei
si sentono invincibili non sanno che li guardi e che ci sei.
La luna le sue spalle d'argento vestirà
l'amante del ribelle lei sarà.
Notte di corsa senza fiato
notte di volpe in agguato
batte coraggio nella pelle
fra l'agrifoglio e le stelle
porta la donna tua dentro la terra tua
dentro la gente tua dentro la storia tua.
Fuochi nel campo tutti spenti
mordi l'attesa tra i denti
vengono passi sul sentiero
mordi tra i denti il respiro.
Quella è la donna tua quella è la forza tua
gli uomini pallidi non la vedranno mai più.
Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha
sul tuo corpo d'albero la seta del suo sesso scioglierà.
L'aurora le sue spalle di rosso vestirà
l'amante del ribelle lei sarà.
Ultima luna del tuo viaggio
cuore di puma selvaggio
vengono passi sul sentiero
un lampo di luce uno sparo.
Occhi di donnola, bocca di fragola,
pelle di nuvola, freddo che penetra.
Batte il suo tempo strano e stretto
il forte tamburo del petto
cielo pesante come roccia
l'ultima notte di caccia
luna che scivola dietro una nuvola
fiato di polvere senza capire perché.


NOTE

In origine la musica di questa canzone venne intitolata da Roby Facchinetti "La maggiore voci".
Il primo titolo di questo brano fu "Powha l'indiano".
Viene raccontata la storia di Powah, 20 anni, guerriero della tribù Charavatana (Ontario), innamorato di una ragazza bianca. A narrare la vicenda ai POOH fu un insegnante pellerossa durante la loro visita presso una riserva dell'Ontario nel corso della tournee del 1977.

DONNE ITALIANE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Ti conosco da sempre,
ma sei nuova a ogni passo,
tu sei proprio la donna
dell'Italia di adesso.
Sai riempire la scena
raffinata e intrigante,
ma ti ho vista in divisa
preparata e decisa,
ti diverti ti impegni,
non abbassi più lo sguardo,
cerchi l'uomo dei sogni,
ma difendi anche la tua
libertà.
E vi ho viste ragazze,
giù al sud che non piove,
colorare le piazze
e più sexy che altrove.
E i più strani mestieri
che riuscite a inventarvi,
per mostrare chi siete
anche senza spogliarvi.
Sai parlare col cuore,
di politica e d'amore,
se rimani da sola,
prendi i figli e sai che poi,
ce la fai.
Che belle che sono
le donne italiane,
coraggiose e romantiche,
su schermi giganti
o acqua e sapone,
delicate e fortissime.
Tu vuoi fare carriera,
diventare famosa,
ma ti ho vista allo stadio
scalmanata ed accesa,
pilotare aereoplani,
vendemmiare in un campo,
e portare con classe
anche i segni del tempo,
tutto il mondo ci invidia,
queste donne terra e mare,
che ora sanno volare,
e combattono per loro,
e per noi.
Che belle che sono
le donne italiane,
scatenate e dolcissime.
Viaggiamo con loro
nel bene e nel male,
stiamo attenti a non perderle.


NOTE

Questo brano è stato utilizzato come sigla per la trasmissione "Domenica In".

CERCANDO DI TE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Cercando di te
ho consumato la mia vita,
tra storie in salita
e provvisorie verità;
il tempo è pieno di sorprese
e qualche volte ci assomiglia,
si sogna e si sbaglia
e ci si spegne sempre un po'.
Cercando di te
in ogni donna che ho incontrato,
ho sempre inventato
passioni grandi più di me;
ma son tornato sempre solo
a medicarmi le ferite,
convinto ogni volta
che non ti avrei trovata mai.
Capita che poi
quando non hai voglia più di crederci,
ti cade addosso un'emozione,
cresce prepotente e senza regole e d'un tratto
torni a vivere.
Comincia da qui
il secondo tempo della vita mia
e tutto quello che sarà,
è ancora da scrivere.
Non mi sveglierò
con un sorriso sconosciuto accanto,
sempre straniero in ogni letto,
col mio cuore sconfitto
cercando di te.
Cercando di te
nelle maree che ho attraversato,
ho sempre incontrato
troppe parole e poco amore,
tu parli poco e non prometti
ma sai scaldare le mie notti
e quando mi manco
sono sicuro che ci sei.
Ora che sei qui
mi sorprende a perdere abitudini
che non avrei cambiato mai,
questa confusione che mi fa sentire vivo,
me la merito.
Comincia con te
il secondo tempo della vita mia
e tutto quello che vorrò
è solo pretenderti.
Svegliarmi con te,
con questa faccia forse un pò sgualcita,
da notti bianche per amore,
per fatica o dolore,
ma vivendo con te.

L'ALTRA DONNA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia)

È ancora tutto all'aria da ieri sera,
è più comodo in albergo,
paghi il conto e te ne vai;
ma in certe cose tu ci credi ancora,
far l'amore nel tuo letto,
prepararmi il tuo caffè;
è poi mi lasci andare via, quando è ora,
perché ognuno ha la sua vita,
e la mia non è con te.
Sei l'altra donna,
la libertà,
quella che sa e non può dir niente,
quella che all'alba rimane sola,
e che non può mai lasciare impronte,
con me non puoi cercare casa,
o uscire insieme a far la spesa,
sei l'altra donna,
quella importante,
quella che ha tutto e non ha niente, di me.
Mio figlio è un'altra storia, un altro amore,
tu non puoi partecipare, Dio lo sa se io vorrei.
Tu in macchina con me non puoi fumare,
mozziconi col rossetto. parlerebbero di te;
ma in fondo tu che colpa hai del mio cuore,
delle ore che mi manchi, dei problemi che mi dai.
Sei l'altra donna,
la libertà,
quella che sa perché ritorno,
e quanta pace tu mi sai dare,
io dirò tutto a lei un giorno,
faremo insieme un'altra casa,
io e te che siamo un'altra cosa.
Io e te che siamo la stessa cosa,
faremo insieme la nostra casa;
prima dell'alba c'è ancora un'ora,
stringimi forte e sogna ancora,
di noi.

CI PENSERO' DOMANI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Lei entrò, sulle scale qualcuno guardo
i suoi strani vestiti
appoggiò le spalle alla porta dicendo:
con lui ci siamo lasciati
osservai due occhi segnati
e il viso bagnato dalla pioggia
non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so.
La guardai,
ed ebbi un momento di pena,
perché sembrava smarrita,
io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cosí,
ma è proprio finita disse poi
ritrovando un sorriso a stento:
comunque l'ho voluta lo sai,
le strade per farmi del male non le sbaglio mai.
Poi mi raccontò la storia che io sapevo già
dall'ultima volta si sentiva
che era più sola, più cattiva.
Si calmò, guardandosi intorno
e parlammo di me, bevendo più volte
si sdraiò in mezzo ai cuscini e mi disse:
con te ero io la più forte
disse poi inseguendo un pensiero:
è vero, con te io stavo bene
e se io fossi una donna che torna
è qui che tornerei.
Poi cenammo qui, le chiesi:
domani cosa fai
la pioggia batteva sui balconi
rispose: ci penserò domani!
Mi svegliai la mattina
e sentii la sua voce di là:
parlava in inglese la guardai:
aveva il telefono in mano e il caffè
e non mi sorprese accettai il breve sorriso
e il viso di una che non resta.
Se puoi, mi disse, se puoi,
non cambiare mai da come sei!
Poi se ne andò via nel modo che io sapevo già,
passava un tassi, lo prese al volo
abbi cura di te, pensai da solo.


