MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - Anthology
14.10.1985 - Box 4 LP CGD 22512

Anthology

Disco 1 - Lato A
Tanta voglia di lei
Per te qualcosa ancora
Pensiero
Nascerò con te
Io e te per altri giorni
Cosa si può dire di te

Disco 1 - Lato B
Infiniti noi
Quando una lei va via
Noi due nel mondo e nell'anima
Se sai, se puoi, se vuoi
E vorrei
The suitcase (Tutto alle tre)

Disco 2 - Lato A
Linda
È bello riaverti
La Gabbia
Pierre
Eleonora mia madre
Ninna Nanna

Disco 2 - Lato B
Dammi solo un minuto
Donna davvero
Mediterraneo
Cara Bellissima
Che ne fai di te
Risveglio

Disco 3 - Lato A
L'ultima notte di caccia
Ci penserò domani
Caro me stesso mio
Giorno per giorno
Notte a sorpresa
Io sono vivo

Disco 3 - Lato B
Pronto, buongiorno è la sveglia
Stagione di vento
Cercami
Sei tua, sei mia
Aria di mezzanotte
Canterò per te

Disco 4 - Lato A
Chi fermerà la musica
Siamo tutti come noi
Canzone per l'inverno
Hurricane
Anni senza fiato

Disco 4 - Lato B
Tropico del nord
Cara sconosciuta
Lascia che sia
Cosa dici di me
Buona Fortuna
Non siamo in pericolo

Picture Disc
Another life
In altre parole

TANTA VOGLIA DI LEI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Mi dispiace di svegliarti
forse un uomo non sarò
ma d'un tratto so che devo lasciarti
fra un minuto me ne andrò.
E non dici una parola
sei più piccola che mai
in silenzio morderai le lenzuola
so che non perdonerai.
Mi dispiace devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà.
Strana amica di una sera
io ringrazierò
la tua pelle sconosciuta e sincera
ma nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
Lei si muove e la sua mano
dolcemente cerca me
e nel sonno sta abbracciando pian piano
il suo uomo che non c'è.
Mi dispiace devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà.
.... nella mente c'è tanta, tanta voglia di lei.
Chiudo gli occhi un solo istante
la tua porta è chiusa già
ho capito che cos'era importante
il mio posto è solo là.
(ripete ad libitum)


NOTE

Arrangiatore: Franco Monaldi.
Incisa presso Milano Recording nel gennaio del 1971.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: Nastro magnetico 8 piste / Telefunken.
Mixer: Home Made by R. Cutolo.
Orchestra Sinfonica della RAI di Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco.
Transfer: Milano Recording a cura di Marco Inzadi.

Inizialmente alla musica di questo brano sono stati abbinati vari testi prima di giungere a quello definitivo: "Meno male" e "Tutto il tempo che vorrai" di Valerio Negrini, "La mia croce è lei" di Daniele Pace (autore della CGD, il suo testo che si rifaceva al brano "My Sweet Lord" di George Harrison del 1970, componente dei Beatles). Una volta individuato il testo appropriato, un primo titolo proposto fu "Nel mondo tanta voglia di lei".
Giancarlo Lucariello stesso decise di far cantare "Tanta voglia di lei" a Dodi Battaglia, allo scopo di evitare che Riccardo Fogli detenesse il monopolio dell'interpretazione dei brani.
Il brano al "Festival Bar" li fece giungere secondi e ricevette il premio come miglior canzone dell'estate.
I gestori dei 30 mila juke-box sparsi in Italia dovettero cambiare per tre volte i dischi di "Tanta voglia di lei" a causa dell'usura.
"Tanta voglia di lei" venne tradotto in inglese con il titolo "I'll close the door behind me", mentre nei paesi di lingua spagnola venne titolato in vari modi: "Debes comprenderme", "El verdarero amor", "Tantos deseos de ella", "Tantos deseos de ti".
Una versione dal titolo "Dos Amantes" entrò a far parte del repertorio di un cantante messicano, mentre un certo El Puma la ripropose in tutta l'America del Sud senza detenerne i diritti; comportamento che il personaggio ripeté negli anni successivi senza mai pagare i diritti d'autore.

