MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - Viva - 09.07.1979 - LP CGD 20162

Viva

Lato A
Io sono vivo
Notte a sorpresa
Una donna normale
Tutto adesso
In concerto

Lato B
Rubiamo un'isola
Così ti vorrei
Susanna e basta
L'ultima notte di caccia
Viva

IO SONO VIVO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Quando il vento della notte,
lascia il posto all'aria chiara,
molto mondo dorme ancora,
io sono vivo.
Quando il sole del mattino,
fruga i tetti piano piano,
pettinando la città,
io sono vivo.
Quando al buio ci si vede,
quando la mia donna ride,
quando la mia donna gode,
io sono vivo.
L'inverno va nei pesci a primavera
il mio segno e un corpo che respira.
Io correrò
mi trasformerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me
con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
Navigherò, mi trascinerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò
stammi vicino volando con me, cadendo con me
nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
Quando il sole si distende,
prepotente sulla strada,
la mia mente è forte e nuda,
io sono vivo.
Quando un passo di violenza,
lacera a metà un sorriso,
non nascondo il viso mio,
io sono vivo.
Quando tra dolcezza e voglia
ogni cosa ti assomiglia
il mio sangue si risveglia,
io sono vivo.
L'inverno va nei pesci a primavera
il mio segno e un corpo che respira.
Io correrò,
mi trasformerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me
con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
Navigherò, mi trascinerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò,
stammi vicino volando con me, cadendo con me,
nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me.

NOTTE A SORPRESA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Prendo la strada del centro
stasera non rientro da te ormai
lingua di menta fra i denti
pensieri distanti da te ormai.
È dissetante gustarsi la gente
tranquillamente così.
Respirerò tutta l'aria che c'è
notte a sorpresa lontano da casa
mi prende e mi dà questa grande città:
come una donna mi tenta
e diventa qua e là
malinconia
poesia e fantasia.
Piazza spazzata dal vento
io sono contento di me perché
vivo mi basto mi spendo
nel mondo anche senza di te ormai.
Luna sorride fra nuvole rade
traccia le strade per me.
Respirerò tutta l'aria che c'è
notte a sorpresa lontano da casa
mi prende e mi dà questa grande città:
come una donna mi tenta
e diventa qua e là
malinconia
poesia e fantasia.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Nuova Fonit Cetra / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Incisa a: Stone Castle Studios, Carimate (CO).
Sound Engineer: Ezio De Rosa.
Ass. Sound Engineer: Luca Rossi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Cadac.
Transfer a Londra a cura di Arun Charkraverty.

Per i cori fu usato il vocal exciter Aphex, in grado di esaltare le frequenze alte delle voci.
Questo brano è stato utilizzato come sigla per la trasmissione "Domenica In" della RAI edizione 1979/1980 ed il videoclip venne girato ad Anzio, in un magazzino per lo stoccaggio del pesce.

UNA DONNA NORMALE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Era tardi e la gente tornava
il quartiere fuori ansimava rumori
di ragazzi in moto su pezzi di prato
e bambini in gioco e le cene sul fuoco
e nello strano sole dell'ora legale
dicevo: sei una donna speciale per me!
Le radio suonavano.
Piano piano
l'aria di giugno si fece più viola
spogliava il sogno ogni nuova parola
disse è questo, senti è un gioco perdente
toccai fra i denti un dolore impotente
le finestre di fronte sbattevano al vento
pensai soltanto: che ne facciamo di noi.
E le radio suonavano.
Taglia il tempo come falce
sembri forte e ti travolge
lei chinò la voce e disse: mi dispiace
è una storia senza testa
è un bel sogno che non basta
sai da solo quel che c'era e quel che resta.
Dissi piano: dammi una mano
eravamo in tanti, non c'è più nessuno
e vado avanti solo in un rovo di gente
in mezzo alla vita a sognare per niente
le finestre di fronte occhi nel sole
lei disse: sono una donna normale ormai.
Le radio suonavano.
Taglia il tempo come falce
sembri forte e ti travolge
separò gli sguardi e disse: è troppo tardi
prima è stato quel che è stato
e sarà da ricordare
ma le storie vere non le puoi cambiare.
Dissi piano: dammi una mano
a sentirmi ancora come eravamo
disse io non posso farci più niente
bruciava rosso il cielo a ponente
e fu del tutto sera e qualcuno tornava
tornava presto, e il resto fu andare via.