NOTE

Il testo di questa canzone è stato ispirato dalla protagonista femminile del film "Un sacco bello" di Carlo Verdone.

SE C'E' UN POSTO NEL TUO CUORE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Stefano D'Orazio)

Riposa gli occhi e non pensare
c'è la notte che ti aiuta
e dormi e lasciami giocare
a quando non sarai più qui
a quando un giorno un nuovo amore
ti riscalderà di più.
E dormi stretta alla mia pelle
che domani non si sa.
E sogna che il tuo compleanno
tornerà tra appena un anno
e avrai volato e navigato
io chissà dove sarò
ma se c'è un posto nel tuo cuore
non farò rumore, tienilo per me.
Al vento che cambia
a un cielo bambino
ai fuochi di festa
a me che resto qui vicino
ai nostri pensieri
ai sogni di ieri
a tutti gli amori che incontrerai.
C'è ancora tutto da inventare
sulle rive del tuo mare
avrai bufere e vento e sole
ed ancora e ancora amore.
E cambieranno le parole
sulla musica che sai
ma se c'è un posto nel tuo cuore
non farò rumore, tienilo per me.
Al vento che cambia
e spettina il cuore
ai piedi del mare
a tutte quante le parole
ai cielo di sole
a come eravamo
a quelli che siamo adesso noi.
Al vento che cambia
e cambia la vita
a quando mi prendi
e tocco il cielo con le dita
e intanto che dormi
arriva domani
e ancora ti svegli qui nelle mie mani.


NOTE

Questo brano fu la sigla della trasmissione televisiva "Il Processo del Lunedì".

CHE VUOI CHE SIA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Che vuoi che sia
si tratta solo di cambiare la mia vita
niente di che, niente di niente
mi basterà far finta di essere vincente
e magari si, buttarmi nel lavoro
o imbarcarmi in un viaggio inconcludente
o solamente stare
semplicemente male.
Che vuoi che sia
vederti andare è stato solo un colpo al cuore
e non so ancora, o non so bene
se tutto questo è parte dello stesso amore,
fino a ieri un'abitudine importante
oggi invece mi ferisce e mi sorprende.
Ma a parte le parole
mi manchi da morire.
Ho provato a non pensarti e a non pensare,
ho cercato un'altra storia da inventare,
ma il mondo continua a girare.
E vorrei cercare di tornare indietro,
per fermare il tempo e per ricominciare,
ma il mondo continua a girare.
E mi manca la tua pelle,
e mi manca il tuo sapore,
e mi manchi...
Che vuoi che sia.C che vuoi che sia...
Che vuoi che sia questo terribile disordine che ho dentro.
Sei andata via, soltanto via,
e solo adesso me ne sto rendendo conto.
Ma se il tempo cura tutte le ferite,
lascerò che il tempo faccia il suo lavoro.
Ma mentre sto a aspettare
mi manchi da morire.
E non basta fare finta di star bene
o ripetersi che è tutto regolare,
che il mondo continua a girare.
È successo certamente a tanta gente,
mi ripeto che non c'è da starci male,
che il mondo continua a girare.
E mi manca il tuo silenzio,
e mi manca un pò d'amore
e mi manchi...
Che vuoi che sia, che vuoi che sia.

LA MIA DONNA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)

La mia donna è l'amica che non stanca,
la mia banca, il mio avvocato,
la mia stella
della sera;
non è un gioco vivere con me,
mi conosce come le sue mani,
è innamorata ma sa sempre quel che fà.
La mia donna è un discorso complicato,
una canzone che mi toglie tutto il fiato,
mi assomiglia,
è una foglia al vento come me,
sempre appesa al filo di un pallone
fà il nido se è ferita mi sveglio se n'è andata.
Donne immaginate e vere
clandestine dentro al nostro confine
che affondano radici tenere
con il vestito di una notte sola;
donne d'amore donne d'avventura
che ti asciugano la pioggia negli occhi,
quando sei lontano dal tuo cuore
e sei cattivo e non sai più capire
perché stai male con te.
La mia donna è una palma spettinata,
sa suonare e cucinare e per giocare
l'ho tradita,
lei mi ha detto potrei farlo anch'io,
stacci attento perché poi fa male
e gli occhi parlano chiaro
di più delle parole.
Donne in tasca e nei pensieri
che ci stancano e ci fanno parlare
due minuti di un amore insegnano
più di una vita a correre e cadere;
cambiare albergo non ti serve a niente,
le città, le stanze son tutte uguali,
quando schiacci i tasti dei ricordi,
quando hai capito tutto troppo tardi
e non puoi fare di più.
La mia donna è nel suo tempo migliore
proprio adesso che non è più la mia donna
ci parliamo,
mi capisce senza nostalgia,
solo i tempi erano sbagliati
potessi riprovare, potessimo rifare...

VIVA

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Il titolo origirario di questo brano era "Aleluia".

IL GIORNO PRIMA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian, Stefano D'Orazio)

Può accadere senza che la sveglia suoni
a metà di un sogno o a un tiro di pallone
a metà concerto o sull'autostrada
che la mezzaluna ha il sole sulla coda
e i carabinieri fanno benzina
o a metà del salto di una ballerina.
Può accadere appena ti è venuto in mente
che se chiedi scusa non ci perdi niente
mentre le ragazze asciugano i capelli
mentre i giocatori studiano i cavalli
può accadere e tu lo sai.
E se fosse autunno non faremmo in tempo
a mangiare i funghi nati dalla pioggia
a finir gli amori nati sulla spiaggia
e se fosse aprile pensa che peccato
che non e finito ancora il campionato.
E se succedesse mentre tu sei sola
non potrei lasciarti l'ultima parola
e poi e poi può capitare
anche se stasera
c'è un tramonto troppo sano, troppo mio
per aver paura anch'io.
E potrebbe essere anche domattina
coi banditi in banca per una rapina
coi bambini a scuola ad imparare il mondo
ed i pescatori ad imparare il fondo.
Se al di là del cielo
nel momento esatto fossero a guardare
sembrerebbe solo
lo strizzare d'occhi di una stella
fuochi da lontano
poi la notte torna normale
e non se ne parla più.
Oltre il giardino, oltremare
sarebbe lontana la realtà
come piccole nuvole
come vecchi giocattoli
e i giornali hanno un mese e i pensieri riposano.
Ma guardati, guardami e dimmi
se dovessimo noi ricominciare
con le pietre e con gli alberi
sopra l'ultima isola
non è meglio pensare
che non può succedere.
Non funziona come in certi films minori
che a salvare il mondo bastano gli amori
può accadere adesso mentre sto cantando
mentre c'è poesia
mentre sto contando
quanti fogli mancano alla vita mia
e si va a ballare
e si va a mangiare o quello che ti pare
ed è tutto a posto
e potrei giurare
che il resto è fantasia.
Ma il bottone selvaggio è di un bel rosso pulito
ed aspetta soltanto qualche vecchio soldato
con la faccia di cera, con le chiavi ed i guanti
con la giacca severa, con le croci davanti
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.
A curare i difetti delle case e dei cuori
a comprare i biglietti per momenti migliori
a pensare che oggi porta dritto a domani
a camminare sull'acqua per fermargli le mani
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.