PER TE QUALCOSA ANCORA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Casa tua mi piace
sa di calda pace spesa in due
un anno in più sul viso non hai.
Tu di me mi chiedi
sono qui, mi vedi, dimmi tu
mi trovi un po' cambiato? Non so.
Ti ringrazio del pensiero
non credevo che
fosse giusto rivederci
l'hai fatto tu per me
so che lui conosce
bene chi sia io
prima che ritorni
scusa, ma andrò via.
Vedo che i capelli adesso
non li tagli più
in quel modo strano in cui tu
mai sembravi tu
dolce e più serena
è la voce tua
vedo tutto intorno
nuova fantasia.
Te lo ricordi com'eri allora
come non parlavi
fra gli entusiasmi della mia mente
solo mi lasciavi.
Ora ne parli della tua vita
della vostra intesa
in questo mondo che ti appartiene
quanto sei più bella
adesso.
Quanto amore dal tuo sonno
lui svegliò per sé
ciò che sempre inutilmente
io chiedevo a te
sai che cosa scopro
d'improvviso io
non ho mai pensato
di sbagliarmi io.
Prima che vada per la mia strada
dimmi, si, che in fondo
ha avuto un senso nei nuovi giorni
anche un po' il mio mondo.
Fammi pensare che potrei darti
qualche cosa ancora
fammi pensare di aver paura
che lui possa rientrare
adesso...


NOTE

Editore: Tiber.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nel mese di giugno del 1974.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 8 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco, 4 legni.

Questo brano ha visto la sua nascita nella lavanderia/magazzino dell'Hotel Roncobilaccio sull'autostrada del Sole, nell'Appennino Tosco-Emiliano, dove i POOH in quegli anni si ritiravano per lavorare.

PENSIERO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti)

Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e vai nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai, che è vero,
che è vero.
Sono un uomo strano ma sincero,
cerca di spiegarlo a lei pensiero,
quella notte giù in città non c'ero
male non le ho fatto mai davvero,
davvero.
Solo lei nell'anima
è rimasta, lo sai,
questo uomo inutile
troppo stanco è ormai.
Solo tu pensiero
puoi fuggire se vuoi,
la sua pelle morbida
accarezzerai .
C'è sulla montagna il suo sentiero,
vola fin lassù da lei pensiero,
dal cuscino ascolta il suo respiro,
porta il suo sorriso qui vicino,
vicino.
Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e va nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai pensiero,
pensiero...


NOTE

La canzone "Pensiero" è stata tradotta in castigliano con il titolo "Pensamiento".

NASCERO' CON TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Riccardo Fogli)

C'è un respiro in più
stanotte sei tu
io vivevo qui
nel buio così
ma l'acqua buona
mi bagnò col suo respiro
e il primo sogno mi copri.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.
C'è un respiro in più
nell'alba sei tu
sei nata qui
stanotte così
ed ogni giorno
nascerai fra le mie braccia
e come l'acqua mi coprirai.
La prima volta
l'amore proprio qui
in casa mia
senza quasi conoscerti
poi domandarti
chi sei
non lo so
nascerò fra un minuto
con te.


NOTE

Editore: Tiber.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nel mese di aprile del 1972.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 44 elementi.

E' il primo brano inciso da Stefano D'Orazio con i POOH.
In origine Roby Facchinetti pensò questo brano come un pezzo per sole voci.

