MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - Opera Prima
1973 - LP 33 giri CBS 64592 - Israele

Opera Prima

Lato A
Pensiero
Un caffé da Jennifer
Tutto alle tre
Terra desolata
A un minuto dall'amore

Lato B
Tanta voglia di lei
Che favola sei
Il primo e l'ultimo uomo
Alle nove in centro
Opera prima

PENSIERO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Riccardo Fogli)

Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e vai nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai, che è vero,
che è vero.
Sono un uomo strano ma sincero,
cerca di spiegarlo a lei pensiero,
quella notte giù in città non c'ero
male non le ho fatto mai davvero,
davvero.
Solo lei nell'anima
è rimasta, lo sai,
questo uomo inutile
troppo stanco è ormai.
Solo tu pensiero
puoi fuggire se vuoi,
la sua pelle morbida
accarezzerai .
C'è sulla montagna il suo sentiero,
vola fin lassù da lei pensiero,
dal cuscino ascolta il suo respiro,
porta il suo sorriso qui vicino,
vicino.
Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e va nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai pensiero,
pensiero...


NOTE

Editore: Suvini Zerboni.
Incisa a Milano Recording e mixato presso lo Studio Fonit di Milano nei mesi di maggio-giugno del 1971.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini, E. De Rosa.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 8 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 8 viole, 4 violoncelli, 2 bassi ad arco, 8 fiati.

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- Versione originale

UN CAFFÉ DA JENNIFER

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Un caffè da Jennifer
che sapore avrà
verso il nostro Atlantico
questo treno corre, corre e và.
Nel caffè di Jennifer
mi sedetti un dì
le scogliere ripide
alla mia tristezza avevan detto sì.
Jennifer corre svelta qua e là
non si stanca mai perché
pensa sempre a me.
È la sua vita quel caffè
il suo mondo è tutto là
grigio e magico.
Dolce è la mia Jennifer
mi sorriderà
e l'Oceano Atlantico
sale e miele oltre il muro getterà.
Jennifer corre svelta qua e là
non si stanca mai perché
pensa sempre a me.
È la sua vita quel caffè
il suo mondo è tutto là grigio e magico.
Un caffè da Jennifer troppo
amaro è ormai
dove c'era Jennifer
solo un vecchio muro abbandonato c'è.
Dove c'era Jennifer...
(ripete ad libitum)


NOTE

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TUTTO ALLE TRE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Valerio Negrini)

La tua valigia è li sul pavimento
ricordo il giorno quando l'hai portata
settimo piano quante scale eppure quanto ero contento
mentre scendevo quel mattino per aprirti la mia porta.
Entrasti come arriva un uragano
successe come quando passa il vento
ma io non ti capivo non ho mai capito niente
quel mondo che creavi intorno a me sembrava solo strano.
Ma ieri sera quando son tornato
c'era un silenzio che gelava il cuore
era un deserto un luogo abbandonato
piu niente intorno più nessun rumore
ed inciampai nell'ombra di me stesso
in quella casa c'era tutto a posto
sulla valigia chiusa avevi messo due righe:
«Vengo a prenderla alle tre».
È ancora notte ed io mi son svegliato
è strano risvegliarsi di traverso
in questo letto grande troppo grande grande come un prato
dove mi sento solo come un cane stupido e disperso.
La tua valigia è li sul pavimento
e odio la sua lunga ombra scura
è quasi l'alba nasce dietro le persiane un mondo di cemento
e questo giorno che ora nasce piano piano sì mi fa paura.
E quando un uomo scopre sul suo viso
lacrime calde chiare di bambino
tutto l'orgoglio muore all'improvviso
mi alzo ad un tratto vado a un tavolino
e su quel foglio gocce di sudore
gocce di pianto pochi segni scuri
ogni parola è un grido di dolore
ti chiedo scusa torna a casa amore.


NOTE

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- Versione originale

TERRA DESOLATA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Valerio Negrini)

Volano
sopra di noi
rondini di platino.
Statue che
somigliano a noi
contro il cielo piangono.
E la gente rimasta
ponti senza fiumi passerà
chinando la testa
che un viso ormai più non avrà.
È una terra desolata ed è la mia
e non c'è la forza per andare via.
E la sabbia del silenzio copre ormai
il diamante stanco che è negli occhi miei.
Bruciano
carri d'argento
sopra le piramidi.
Cenere
vola nel vento
chiude gli occhi agli angeli.
E la gente rimasta
in caverne d'ombra resterà
chinando la testa
che le stelle in cielo più non sfiderà.
È una terra desolata ed è la mia
e non c'è la forza per andare via.
E la sabbia del silenzio copre ormai
il diamante stanco che è negli occhi miei.