NOTE

Questo brano è ispirato al film "The day after".

RISVEGLIO

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Per la realizzazione di questo brano nella versione originale venne utilizzata per la prima volta la steel guitar.

PARSIFAL

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Chiaro è il mattino che nasce dall'Est
questa foresta è tua...
Nato selvaggio puro nell'anima
non sai paura cos'è.
Quei cavalieri simili a Dei
non li hai mai visti però
non paura nasce dentro.
Folle nell'alba tu vuoi conoscere
ciò che nel bosco non c'è
hai scoperto il tuo destino
il tuo destino nel nome che tu avrai
re della luce sarai
corri, corri, corri, corri.
Parleranno a te di Dio, del Re
le fanciulle fiore nel viaggio vedrai
in un grande sogno antico
la tua nuova vita solitario ti sospingerà
e un dubbio ti conquisterà.
L'incantata età straniera di lei
non è gloria o vento ma dolce realtà
dentro l'erba alta al fiume
le tue armi al sole e alla rugiada hai regalato ormai
sacro non diventerai
qui si ferma il tuo cammino.


NOTE

Questo brano trae le sue origini dalla fusione del brano strumentale "Contrasto" con una melodia scritta un paio d'anni prima quando a Roby Facchinetti era stato proposto di comporre le musiche per il film di Alberto Bevilacqua "Questa specie d'amore". Il progetto non andò in porto e la colonna sonora venne affidata ad Ennio Morricone.
L'ultima sezione del brano era l'intermezzo musicale "Un maiale per Ringo", suonato dal vivo quando ancora facevano parte del gruppo Negrini e Fogli, un brano ironico sugli Spaghetti Western.

TERRY B (STRUMENTALE)

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Questa canzone è dedicata a Terry Broome, una modella detenuta a quei tempi presso il carcere di San Vittore per omicidio colposo.
L'introduzione di questo brano veniva eseguita durante i concerti a partire dalla fine degli anni '70 con il titolo "Odeon".

IL CIELO E' BLU SOPRA LE NUVOLE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)

Tu ragazza con gli occhiali stai lavando la vetrina,
piangi lacrime sottili tra la gente che cammina,
sei incinta e innamorata,
ma sua moglie fortunata,
resta quella là.
Tu signora consumata da una vita prepotente,
hai un figlio che ha studiato non lavora ma pretende,
sembra sempre più suo padre
che paura quando suona quel telefono.
Ma il cielo è blu sopra le nuvole
e non è poi cosi lontano,
dobbiamo arrampicarci e crescere
senza bisogno di nessuno.
Il cielo è blu sopra le nuvole,
oltre il silenzio ed il rumore,
c'è chi ha le macchine e gli aerei
però ha paura di volare,
ma il cielo è blu sopra le nuvole.
Tu bambino stai giocando a una guerra senza fine,
la tua vita è in costruzione sopra travi ballerine,
costerà dei sacrifici
ma nessuno ha molti amici
devi volerti bene tu.
Ma il cielo è blu sopra le nuvole,
dietro la rabbia ed il dolore,
la vita è un pugno nello stomaco,
solo per chi se lo fa dare.
E non è poi cosi difficile,
amarsi oggi più di prima,
la brava gente si disintegra,
quando si sente sola e scema,
ma il cielo è blu sopra le nuvole.
Il cielo è blu sopra le nuvole.
Il cielo è blu sopra le nuvole.

STAI CON ME

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Dicono che sia un istinto naturale
sbattere le ali per volare.
Alla nostra vita manca solo
il coraggio di alzarsi in volo.
Non ci voglio stare che non c’è futuro,
che la nostra vita è già segnata.
Vivo solo quando stiamo insieme,
che fatica volerti bene.
C’è il passato che ha lasciato grande il segno
storie di altre storie consumate.
Quando imparavamo a rassegnarci
ci è successo d’incontrarci.
Stai con me
che tutto il resto è un attimo
regalami un miracolo,
pretendimi o cancellami
Sono qui.
Stai con me
che non possiamo perderci
la vita che ci obbliga
non deve più dividerci.
Stai con me.
Tu che sei di un altro che non sai più amare
io che sento di volerti avere
non possiamo stare ad aspettare
quando amore pretende amore.
Stai con me
che tutto il resto scivola
abbracciami o distruggimi,
maltrattami, ma vivimi.
Sono qui!
Stai con me,
che non possiamo perderci.
Può succederci di più
di questo amore clandestino,
ma a decidere sei tu
la nostra storia che destino avrà.
Dicono che sia un istinto naturale
sbattere le ali per volare
alla nostra vita manca solo
il coraggio di alzarsi in volo.
Stai con me
che non ti posso perdere
sei l’unica abitudine
che merita di esserci.
Stai con me.

IO SONO VIVO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Quando il vento della notte,
lascia il posto all'aria chiara,
molto mondo dorme ancora,
io sono vivo.
Quando il sole del mattino,
fruga i tetti piano piano,
pettinando la città,
io sono vivo.
Quando al buio ci si vede,
quando la mia donna ride,
quando la mia donna gode,
io sono vivo.
L'inverno va nei pesci a primavera
il mio segno e un corpo che respira.
Io correrò
mi trasformerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me
con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
Navigherò, mi trascinerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò
stammi vicino volando con me, cadendo con me
nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
Quando il sole si distende,
prepotente sulla strada,
la mia mente è forte e nuda,
io sono vivo.
Quando un passo di violenza,
lacera a metà un sorriso,
non nascondo il viso mio,
io sono vivo.
Quando tra dolcezza e voglia
ogni cosa ti assomiglia
il mio sangue si risveglia,
io sono vivo.
L'inverno va nei pesci a primavera
il mio segno e un corpo che respira.
Io correrò,
mi trasformerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me
con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
Navigherò, mi trascinerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò,
stammi vicino volando con me, cadendo con me,
nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me.

CANTERO' PER TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Stella di giorno, frutto d'inverno
io canterò per te
se ti senti un aliante che cade
strade d'aria avrai da me.
Segretamente sopra la gente
io canterò per te
per fermarti nel viso il sorriso
che ora c'è.
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te.
Tu sei la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia.
Tu sei, fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.
Viola di marte, sempre più forte
io canterò per te
come onda che viaggia alla spiaggia
le mie braccia avrai da me.
Con i tuoi occhi quasi mi tocchi
io canterò per te
per averti domani nel mondo
via con me.
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te.
Tu sei la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia.
Tu sei, fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.
Non si può sbagliare sei
l'altra parte del sole
sono pronto a farmi male con te
e via dalla gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.