IO E TE PER ALTRI GIORNI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

A quest'ora sanno già di noi
i problemi cominciano adesso
tutto è fatto ormai.
Tu non sai la forza che mi dai
ma conosco i rimpianti che lasci
tu conosci i miei.
C'è chi si stanca
di un uomo, di una donna
per amore che manca,
per noi o solitudine
o delusi dal tempo;
so bene che per noi non fu cosi.
Lascio una donna che crede solo in me
tu distruggi un uomo che il suo mondo ha dato a te.
Senza rispetto si parlerà di noi
tutto questo io lo accetto
non si vive un'altra volta.
Questo per l'orgoglio mio di averti
basta, non potranno mai fermarmi
dimmi chi è cosi per te
chi può ridarci gli anni persi.
Questo fino all'ultimo dei giorni
niente del passato può sfiorarci
niente ci offenderà
nessuno al mondo si permetterà
appartiene a noi la nostra vita.
Cena all'alba, soli tu ed io,
ciò che resta da fare domani
devo farlo io.
Si risveglia in fretta la città
nei tuoi occhi un po' stanchi ritorna
la tua giusta età.
Questa è la cosa più importante
vieni voglio uscire dalla gente
basta star nascosti qui
non ha più senso fare così
incomincia qui la nostra vita.


NOTE

Editore: Mascheroni.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nei mesi di aprile - maggio 1973.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco, 12 fiati.

Si tratta del primo brano che Red Canzian ha registrato con i POOH.

COSA SI PUO' DIRE DI TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Cosa si può
dire di te:
volevi, non volevi, chi lo sa?
Cosa si può
dire di me:
volevo ma aspettavo e...
quando l'età si svegliò
e bastava chiudere gli occhi,
fermai la mia mano.
Per essere uomo, io
volevo averti
nella stagione dei fiori aperti;
la prima notte dei sogni,
come un uomo antico, sognavo per noi
ma il sorriso sul tuo viso non tornò!
Cosa si può
dire di lui:
sapeva, non sapeva,
forse si.
Lui non parlava,
lui ti guardava:
fu un momento e...
quando l'età si calmò,
non trovasti molti sorrisi
nell'erba, o sul letto disfatto, o dove fu.
Cos'hai pensato
e, più di tutto, questo ti chiedo:
ora che sei una donna,
fu davvero tutto sbagliato
fra noi
ciò che è stato?
Ero proprio inutile?


NOTE

Editore: Melody (per l'Italia) / Suvini Zerboni (per l'estero).
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nei mesi di aprile-maggio del 1972.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 44 elementi.

INFINITI NOI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Che ti serve ormai
tormentarti per capire il mondo
farti soffiare dentro da ogni vento
niente c'è che valga il tuo sgomento.
Guarda invece noi
piangi per l'amore se si perde
odiami se sei messa da parte
grida se l'amore grida forte.
Perché noi qui, infiniti noi
siamo il tempo innocente
che nasce dal silenzio del mondo
intorno a noi.
Chi ti ascolta mai
dolce e disperata tra la gente
dove le tue mani son respinte
ciò che non è tuo non vale niente.
Perché noi qui, infiniti noi
siamo il tempo innocente
che nasce dal silenzio del mondo
intorno a noi.
Io ti ascolterò
voce di stupito sentimento
io sarò il tuo tempo in un momento
con l'orgoglio di dormirti accanto.
Guarda ancora noi
piangi per l'amore se si perde
odiami se sei messa da parte
grida se l'amore grida forte.
(ripete ad libitum)


NOTE

Editore: Mascheroni.
Arrangiatore: Franco MOnaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa preso Milano Recording nei mesi di aprile - maggio del 1973.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 bassi ad arco.

In questo brano vennero utilizzati cori a bocca chiusa a cui parteciparono i componenti dell'orchestra.

QUANDO UNA LEI VA VIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Riccardo Fogli)

Tu
questa sera stranamente su,
eccitata più che mai,
vuoi giocare con la verità
ma si gioca addosso a me;
ti confesso ciò che sai
è acqua antica e tu che fai,
ti alzi in piedi e te ne vai, così.
E pensa questo, amore mio,
questa serata l'ho voluta io,
questa allegria che mancava un po'
nelle sere in casa tra di noi.
La cosa che ti avrei detto poi
è che stasera, più che mai,
sentivo quanto eri grande tu
e quanto il resto non contasse più.
Io
so che a casa non ti troverò,
so persino dove sei
ma se aspetti che ti cerchi io
puoi morire insieme a lui;
mi hai soffiato in faccia addio
ma la notte è breve e poi
con dolcezza troverai, vedrai!
E pensa questo, amore mio,
questa serata l'ho voluta io
questa allegria che mancava un po'
nelle sere in casa tra di noi.
La cosa che ti avrei detto poi
è che stasera, più che mai,
sentivo quanto eri grande tu
e quanto il resto non contasse più.