TUTTO ADESSO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Sono stanco di essere buono e perciò vado all'inferno
sono stanco di vivere in stato di shock giorno per giorno
da oggi abbiamo smesso
di chiedere permesso
io voglio tutto adesso.
Sono stanco di essere stanco perciò fatemi strada
sono stanco di facce che dicono: no, stattene in coda
da oggi abbiamo smesso
di chiedere permesso
io voglio tutto adesso.
Adesso adesso
e togliersi via
le mani da addosso, la vita è la mia
che prenda o che dia di più.
Sono stanco di prendere il mondo com'è, non si respira
sono stanco di chiudermi dentro perché non ho paura
da oggi abbiamo smesso
di chiedere permesso
io voglio tutto adesso.
Adesso adesso
e togliersi via
le mani da addosso, la vita è la mia
che prenda o che dia di più.
Sono stanco di farmi rispondere no! È una prigione
sono stanco di essere buono perciò fate attenzione
da oggi abbiamo smesso
di chiedere permesso
io voglio tutto adesso.

...IN CONCERTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

È uno strano lavoro
queste luci invadenti
questi occhi curiosi
che ci studiano attenti
quest'attesa già accesa
che si tocca e la senti
non conosci nessuno
ti salutano in tanti.
Si
ma tu qui davanti
ma tu cosa pensi che ci dia
questa vita di più
quando tutti andate via
qualche storia in più
qualche sbaglio in più.
La valigia già chiusa
per la prossima scena
non rimane mai niente
tante mani e nessuna
non rimane mai niente
solo prendere e andare
e di questo alla gente non ne posso parlare.
Ma
se tu sai guardare più in là
dove noi torniamo noi
una storia vedrai, quella vera che non sai
ne parliamo se vuoi
ne parliamo se vuoi.

RUBIAMO UN'ISOLA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Portami via con te
rubiamo insieme un'isola
voglio dai piedi all'anima
sentirmi ancora mio.
Apro le vele mie
verso orizzonti facili
ma il mare è sempre piccolo
visto dalla città.
Prima che sia ieri questo mio cantare
io mi inventerò ali per volare.
Come un pescatore vivo e so di sale
voglio e non vorrei
sogno e mi risveglio sempre sul mio scoglio.
Portami via con te
con l'acqua nelle scarpe, ma
col sole dentro l'anima
e un pò di tempo in più.
Portami via con te
rubiamo insieme un'isola
voglio dai piedi all'anima
sentirmi ancora mio.
Basta un pò di noia a tagliarti il fiato
quando l'entusiasmo muore appena nato.
Io ti invidio forte nel tuo strano andare
sei come ti vuoi
anche senza vento riesci a navigare.
Domani partirai
ultimo giorno utile
per cominciare a vivere
se vengo via da qui.
Portami via con te,
rubiamo insieme un'isola
voglio dai piedi all'anima
sentirmi ancora mio.

COSÍ TI VORREI

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Eri così così ti vorrei
troppo straniera la tua città
per non sentirti troppo lontana
se ti penso.
La pioggia bagna quello che può
scorre sui vetri poi se ne va
ma quando cade sopra la neve
lascia il segno.
Un sorriso appena a tutto il resto pensi tu
parli la mia lingua dopo un pò ne so di più
e la notte corre e di noia non ce n'è
la mattina dopo respiravo come te.
Eri così così ti vorrei
dai miei pensieri non te ne vai
ti sei aggrappata alla mia pelle
forte forte.
Il vento soffia dal cielo in poi
spaventa vele e marinai
chi sa volare non si sorprende
non si arrende.
Storia già decisa la tua casa e io con te
leggere il futuro nella tazza del caffè.
L'innocenza appesa coi vestiti ed eri viva
è passato un anno e ti sento sempre mia.
Eri così così ti vorrei
e le certezze di un anno fa
restano chiare anche se i giorni
fanno tempo.
Il vento soffia dal cielo in poi
spaventa vele e marinai
chi sa volare non si sorprende
non s'arrende.

SUSANNA E BASTA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Red Canzian - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Io la guardo e poi le chiedo: tornerai?
Susanna appanna il vetro e scrive: aspetta.
Qualche volta già lei fece il nido qui.
Susanna se va via non torna in fretta.
Io non parlo più, è tutto deja vu
Susanna un altro viaggio un'altra attesa
io non sarò mai randagio come lei
Susanna se ne va via non chiede scusa.
Si sente in volo si sente in corsa
semplicemente né per bene né diversa
Susanna e basta cattiva o buona
è una persona.
Lei dipingerà ritratti dentro i bar
sarà una gatta al sole, una straniera
c'è chi la vedrà sorridere tra sé
passando a piedi un posto di frontiera.
Si sente in volo, si sente in corsa
senza biglietto di ritorno nella borsa
se fa del male non lo fa apposta.
Susanna e basta.