NOTE

Questo brano è la trasposizione del poema "La terra desolata" di Thomas Stearns Eliot (Saint Louis, 26 settembre 1888 – Londra, 4 gennaio 1965), poeta, drammaturgo e critico letterario statunitense.

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A UN MINUTO DALL'AMORE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Dorme dopo avermi amato
nel buio profumato
lei non mi sente più.
Mi avvicino per guardarla,
la mano vuol sfiorarla
ma non ce la fa più.
È bella questa donna
che ogni notte mi è vicina
è dolce il suo respiro
e la sua pelle ancora amore
chiede già.
Perché non posso amarla
e non so più desiderarla,
perché mi son fermato
ad un minuto dall'amore
non lo so.
A un minuto dall'amore
mi si è gelato il cuore
ma lei non lo saprà.
Se per me non c'è più niente
per lei sono importante
e non mi perderà.
Non è mai stato facile
per me sentirmi grande
e invece lei mi dice
"non c'è al mondo un altro uomo
uguale a te".
E se non posso amarla
e non so più desiderarla,
con l'ultima speranza
sul cammino dell'amore
andrò con lei.
È bella questa donna
che ogni notte mi è vicina,
con l'ultima speranza
sul cammino dell'amore
andrò con lei.


NOTE

Le prime sette note del cantato di questo brano sono un omaggio di Valerio Negrini a Giacomo Puccini e sono tratte da uno dei temi portanti della "Turandot".

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TANTA VOGLIA DI LEI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Mi dispiace di svegliarti
forse un uomo non sarò
ma d'un tratto so che devo lasciarti
fra un minuto me ne andrò.
E non dici una parola
sei più piccola che mai
in silenzio morderai le lenzuola
so che non perdonerai.
Mi dispiace devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà.
Strana amica di una sera
io ringrazierò
la tua pelle sconosciuta e sincera
ma nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
Lei si muove e la sua mano
dolcemente cerca me
e nel sonno sta abbracciando pian piano
il suo uomo che non c'è.
Mi dispiace devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà.
.... nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
Chiudo gli occhi un solo istante
la tua porta è chiusa già
ho capito che cos'era importante
il mio posto è solo là.
(ripete ad libitum)


NOTE

Editore: Melody.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nel gennaio del 1971.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: Nastro magnetico 8 piste / Telefunken.
Mixer: Home Made by R. Cutolo.
Orchestra Sinfonica della RAI di Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco.
Transfer: Milano Recording a cura di Marco Inzadi.

Inizialmente alla musica di questo brano sono stati abbinati vari testi prima di giungere a quello definitivo: "Meno male" e "Tutto il tempo che vorrai" di Valerio Negrini, "La mia croce è lei" di Daniele Pace (autore della CGD). Una volta individuato il testo appropriato, un primo titolo proposto fu "Nel mondo tanta voglia di lei".
Il brano al "Festival Bar" li fece giungere secondi e ricevette il premio come miglior canzone dell'estate.
I gestori dei 30 mila juke-box sparsi in Italia dovettero cambiare per tre volte i dischi di "Tanta voglia di lei" a causa dell'usura.

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- Versione originale
- Versione dal vivo sulla scalinata del Palazzo Dei Papi di Viterbo

CHE FAVOLA SEI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Riccardo Fogli)

Che favola sei
sei nata da un minuto
qui negli occhi miei
ma t'ho riconosciuto.
Tu sei la donna che inventai
tutta per me
la prima volta che sognai
di fare l'amor.
Che favola sei
peccato che hai già un nome
quanto vorrei
chiamarti proprio come
chiamai la donna che inventai
tutta per me
la prima volta che sognai
di fare l'amor.
Che favola sei
mi guardi da un minuto
ecco che tu
m'hai già riconosciuto.
Sei come quella che inventai
tutta per me
la prima volta che sognai
di fare l'amor.