NOI DUE NEL MONDO E NELL'ANIMA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

E io dovrei comprendere
se tu da un po' non mi vuoi
non avrei mai capito te
ma da capire cosa c'è.
Dovrei tornare a casa e poi
se il fiato ce la fa
parlarti del mio mondo
fuori dei miei pensieri
poi scoprire che vuoi dormire
che non mi senti più.
E io dovrei ma spiegami
contro di me che cos'hai
come se io non fossi io
mi dici che te ne vai.
Son quello che respira piano
per non svegliare te
che nel silenzio
fu felice di aspettare
che il tuo gioco diventasse amore
che una donna diventassi tu.
Noi due nel mondo e nell'anima
la veritá siamo noi
basta cosi e guardami
chi sono io tu lo sai.
Noi due nel mondo e nell'anima
e io dovrei comprendere
la verità siamo noi...
Noi due nel mondo e nell'anima
e io dovrei comprendere
la verità siamo noi...
Noi due nel mondo e nell'anima
la verità siamo noi...


NOTE

Editore: EMI Songs.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Inciso presso Milano Recording nei mesi di aprile-maggio 1972.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.Ass.
Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 44 elementi.

Fu il primo brano italiano inciso con l'utilizzo del sintetizzatore Mini-Moog.
I Pooh ne realizzarono una versione in spagnolo intitoltata "Tu y yo en el mas alla".

SE SAI, SE PUOI, SE VUOI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Tu m'hai chiesto tempo e troppo tempo ti lasciai
voglio andare in fondo e il fondo è già toccato ormai
lento ed invadente il tuo silenzio avvolge me
rende amara l'aria che respiro insieme a te.
Soli
quel giorno che tremavi
in quella stanza si
fu quanto gridai
per dirti di noi
dicevi a me:
" non ho più niente ".
Era
per darti un pò d'aiuto
ed ero come te
ricordo l'idea
fu chiara fu tua
chiedesti a me:
" facciamo un viaggio ".
" Presto l'acqua non più confine avrà "
dicevo: " guarda il mare scenderemo
verso le terre antiche del sud ".
" La gente negli occhi più grandi senza età
e nell'istinto avrà colori audaci
e nuove intense voci per te ".
Poi quell'osservarmi
che non ricordai
prima nei tuoi occhi
di aver visto mai
quasi fosse strano
ciò che avvenne poi
cosa abbiamo fatto
ci chiedemmo noi.
Se sai, se puoi, se vuoi
domanda o spiegami
cos'è che ancora fa
violenza a noi.
Capisci il senso o no
la voce il viso tuo
da riconoscere
rivoglio a me.
Se sai, se puoi, se vuoi
la strana nostalgia
che può distruggerci
si disperderà.


NOTE

Editore: EMI Songs.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nel mese di gennaio del 1974.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 44 elementi.

In questo brano per la prima volta Stefano D'Orazio utilizzò i timpani sinfonici.
Per questo brano Valerio Negrini scrisse tre testi: il primo raccontava la storia d'amore di una ragazza cieca che, recuperata la vista, lasciava il suo uomo; nel secondo una ragazza tassista sull'isola di Mann immaginava un'avventura romantica con un turista.

E VORREI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Siamo già sulla porta
un breve addio nel giardino
e lo so io quel che sento
ma non potrei provarci più
l'ho detto già discorso chiuso da parte mia.
E vorrei trascinarti
nel buio là come sempre
dove lo sai tante volte
abbandonai la rabbia mia
ma cara mia stasera questo non si farà.
Pensa che adesso vorrei far l'amore
qui una volta, due volte, poi dirti
no non ci riesco a lasciarti e vorrei
vorrei che a sbagliare di più fossi stato io
sempre io.
È cosi, inutilmente
illuderei nuovamente la mente mia
come sempre, meglio per me
salvarmi qui, adesso che riesco a guardarti come sei.
Non ti dirò che vorrei
e Dio sa se è vero che ancora
vorrei far l'amore
qui una volta, due volte stasera
no, mi conosco e lo so
ciò che infine poi io vorrei.
(ripete ad libitum)


NOTE

Editore: A.B.R.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Giancarlo Lucariello.
Incisa presso Milano Recording nel mese di giugno del 1974.
Sound Engineer: Guglielmo Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 16 piste.
Mixer Telefunken.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 8 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco, 4 legni.