NOTE

Questo brano è stato utilizzato come sigla d'apertura per la trasmissione televisiva "Un disco per l'estate". Il relativo videoclip venne realizzato su di una chiatta al lago d'Iseo, al'alba di una domenica mattina, con un elicottero che filmò l'arrivo dei Pooh a bordo di un motoscafo, mentre suonavano gli strumenti ed in piedi su di un campanile.

NON SIAMO IN PERICOLO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
può nascere ancora
l'imprevista primavera.
Se il mondo assomiglia a te
si può ancora ridere
piantare del grano far bambini
se vogliamo
Non siamo in pericolo.
Stiamo aspettando la fine del mondo
ma attenti che è solo un film
volami in braccio e ti prendo
e mi salvo la vita saltando
in aria insieme a te.
Fuori la testa che tutto si aggiusta
se il mondo assomiglia a te
che non hai mezze parole
che ci metti un minuto a capire
da che parte sta la sincerità.
Se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
c'è ancora benzina da bruciare
per sognare.
Se il mondo assomiglia a te
riallaccio il telefono
mi lascio toccare
derubare si può fare
Non siamo in pericolo.
Stiamo stringendo le viti del mondo
chissà se funziona o no
c'è della gente al confine
e l'Europa innocente
che viene al sole insieme a noi.
Fuori la testa che tutto si aggiusta
se il mondo assomiglia a te
torniamo a vivere in centro
ci saranno più luci di notte
e meno polizia in periferia.
Se il mondo se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
può nascere ancora
l'imprevista primavera.
Se il mondo assomiglia a te
si può ancora ridere
piantare del grano far bambini
se vogliamo Non siamo in pericolo.


NOTE

Inizialmente inciso nel dicembre del 1981, questo brano venne utilizzato dai Pooh come dono natalizio agli amici ed agli addetti ai lavori per sdrammatizzare sul periodo di crisi che attraversava il mondo dello spettaolo in quel periodo.

DOMANI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

Mani che ci tengono vicini
sogni che ci mandano lontani
lascia che
la vita ci sorprenda
anche se significa dirsi addio
non c'è mai
un'ultima primavera
se si può rinascere.
Che avventura!
E poi quando troverai
l'isola che non c'è
mi basta una cartolina:
io sto bene
ci porterà fortuna
non perderci di vista mai
domani, domani
Dietro la curva c'è il
mare e le nuove stagioni
del cuore, domani
Domani
Ci inventeremo che cosa
faremo da grandi domani
Domani
Manca la luce un'istante
ma niente finisce domani
Domani
Precipitare ti insegna
a volare domani
Vivere per vivere,
perché il mondo finirà
ma non domani...
anche se va un attimo
via la luna
ogni addio può essere libertà
la realtà moltiplica
luci e ombre
ci darà da vivere senza noi
e si può
dividersi e non sparire
se è così
rabbracciami quando vuoi...
e poi non sarà mai tardi
per farci vedere insieme
sicuri di chi ci ama
domani
e ci porterà fortuna
non perderci di vista mai
domani, domani
Basta trovare il coraggio
la parte migliore
del viaggio è domani
Domani
Grandi partenze e speranze
di avere ragione domani
Domani
Forse sognare è un difetto
ma chi lo conosce il domani
Domani
Precipitare ti insegna
a volare domani
Vivere per vivere,
perché il mondo finirà
ma non domani...

IN DIRETTA NEL VENTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Vivo
mi piace la notte e ci vivo
con le mie sigarette
e il piatto che gira
e dietro i vetri la città.
Strano
il microfono è come un bambino
gli parlo e non so
se dorme o mi ascolta
la luce è sciolta nel caffè.
E ogni notte così, questa radio è il mio mondo
coi dischi. i giornali e gli scontrini del bar.
Senti, senti, il telefono ancora
è la solita signora, oh no!.
Ed invece sei tu
ma senti che sorpresa
due giorni e due notti per dimenticarti
metto un disco per te poi vattene a dormire
no, scusa, aspetta, dimmi dove sei.
Dimmi
stasera sei in casa da sola
o parli nascosta
fra coperte e cuscino
la radio è li vicino a te
e addosso cos'hai
voglio saperti tutta
ti voglio sentire come stando lì
senti, senti, volevi pensarci
o allora ci hai pensato o no.
Metto un disco per te
e fra pensieri e suono
mi torna la voglia di due giorni fa.
Parla ancora con me
l'antenna è un'ombra bruna
contro la luna e sopra la città.
L'alba dietro le case si scalda
e questo momento
in diretta nel vento
lo voglio dedicare a te.

MI MANCHI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Vivo
mi piace la notte e ci vivo
con le mie sigarette
e il piatto che gira
e dietro i vetri la città.
Strano
il microfono è come un bambino
gli parlo e non so
se dorme o mi ascolta
la luce è sciolta nel caffè.
E ogni notte così, questa radio è il mio mondo
coi dischi. i giornali e gli scontrini del bar.
Senti, senti, il telefono ancora
è la solita signora, oh no!.
Ed invece sei tu
ma senti che sorpresa
due giorni e due notti per dimenticarti
metto un disco per te poi vattene a dormire
no, scusa, aspetta, dimmi dove sei.
Dimmi
stasera sei in casa da sola
o parli nascosta
fra coperte e cuscino
la radio è li vicino a te
e addosso cos'hai
voglio saperti tutta
ti voglio sentire come stando lì
senti, senti, volevi pensarci
o allora ci hai pensato o no.
Metto un disco per te
e fra pensieri e suono
mi torna la voglia di due giorni fa.
Parla ancora con me
l'antenna è un'ombra bruna
contro la luna e sopra la città.
L'alba dietro le case si scalda
e questo momento
in diretta nel vento
lo voglio dedicare a te.

50 PRIMAVERE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Stefano D'Orazio)

Quel 25 aprile
la guerra era di casa
pioveva forte fuori dalla chiesa.
La fame era nell'aria,
la vita una scommessa
ma il prete continuava la sua messa.
Tu col vestito bianco,
tu con le scarpe nuove,
vi siete detti si,
davanti a quell'altare.
E insieme per la vita
vi siete incamminati
tra il tempo, le promesse e le speranze.
La guerra che finiva,
i balli americani,
l'Italia da rifare con le mani.
I 10 alla schedina
i figli all'improvviso
la casa troppo stretta
e io che crescevo troppo in fretta.
Ma dimmi come si fa
a stare come voi
insieme per la vita;
che a me, l'amore quando c'è
mi sembra sempre fuoco
e invece dura poco.
Sarà che anime di razza
è un pò che non ne fanno più.
Quel 25 aprile
ritorna tutti gli anni
e tutti gli anni vi ritrova insieme.
Avete visto il mare
e il secolo cambiare
il papa buono e l'uomo sulla luna.
C'è chi vi chiama nonni
e che c'ha già vent'anni,
è il tempo che trascorre ma non passa.
Tu col capelli bianchi,
tu con gli occhiali nuovi,
vi dite ancora si
davanti al piatto di ogni giorno.
Ma sarà fatalità,
fortuna o che ne so
ma siete ancora insieme.
E sembra amore nato ieri
e invece sono già
cinquanta primavere.
E noi con tutto da imparare
siam qui a improvvisare amore.
Quel 25 aprile
pioveva e gli invitati
dicevano "Che sposi fortunati".