NOTE

Susanna era il merlo indiano di Red Canzian.

L'ULTIMA NOTTE DI CACCIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Dodi Battaglia)

Batte il suo tempo sempre esatto
il forte tamburo del petto
cuore di guerra sempre attento
cuore di quercia nel vento.
Luna di maggio brucia il legno
per una donna ed un sogno
biondi capelli stretti fianchi
per una donna dei bianchi.
Occhi di donnola, bocca di fragola
pelle di nuvola, freccia che penetra.
Luna di maggio gialla falce
grido d'amore dell'alce.
Ombre di carri nella sera
fuochi di gente straniera.
Fiamme che ballano, occhi di cenere
resta invisibile, l'attimo giusto verrà.
Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha,
nei suo corpo tiepido la sete del tuo sesso scioglierà
per altre notti ancora il frutto si aprirà
il lupo di frontiera nutrirà.
Stan giocando gli uomini, la bocca all'acquavite e gli occhi a lei
si sentono invincibili non sanno che li guardi e che ci sei.
La luna le sue spalle d'argento vestirà
l'amante del ribelle lei sarà.
Notte di corsa senza fiato
notte di volpe in agguato
batte coraggio nella pelle
fra l'agrifoglio e le stelle
porta la donna tua dentro la terra tua
dentro la gente tua dentro la storia tua.
Fuochi nel campo tutti spenti
mordi l'attesa tra i denti
vengono passi sul sentiero
mordi tra i denti il respiro.
Quella è la donna tua quella è la forza tua
gli uomini pallidi non la vedranno mai più.
Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha
sul tuo corpo d'albero la seta del suo sesso scioglierà.
L'aurora le sue spalle di rosso vestirà
l'amante del ribelle lei sarà.
Ultima luna del tuo viaggio
cuore di puma selvaggio
vengono passi sul sentiero
un lampo di luce uno sparo.
Occhi di donnola, bocca di fragola,
pelle di nuvola, freddo che penetra.
Batte il suo tempo strano e stretto
il forte tamburo del petto
cielo pesante come roccia
l'ultima notte di caccia
luna che scivola dietro una nuvola
fiato di polvere senza capire perché.


NOTE

In origine la musica di questa canzone venne intitolata da Roby Facchinetti "La maggiore voci".
Il primo titolo di questo brano fu "Powha l'indiano".
Viene raccontata la storia di Powah, 20 anni, guerriero della tribù Charavatana (Ontario), innamorato di una ragazza bianca. A narrare la vicenda ai POOH fu un insegnante pellerossa durante la loro visita presso una riserva dell'Ontario nel corso della tournee del 1977.

VIVA

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Il titolo origirario di questo brano era "Aleluia".

Note

Prodotto realizzato e arrangiato da: Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian
CGD

Il disco è stato realizzato presso gli Stone Castle Studios (Carimate, provincia di Como) con Ezio De Rosa come fonico, nei mesi di aprile, maggio, giugno 1979.
Ass. sound engineer: Luca Rossi.
Supporto: nastro magnetico 24 piste.
Mixer Cadac.
La copertina è di Luciano Tallarini, trae ispirazione dallo zodiaco e dai quattro elementi: terra (Roby), aria (Stefano) acqua (Dodi), fuoco (Red). I quattro fasci di luce colorata posti al centro sono i raggi laser usati nei concerti.
Foto di Mauro Balletti realizzata a Milano.
Trannsfer a Londra a cura di Arun Charkraverty.
Il titolo "Viva" è il nome del negozio in zona Mazzini a Bologna dove Dodi Battaglia aveva fatto stampare su delle magliette il logo dei POOH.

Altre edizioni

Viva
Versione in Stereo 8

Edizione su musicassetta della CGD, 30 20162.
Edizione su Stereo8.
1989 = Edizione su musicassetta della Warner Music, 9031-70524-4.
1988 = Edizione su CD della CGD, CDS 6048.
1990 = Edizione su CD della Warner Music, 9031-70524-2.

Fonti bibliografiche

Copertina LP "Viva"
"Pooh Book", CGD East/West
"Quello che non sai", a cura di Francesco Dassisti, Mondadori, 1997
"Pooh 40 - La grande storia - 1966-2006", Sandro Neri, Giunti, 2005
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Viva su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
Link al testo completo.

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