NOTE

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- Versione originale

IL PRIMO E L'ULTIMO UOMO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Valerio Negrini)

Sono davanti a me stesso
e vedo un viso qualunque
e come sempre mi chiedo
come faccia lei quando ritorno a casa
avvilito del mondo
a morire per me.
E quando queste mie dita stanche
di aver bussato a troppe porte chiuse
non ce la fanno nemmeno
ad accarezzarle il viso
le sue labbra di rosa non sono mai stanche.
Son parole bianche come angeli in volo
quando lei mi dice
"Tu sei la vita, il primo e l'ultimo uomo
la casa che amo ogni giorno mi parla, mi parla di te.
Tu sei il primo e l'ultimo uomo...
Tu sei il primo e l'ultimo uomo...
"Sono davanti a me stesso
e vedo un viso qualunque
e all'improvviso mi chiedo
cosa mi succede, cosa sto inventando
nei pensieri miei
mentre muoio per lei.
Da ieri in questa casa
nessuna voce si sente
lei non vorrebbe nemmeno
ritornarci un minuto
le labbra di rosa si sono stancate
di promesse sbagliate
le stesse parole un altro fanno felice
"Tu sei la vita, il primo e l'ultimo uomo
la casa che amo ogni giorno mi parla, mi parla di te.
Tu sei il primo e l'ultimo uomo...
Tu sei il primo e l'ultimo uomo...
Tu sei il primo e l'ultimo uomo...
Tu sei il primo e l'ultimo uomo..."
(ripete ad libitum)


NOTE

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ALLE NOVE IN CENTRO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Riccardo Fogli)

Alle nove in centro ma perché
questa strana voglia di vedermi
questa strana cosa che
ho aspettato tanto tempo.
Alle nove in centro ma perché
sto correndo e mi domando
se davvero è proprio vero che
alle nove in centro vedo te.
Fuori di me un anno fa
dissi " basta non ti voglio più
c'è una vita che mi aspetta
e non sei tu".
La malattia non guarì
c'era l'orgoglio e dopo un po' morì
per il tuo perdono
son venuto fino qui.
Alle nove in centro chi verrà
quella ragazzina che piangendo
se n'è andata un anno fa
o una donna sconosciuta.
Alle nove in centro aspetterò
come tante volte o questa sera
arrivi tu prima di me
sto inventando l'attimo in cui vedo te.
Fuori di me un anno fa
dissi "basta non ti voglio più
c'è una vita che mi aspetta
e non sei tu".
La malattia non guarì
c'era l'orgoglio e dopo un po' morì
per il tuo perdono
son venuto fino qui.
Alle nove in centro sono già
fra i sorrisi della gente cerco
quel sorriso strano che
non poteva esserci e non c'è...
Non c'è, non c'è, non c'è, non c'è....
non poteva esserci e non c'è...
(ripete ad libitum)


NOTE

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- Versione originale

OPERA PRIMA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Riccardo Fogli, Dodi Battaglia, Valerio Negrini, Roby Facchinetti)

(Parlato):
Ho camminato da solo nel grande bosco dei girasoli di pietra e,
in una bolla di luce di luna smarrita, stanotte ho risvegliato te.
Cadono in autunno i girasoli del mio giardino
e una primavera stanca genera nuove pietre soltanto.
Ma oggi, amore mio, ho imparato da te il suono vibrante della mia voce,
ho nella pelle, amore mio, il brivido meraviglioso della mia prima idea.

La mia mente è qua
spezzata in due metà
quello che vorrei
e questa realtà
Questa vita che
mi spegne sempre più
e la fantasia
che cerca di portarmi via.
Mondi senza età
fantasmi di città
voci d'acqua chiara di un milione
di anni fa.
Poi mi guardo e so
che ormai non volerò,
sto cadendo giù
e il vento non mi vuole più.
Dio senza immagine
che invadi l'anima
lasciami un attimo qui
tra pietre lucide
di luna giovane
non ho paura, lo sai.
Questa terra io,
io l'ho sognata già
dai vulcani spenti
della mia città.
E nella foresta
a piedi nudi correrò
e al grande girasole
io so che non mi inchinerò.
Principessa che
dormivi senza età
dalla pietra io
t'ho liberata già.
Libera con te
la mente se ne va
verso il sole che
per lei mai più si spegnerà.
Sono sveglio e c'è
la vita dentro me
e la verità adesso so cos'è.
Ora la mia pagina
più bianca non sarà
è l'amore che
la storia scriverà
con me.


NOTE

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- Versione originale

Note

Produzione: Giancarlo Lucariello
Arrangiamento e direzione: Gianfranco Monaldi
CBS

Fonti bibliografiche

"Pooh Book", CGD East/West
"Quello che non sai", a cura di Francesco Dassisti, Mondadori, 1997
"Pooh 40 - La grande storia - 1966-2006", Sandro Neri, Giunti, 2005
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Opera Prima su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
Link al testo completo.

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