NOTE

Per incidere la versione originale questo brano vennero usati una chitarra con le corde di nylon, un contrabbasso ed una tastiera che imitava degli archi.

STARE SENZA DI TE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian)

Gli amici adesso avranno tante cose da parlare e poi
mi riempiranno di consigli e di rimproveri,
perché adesso sto con te.
Noi due avevamo fino a ieri i nostri amori veri
sembravano per sempre e adesso invece siamo qui
e nessuno capirà che sto con te
e nonostante tutto e tutti io corro da te,
controcorrente,
contro la gente.
C'è la mia vita che sta cambiando itinerario ed io
fino a un momento fa, lo giuro, neanche lo sapevo
e adesso sto con te.
Ci siamo entrati lentamente nella pelle e poi
ci siamo combattuti fino in fondo, fino a farci male
e alla fine hai vinto tu e io sto con te
ed è solamente amore se corro da te,
ci siamo presi,
ci siamo arresi.
Stare senza di te, io no,
stare senza di te, non si può,
anche se poi qualche parte del cuore
ci scoppia di dolore.
Stare senza di te, io mai,
stare senza di te, non potrei.
Noi ci vogliamo
e non ne ha colpa nessuno.
Visto da fuori in questa nostra storia io
faccio la parte di chi appende al chiodo l'anima,
perché adesso sto con te.
Ma lo sa Dio quanta fatica ho fatto invece io
a raccontare a lei tutto di un fiato tutto di noi due,
lei che colpe non ne ha, ma io sto con te,
lei che è forte più di me che corro da te,
ma questa vita,
non è una gita.
Stare senza di te, io no,
stare senza di te, non si può,
aspetteremo che torni il sereno
da questo cielo in poi.
Stare senza di te, io mai,
stare senza di te, non potrei,
voglio inventare con queste mie mani
la vita di domani.

SANTA LUCIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

C'è una strada nel centro della mia città
dove i portici fanno ombra
ed una volta passava il tram
e negli anni di piombo
ci passavano i cortei
ma in quegli anni a casa io non c'ero mai.
Siam passati stasera tardi, nevicava
come dentro le cartoline
di quel Natale che non c'è più
non perché c'è più fretta, più soldi in giro o più TV
ma perchè siam più grandi sia io che tu.
Nella notte più lunga dell'anno perdonami se
faccio un passo nel tempo distante da te.
Pomeriggi lontani di un attimo fa
Santa Lucia dei miei anni facili
di una cena in città con mio padre una sera.
Poi un colpo di vita e prendemmo un taxi
e come a un uomo lui mi parlò di se
sembra passato un minuto da quel momento.
Mi ricordo gli amori grandi più di me
aspettati sotto gli ombrelli
di fumo dolce malinconia.
Oggi tutto è più chiaro
quel che mi manca e quel che ho
però lasciami solo, se io sogno un pò.
Nella notte più lunga dell'anno, perdonami se
faccio un passo nel tempo e senza di te.
Mezzanotte lontana di un attimo fa
Santa Lucia cosa c'è dietro l'angolo
chi mi aspetta di là oltre la neve.
Quante stelle di zucchero, quante bugie
città per fare figli o per andarmene
o per cercarmi da capo su strade nuove.


NOTE

La città di cui si parla nel brano è Bologna.

DOVE SONO GLI ALTRI TRE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Stefano D'Orazio)

Succede che è trent'anni
o forse più
che sono "quello dei Pooh"
anche all'anagrafe
e se per sbaglio
sto per conto mio
per chi mi incontra
risulto un caso anomalo.
Dove sono gli altri tre?
Com'è che stai qui da solo?
E' la domanda puntuale
che mi sento rivolgere
gli altri tre.
Quegli altri tre, che incubo!
Succede che mi scappa la pipì
e ai bagni dell'autogrill
c'è sempre traffico.
E quello che
mi sta vicino guarda
e con la zip a metà
mi sento chiedere:
dove sono gli altri tre?
Com'è che stai qui da solo?
E mi sento costernato e
poi mi passa lo stimolo
Gli altri tre.
Quegli altri tre, che incubo!
Ma chi l'ha detto
che un complesso sta sempre
appiccicato insieme,
qualchhe volta capita che
ognuno sta per conto suo
tutto in quattro se si
tratta di cantare e suonare
sempre in quattro se si
tratta di incassare, ma
ci son cose pratiche che
ognuno fa per conto suo... da se
succede che una bionda
tutta tette
non so come, ma bussa
alla mia camera.
Che mi si spalma addosso
con passione
e all'improvviso si guarda
intorno isterica:
dove sono gli altri tre?
Com'è che stai qui da solo?
E mi cala la pressione
e buonanotte libidine...
Gli altri tre.
Quegli altri te, che incubo!
Ma chi l'ha detto che
un complesso sta sempre
appiccicato insieme.
Qualche volta capita che
ognuno sta per conto suo
per esempio giù dal palco
c'è chi ha fatto dei figli
senza chiedere aiuto
agli altri tre perché
ci son cose intime che
ognuno fa per conto suo.
E invece no, e invece no
questo nostro
è un caso disperato
che se prima di dormire
prendo un caffé
stanno svegli pure
gli altri tre.
Sempre così, sempre così
sempre tutti e quattro
dappertutto.
Che anche il prete fra
cent'anni al mio funerale
mi domanderà degli altti tre.
Quegli altri tre...

PRONTO BUONGIORNO E' LA SVEGLIA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Pronto buongiorno è la sveglia
ma di muoversi manca la voglia
colazione per modo di dire
tutto in fretta bisogna partire
ci aspetta già un'altra città.
L'auto ci attende pulita
e la conta decide chi guida
voglio stare seduto davanti
che i chilometri oggi son tanti
facciamo il pieno e poi via.
Mangia la strada il motore
e la radio riempie le ore
uno legge, uno dorme, uno fuma
ed intanto s'è fatta già l'una
fermiamoci c'è l'autogrill.
Pranzo speciale alla lista
e un autografo per il barista
ventimila compresa la frutta
un minuto per il caffè
si parte.
Sull'autostrada del Sole
come sempre finisce che piove
vai più piano che c'è la stradale
se ci ferma facciamo qui
Natale.
Io questi qui li conosco
al casello ci chiedono un disco
dove siete stasera a suonare
se non pago vi vengo a sentire
ma siete più belli in T.V.
Eccoci quasi arrivati
ci guardiamo sui muri incollati
e sbagliamo la strada e chiediamo
e poi regolarmente ci perdiamo.
Gente davanti al teatro
sarà meglio passare da dietro
preoccupato qualcuno ci aspetta.
Si comincia fra poco
fate in fretta.