THE SUITCASE (TUTTO ALLE TRE)

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Valerio Negrini)

I see your suitcase standing near the doorway
the same one that you had the night you came here
and i remember how i ran down seven flights of stairs to take it
and how i chuckled like a child
so happy that you could make it.
With you around my life became exciting
and every day was like a new adventure
all the things i did before, much more when we were together
i even let myself believe that this could last forever.
But when i opened up the door this evening
i had a premonition of a disaster
there was a silence in the whole apartment
it shook my hands and made my heart beat faster.
I called your name but only heard my echo
and then I saw the note beside the suitcase
a single scribbled line i read in sorrow:
"I'm leaving. I'll pick the suitcase up tomorrow".
tried to sleep but realized it's hopeless
my mind is filled with questions i can't answer.
Did I make you go away? Was loving too much my undoing?
Was it restlessness in you a wonder lust you kept pursuing?
It's almost dawn, the streets are gray and lonely
our world outside is waiting for the sunlight
but the memory of you that lingers in the room like madness
all it promises is a day that's darkened by despair and sadness.
An hour to go I know before you get here
to make you think that I don't mind you're leaving
to even leave your bag outside the doorway
but if i do who will i be deceiving
i know i have to stay around to see you
what good is bright if I must live without you
if I must beg, i'll even beg to keep you.
Please don't go, I love you so, I need you.
Please don't go, I love you so, I need you.
Please don't go, I love you so, I need you.


NOTE

Editore: EMI Songs.
Incisa presso Milano Recording e mixato a New York nei mesi di giugno-novembre 1971.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini, Alan Reed.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: nastro magnetico 8 piste.
Mixer Telefunken / Harrison.
Orchestra Sinfonica della RAI Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco.

Si tratta della versione in lingua inglese del brano "Tutto alle tre", realizzata per essere inserita nella compilation "Best Of The World 1971" della CBS. Venne scelto tale brano perché interpretato da Valerio Negrini, impeccabile nella sua pronuncia dell'inglese.

LINDA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Linda acqua di sorgente
Linda calda ed innocente
ho una donna in mente e non sei tu
Linda sole dentro gli occhi
Linda prima che ti tocchi
prima che succeda tutto ascolta.
Linda ho un dubbio in mente io
chi è che non ne ha
però
fa che non possa io
rubarti la tua prima volta
pensando a un'altra.
Dimmi, se mai potrei guardarti
all'alba quando tu qui
distesa accanto a me
mi chiederesti all'improvviso
cos'ho deciso.
Linda stella sorridente
Linda io non ho che niente
prima che succeda questo a noi
Linda fa che il sogno non ci prenda
che il mattino non sorprenda il mio silenzio
addosso a te.
Dimmi che cos'avresti dentro
uscendo poi di qui tu
che cos'avresti in più
un gesto consumato a caso
e un discorso chiuso.
Linda stemma sorridente
Linda io non ho che niente
prima che succeda questo a noi
Linda fa che il sogno non ci prenda
che il mattino non sorprenda il mio silenzio
addosso a te.
(ripete ad libitum)


NOTE

Questo brano attendeva nel cassetto da ben due anni perché bocciato da Lucariello. Era dedicato a Linda Larsen, una modella di nazionalità americana che aveva partecipato alle riprese dello special "Un po' del nostro tempo migliore".
Il singolo debuttò in televisione sul palco del "Festivalbar".
Il brano fece riscuotere molto successo a Miguel Bosé che propose una sua cover in Spagna e in America del Sud, sempre intitolata "Linda".