NOTE

Sulla base di questo brano Stefano D'Orazio realizzò un videoclip registrato a Toronto, in Canada, non portato a termine a causa dell'esaurimento dei fondi a disposizione.
Durante l'"Italian Tour 1979" quando veniva eseguito questo brano i POOH condividevano la scena con il tecnico di palco Pasquale Di Lauro che, vestito con un frac bianco ed il cilindro, accompagnava il brano percuotendo con le bacchette una tavoletta di legno, strumento battezzato da Stefano D'Orazio "Trikke ballack".

CAPITA QUANDO CAPITA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian)

Capita quando capita
e non conosce limiti
così, come un temporale
in Africa.
E te ne accorgi subito
che non ti puoi difendere
lo sai, e ti metti
in pace l'anima.
Lei ti spiazza ad ogni mossa,
e non t'è successo mai
però stavolta
è proprio diverso.
Fino a ieri ci ridevi
avevi le tue strategie
con tutto sempre sotto
controllo.
Arriva lei,
di quale razza non lo sai.
Comunque lei,
e ti domandi come mai.
Soltanto lei, ti confonde
le idee dal cuore in giù.
Capita quand0 capita,
e il cuore fa l'acrobata
su e giù, senza rete
e senza regole.
E ti riscopri fragile
con la coscienza in bilico
su e giù, tra chi sei
e vorresti essere.
Dire basta, che ti costa,
tanto tutto poi si aggiusta
e aggiungi un altro nome
alla lista.
Ed invece è un chiodo fisso
è lei che fa la differenza
e non riesci più
a farne senza
arriva lei,
e chi l'avrebbe detto mai.
Comunque lei, che ti
trasforma e non lo sai.
Soltanto lei, ti confonde
le idee di più, di più.
Capita quando capita,
è una questione chimica
se c'è, tutto il resto
è inevitabile.
Cambi le carte in tavola,
fai danni irreparabili,
ma sai, che ti meriti di
vivere... di vivere
e il primo non sei tu
nemmeno l'ultimo
che prova a dire di no,
ma senza farcela:
se l'amore punta su te
puoi fare quello che vuoi
tanto ci cascherai.
Capita quando capita,
ma se succede è il massimo
che poi, sembra quasi
di rinascere.
Io l'ho capito subito
che stavi per sconvolgermi
e son qui... sono pronto
per arrendermi... arrendermi.

DIMMI DI SI'

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio)

Non ti dirò che è stato subito amore
che senza te non riesco neanche a dormire
ma sarò sincero quanto più posso:
con te vorrei, una notte a tutto sesso.
La tua eleganza non è un punto cruciale
la classe poi non mi sembra affatto essenziale
c'è che sei un animale da guerra:
con te vorrei una notte terra-terra.
Dimmi di si, che si può fare
senza sparare parole d'amore.
Perché ci prende e perché vogliamo.
Perché viviamo.
Tanto l'amore a volte fa un giro strano
ti prende dal lato umano
che è quello che anch'io vorrei adesso....
....per prenderti più che posso.
Dentro noi facciamo grandi disegni
ma se si accende un desiderio lo spegni
è così che rinunciando moriamo
ma noi stavolta no, non ci caschiamo.
Dimmi di si, senza promesse
senza studiare le prossime mosse.
Perché ci piace, perché ci incanta.
Perché sei tanta.
Solo per noi, senza limiti ne rispetto
stanotte qui vale tutto
facciamo che allora sia speciale.
Tanto l'amore se passa si fa sentire
parcheggia dove gli pare
magari ci cascherà addosso.....
.....ma intanto ti voglio, adesso.
Dimmi di si, che si può fare
senza sparare parole d'amore.
Perché ci prende, perché vogliamo.
Perché viviamo.
Dimmi di si, senza promesse
senza studiare le prossime mosse.
Perché ci piace, perché ci incanta.
Perché sei tanta.

ANCORA UNA NOTTE INSIEME

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

Perché il mio progetto costruisce tutto sotto un altro sole
Se uno parte è perché non può più stare qui
Ma c’è ancora una notte insieme
Per poter dare ai fatti un nome che non sia fine
Devo andare via senza avere niente da dimenticare
Perché nei ricordi abitano amore ed amicizie vere
Questa vita si arrotola e il tempo ci da il potere di non sbagliare
perché il tempo ci insegna quando e da chi tornare
e si vincerà e si perderà
siamo e restiamo sempre noi!
Come fiumi da fluenti dal mare
Il mondo è una città e anche se non vuoi
Ci ritroviamo prima o poi
E se il tempo è prepotente e ci spreme
Ci regala un orizzonte
Ancora una notte insieme
Devo andare via perché il mio cuore sta battendo lentamente
e se cerco Dio dentro la libertà ci trovo poco o niente
In un passo normale, ma molto di più ma ce ancora una notte insieme
per poter dare ai fatti un nome che non sia fine
E si vincerà e si perderà
siamo e restiamo sempre noi!
e se perdi ti puoi sempre rifare
il mondo è una città e anche se non vuoi
ci ritroviamo prima o poi
e se il tempo è prepotente e ci spreme
ci regala un orizzonte, e ancora una notte insieme.

UOMINI SOLI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)

Li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare,
col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,
perduti nel corriere della sera,
nel va e vieni di una cameriera,
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
perché ha paura del sesso o per la smania di successo.
Per scrivere il romanzo che ha di dentro,
perché la vita l'ha già messo al muro,
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dio delle città
e dell'immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può imparare questa vita,
e magari un pò cambiarla,
prima che ci cambi lei.
Vediamo se si può,
farci amare come siamo,
senza violentarci più,
con nevrosi e gelosie.
Perché questa vita stende,
e chi è steso o dorme o muore,
oppure fa l'amore.
Ci sono uomini soli per la sete d'avventura,
perché han studiato da prete o per vent'anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi,
o solo perché sono dei diversi.
Dio delle città
e dell'immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può
imparare queste donne
e cambiare un pò per loro,
e cambiare un pò per noi.
Ma Dio delle città
e dell'immensità,
magari tu ci sei
e problemi non ne hai.
Ma quaggiù non siamo in cielo,
e se un uomo perde il filo,
è soltanto un uomo solo.


NOTE

Con questo brano i Pooh hanno vinto il "Festival di Sanremo" del 1990. Dee Dee Bridgewater interpretò la versione in inglese, "Angel of the night".

AMICI PER SEMPRE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D'Orazio)

Si può essere amici per sempre,
anche quando le vite ci cambiano,
ci separano e ci oppongono.
Si può essere amici per sempre,
anche quando le feste finiscono
e si rompono gli incantesimi.
Si può anche venire alle mani,
poi dividersi gli ultimi spiccioli,
non parlarsi più, non scordarsi mai.
Gli amici ci riaprono gli occhi,
ci capiscono meglio di noi
e ti metton davanti agli specchi
anche quando non voi.
E campioni del mondo o in un mare di guai
per gli amici rimani chi sei,
sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi.
Puoi alzare barriere, litigare con dio,
cambiare famiglia e città,
strappare anche foto e radici, ma tra amici
non c'è mai un addio.
Si può essere amici per sempre,
anche quando le donne non vogliono
e per vivere devi scegliere.
In amore o sei dentro o sei fuori,
un amico ti lascia anche vivere,
non ti scredita, no si vendica.
Gli amici colpiscono duro,
che neanche una madre è così,
senza chi mi sbatteva nel muro
forse non sarei qui.
E campioni del mondo o in un mare di guai
per gli amici rimani chi sei,
sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi.
Puoi alzare barriere, litigare con dio,
cambiare famiglia e città,
strappare anche foto e radici, ma tra amici
non c'è mai un addio.
Si può essere amici per sempre.

QUELLO CHE NON SAI

(Testo: Bob Crewe - Testo italianio: Antonietta De Simone - Musica: Bob Gaudio)

Piangerai
perché nessuno
al mondo mai ti capirà
capirai
infine
che non ha più scopo la pietà.
Quel che tu
non sai
quel che tu
non sai
è che al mondo c'è
c'è chi piange per te.
Pregherai
perché nessuno
al mondo possa ricordar
che ci sei
perché nessuno
debba ridere di te.
Quel che tu
non sai
quel che tu
non sai
è che al mondo c'è
c'è chi ama te.


NOTE

Il brano è la versione italiana di "Rag Doll" dei Four Seasons.

VIENI FUORI

(Testo e Musica: Jackie Edwards - Testo italiano: Maurizio Vandelli)

Vieni fuori
fuori dal mio cuor
tu non sei quel che
eri un dì per me.
Perciò ti chiedo ancor
oh yeah
va fuori dal mio cuor.
Vieni fuori
fuori dal mio cuor
io mi chiedo ancor perché
sei qui e ti ripeto ancor
oh yeah
va fuori dal mio cuor.
Eh, eh, eh
quando gli altri un dì rideranno
rideran di me
eh,eh,eh
non m'importa ciò
che diranno fuori tu sarai
fuori dal mio cuor.
Vieni fuori
fuori dal mio cuor
e se un giorno ancor ti rivedrò
ti ripeterò
oh yeah
va fuori dal mio cuor.
Eh, eh, eh
quando gli altri un dì rideranno
rideran di me
eh,eh,eh
non m'importa ciò
che diranno fuori tu sarai
fuori dal mio cuor.
Fuori dal mio cuor
fuori dal mio cuor
fuori dal mio cuor


NOTE

Questa canzone è la versione italiana di "Keep On Running" dello Spencer Davis Group. In realtà l'adattamento italiano del testo è di Valerio Negrini, non di Maurizio Vandelli.

PICCOLA KATY

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: ...)

Oh, oh, piccola Katy
oh, oh, piccola Katy
oh, oh, oh!
Piccola Katy, stanotte hai bruciato
tutti i ricordi del tuo passato
tutte le bambole con cui dormivi
ed il tuo diario che sempre riempivi
solo con ciò che faceva
piacere anche di notte l'andava a vedere.
Piccola Katy, oh, oh
piccola Katy oh, oh, oh!
Piccola Katy, stanotte hai capito
che carezzandoti ti hanno tradito
e alle tue mani han legato il calore
che si conquista in un'ora d'amore
e in questo mattino di grigia foschia
di colpa hai deciso di andartene via.
Piccola Katy, vai vai
piccola Katy vai vai vai!
Vai, vai piccola Katy
vai vai piccola Katy
vai vai vai!
Piccola Katy, la porta è socchiusa
non devi nemmeno inventare una scusa
dormono tutti di un sonno profondo
e questo silenzio è la fine del mondo
chiudi pian piano e ritorna a dormire
nessun nel mondo ti deve sentire.
Piccola Katy
ciao ciao, piccola Katy
ciao ciao, piccola Katy.


NOTE

Messo sul lato B del 45 giri "In silenzio / Piccola Katy" perché giudicato pessimo da Sciascia, il discografico, questo brano è stato il primo vero successo dei POOH.
Il brano è stato ispirato dalla canzone "She's leaving home" dei Beatles, mentre il riff iniziale di chitarra elettrica deriva da "Got To Get You Into My Life", sempre dei Beatles, pubblicato nell'album "Revolver".
La parte parlata era stata inserita nella versione originale perché era stata registrata una base musicale più lunga del testo.

LA DONNA DEL MIO AMICO

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Non mi dire niente, stami ad ascoltare,
sono troppe notti che ci dormo male,
tu mi piaci forte, tu mi prendi dentro
e non c'è bisogno che ti dica quanto.
Ma la vita a volte ha i suoi comandamenti,
qualche volta da difendere, anche con i denti,
ti vorrei, ma lo so, non si può
tra di noi, questo no, non si può.
Ti sorprenderà che sia proprio io
che non credo in niente, che non credo in dio,
a tirare in ballo questi sentimenti
e a tirarmi indietro con te qui davanti.
Sei la donna del mio amico e a qualunque costo,
non possiamo fargli questo, non sarebbe giusto;
dirti si, sarebbe facile,
ma io no, non posso farcela.
Se io fossi in me ti trascinerei qui su questo letto,
non ci penserei neanche per un po' ti farei di tutto;
mi innamorerei come forse io non ho fatto ancora,
ma non è così, noi saremmo noi solo per un'ora.
Scappa via, scappa via, scappa via,
non mi dare il tempo mai di poter cambiare idea.
Non si può, non si può, non si può
scivolarci tra le braccia e guardarci ancora in faccia
non si può.
Ti regalerò tutti i miei silenzi
perché sei per lui più di quanto pensi,
è la amico mio da che sono al mondo
e non saremo noi a buttarlo a fondo.
Quante volte lui per me è finito a botte,
quante donne abbiam diviso, quante ne abbiam fatte,
ma con te, questo no, non si può,
tu per lui, sei di più, tu sei tu.
Se io fossi in me non ti chiederei di lasciarmi stare,
che ogni volte che ti vedrò con lui mi farò del male;
non ti perderò se ti incontrerò in un'altra vita,
ma stavolta no, anche se lo so che non è finita.
Scappa via, scappa via, scappa via.
Non si può, non si può, non si può
scivolarci tra le braccia e guardarci ancora in faccia
non si può.

TANTA VOGLIA DI LEI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Mi dispiace di svegliarti
forse un uomo non sarò
ma d'un tratto so che devo lasciarti
fra un minuto me ne andrò.
E non dici una parola
sei più piccola che mai
in silenzio morderai le lenzuola
so che non perdonerai.
Mi dispiace devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà.
Strana amica di una sera
io ringrazierò
la tua pelle sconosciuta e sincera
ma nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
Lei si muove e la sua mano
dolcemente cerca me
e nel sonno sta abbracciando pian piano
il suo uomo che non c'è.
Mi dispiace devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà.
.... nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
Chiudo gli occhi un solo istante
la tua porta è chiusa già
ho capito che cos'era importante
il mio posto è solo là.
(ripete ad libitum)


NOTE

Inizialmente alla musica di questo brano sono stati abbinati vari testi prima di giungere a quello definitivo: "Meno male" e "Tutto il tempo che vorrai" di Valerio Negrini, "La mia croce è lei" di Daniele Pace (autore della CGD, il suo testo che si rifaceva al brano "My Sweet Lord" di George Harrison del 1970, componente dei Beatles). Una volta individuato il testo appropriato, un primo titolo proposto fu "Nel mondo tanta voglia di lei".
Giancarlo Lucariello stesso decise di far cantare "Tanta voglia di lei" a Dodi Battaglia, allo scopo di evitare che Riccardo Fogli detenesse il monopolio dell'interpretazione dei brani.
Il brano al "Festival Bar" li fece giungere secondi e ricevette il premio come miglior canzone dell'estate.
I gestori dei 30 mila juke-box sparsi in Italia dovettero cambiare per tre volte i dischi di "Tanta voglia di lei" a causa dell'usura.
"Tanta voglia di lei" venne tradotto in inglese con il titolo "I'll close the door behind me", mentre nei paesi di lingua spagnola venne titolato in vari modi: "Debes comprenderme", "El verdarero amor", "Tantos deseos de ella", "Tantos deseos de ti".
Una versione dal titolo "Dos Amantes" entrò a far parte del repertorio di un cantante messicano, mentre un certo El Puma la ripropose in tutta l'America del Sud senza detenerne i diritti; comportamento che il personaggio ripeté negli anni successivi senza mai pagare i diritti d'autore.

DAMMI SOLO UN MINUTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Lo so
so tutto non parlare più
lo so che forse è meglio
ma crederci non voglio
non c'ero preparato
ci vuole fiato a dirti.
Addio
c'è fumo e odore caldo qui
di dolci e di caffè
ognuno pensa a sé
è il giorno più normale
ma io sto male, male.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
è stato un bel tempo il mio tempo
con te.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
noi tranquilli e lontani
oguno per sé
piangeremo domani
ma che coraggio che hai
come fai?
E poi
guardo in fondo cosa sei
un fuoco presto spento
se tira un po' di vento
un gioco senza impegno
ma lasci il segno tu.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
svegliati svegliami dai
come fai?
Ma è vero che sta tremando il tuo respiro
ma sì che è proprio vero.
Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo
dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando.
(Ad libitum)


NOTE

Per questo brano vennero provati 9 testi diversi, per poi scegliere come definitivo il primo scritto da Valerio Negrini.

NOI DUE NEL MONDO E NELL'ANIMA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

E io dovrei comprendere
se tu da un po' non mi vuoi
non avrei mai capito te
ma da capire cosa c'è.
Dovrei tornare a casa e poi
se il fiato ce la fa
parlarti del mio mondo
fuori dei miei pensieri
poi scoprire che vuoi dormire
che non mi senti più.
E io dovrei ma spiegami
contro di me che cos'hai
come se io non fossi io
mi dici che te ne vai.
Son quello che respira piano
per non svegliare te
che nel silenzio
fu felice di aspettare
che il tuo gioco diventasse amore
che una donna diventassi tu.
Noi due nel mondo e nell'anima
la veritá siamo noi
basta cosi e guardami
chi sono io tu lo sai.
Noi due nel mondo e nell'anima
e io dovrei comprendere
la verità siamo noi...
Noi due nel mondo e nell'anima
e io dovrei comprendere
la verità siamo noi...
Noi due nel mondo e nell'anima
la verità siamo noi...


NOTE

Fu il primo brano italiano inciso con l'utilizzo del sintetizzatore Mini-Moog.
I Pooh ne realizzarono una versione in spagnolo intitoltata "Tu y yo en el mas alla".

NASCERO' CON TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: ...)

C'è un respiro in più
stanotte sei tu
io vivevo qui
nel buio così
ma l'acqua buona
mi bagnò col suo respiro
e il primo sogno mi copri.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.
C'è un respiro in più
nell'alba sei tu
sei nata qui
stanotte così
ed ogni giorno
nascerai fra le mie braccia
e come l'acqua mi coprirai.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.


NOTE

E' il primo brano inciso da Stefano D'Orazio con i POOH.
In origine Roby Facchinetti pensò questo brano come un pezzo per sole voci.

PENSIERO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e vai nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai, che è vero,
che è vero.
Sono un uomo strano ma sincero,
cerca di spiegarlo a lei pensiero,
quella notte giù in città non c'ero
male non le ho fatto mai davvero,
davvero.
Solo lei nell'anima
è rimasta, lo sai,
questo uomo inutile
troppo stanco è ormai.
Solo tu pensiero
puoi fuggire se vuoi,
la sua pelle morbida
accarezzerai .
C'è sulla montagna il suo sentiero,
vola fin lassù da lei pensiero,
dal cuscino ascolta il suo respiro,
porta il suo sorriso qui vicino,
vicino.
Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e va nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai pensiero,
pensiero...


NOTE

La canzone "Pensiero" è stata tradotta in castigliano con il titolo "Pensamiento".

CHI FERMERA' LA MUSICA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Ora si respira hai travolto
la mia barriera una polveriera!
Quante donne che sei stasera
tastiera che suoni per le mie mani
luna a cui mando i miei aeroplani
stai cambiando i suoni alla mia musica.
Buona primavera per chi vola
non c'è frontiera bevo per chi è
bravo a mangiarsi la vita vivo
per quelli che vanno in amore
spesso per te che mi cambi colore
addosso per me stesso
cambio pelle e stelle io.
Chi fermerà la musica
l'aria diventa elettrica
e un uomo non si addomestica
le corde mi suonano forte
la molle è carica.
Chi fermerà la musica
quelli che non si sbagliano
quelli che non si svegliano
stanno nei porti a tagliarsi le vele
tu parti nel sole con me.
Ero barricato nel mio spazio come
un bandito brava mi hai colpito
ti ringrazio non hai sbagliato.
Mi hai dato contatto alla mia maniera
sospetto che stai per costarmi cara
l'aria è troppo chiara per nascondersi.
Chi fermerà la musica
l'aria diventa elettrica
e un uomo non si addomestica
le corde mi suonano forte
Chi fermerà la musica
quelli che non si sbagliano
quelli che non si svegliano
stanno nei porti a tagliarsi le vele
tu parti nel sole con me.
Buona primavera per chi vola non
c'è frontiera ora si respira
quante donne che sei stasera.
Chi fermerà la musica.


NOTE

Per la realizzazione del videoclip, la cui sceneggiatura era di D'Orazio e Ivan Falardi, i Pooh si recarono sul lungomare di Rimini. I quattro invertirono i ruoli: Dodi faceva il cantante, Red era alla batteria, Roby al basso e Stefano alla chitarra.

Note

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Fonti bibliografiche

Copertina album "Ancora una notte insieme - L’ultimo concerto"
http://it.wikipedia.org/wiki/Contrasto_%28album%29
http://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_Katy
http://it.wikipedia.org/wiki/Tanta_voglia_di_lei

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Ancora una notte insieme - L’ultimo concerto su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
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