E' BELLO RIAVERTI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Tu non lo sai come si sta
nell'infinita attesa
dietro una porta chiusa
tra oggetti che guardano te.
Ci dormi su ci bevi su
vivi così per dire
e non ne sai uscire
ma andare via come si fa.
Qui non c'era molto senza te
io ho fatto del mio meglio ma
ci si può smarrire
tra le cose care
inventate in due.
Quando vorrai si spiegherà
che avvenne quella sera
non l'ho capito ancora
ma è bello sai riaverti qui.
Qui nel petto e nella mente mia
c'era amore e non è andato via
e lo puoi sentire
dentro me tremare.
Qui ti prego non giochiamo più
qui con gli occhi e nuove stelle tu
porti luce ancora
dove più non c'era.


NOTE

Questa versione è diversa per durata e tipo di arrangiamento rispetto a quella pubblicata sul 45 giri "Ninna nanna / È Bello Riaverti".

LA GABBIA

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Link a video su YouTube:
- Regia e scenografia di Raffaele Andreassi presso i Teatri Dear per la trasmissione "Odeon" RAI Due sul Tema del Sole. Anno 1979.

PIERRE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Penso a te
nei tempi della scuola con noi
sottile pallido e un po' perso
tu già da noi cosi diverso
triste.
Penso a te
ricordo, si rideva tra noi
di quel tuo sguardo di bambina
di quella tua dolcezza strana
triste. Pierre ti ho rivisto questa sera e tu
tu abbassi gli occhi
ti nascondi e poi
te ne vai.
Scusami se ti ho riconosciuto però
sotto il trucco gli occhi sono i tuoi
non ti arrendi a un corpo che non vuoi
senti ....
Pierre sono grande ed ho capito sai
io ti rispetto
resta quel che sei
tu che puoi.


NOTE

Il nome Pierre venne scelto per un'esigenza metrica.

ELEONORA MIA MADRE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti)

Tra le cose vecchie quel vestito
lungo dei vent'anni tuoi
come allora bello coi merletti
non più bianchi per l'età.
Donna tu mia madre scopro per la prima volta
io a spiarti dalla porta tra le vecchie cose tue.
L'emozione cade nei pensieri
della stanca tua realtà
chiaro quel ricordo si fa strada
tra la fantasia e l'età.
Sul tuo viso stanco un sorriso spento
è quel che resta di una vita mai vissuta sempre attesa troppo ormai.
La tua antica delusione
tra le prime rughe appare già
sciogli i tuoi capelli lunghi, come mai
cosi bella non ti ho vista mai?
Eri già mia madre troppo presto
e solo per fatalità,
con nemmeno il tempo che ci vuole
ad imparare a far l'amore.
Donna mai ma senza mai rimpianti,
la rinuncia del tuo tempo, la tua unica ragione sempre io.
Come posso adesso risvegliarti dal dolore dei ricordi,
dalla nostalgia dei giorni persi ormai.


NOTE

E' il primo brano che vede Stefano D'Orazio come autore.

NINNA NANNA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Apro gli occhi e osservo lei
lieve sonno e vita che
si libera nell'anima.
Taci e guarda mente mia
voglio amore e amore sia
nel sonno suo
lieve e silenziosa canta in lei
la preghiera limpida
abbracciami proteggimi.
Risvegliarla io potrei
dare voce a tanta poesia
ma è tardi e lei sogna già.


NOTE

In origine la canzone era parte di un brano strumentale più lungo che veniva proposto durante i concerti.

DAMMI SOLO UN MINUTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Lo so
so tutto non parlare più
lo so che forse è meglio
ma crederci non voglio
non c'ero preparato
ci vuole fiato a dirti.
Addio
c'è fumo e odore caldo qui
di dolci e di caffè
ognuno pensa a sé
è il giorno più normale
ma io sto male, male.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
è stato un bel tempo il mio tempo
con te.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
noi tranquilli e lontani
oguno per sé
piangeremo domani
ma che coraggio che hai
come fai?
E poi
guardo in fondo cosa sei
un fuoco presto spento
se tira un po' di vento
un gioco senza impegno
ma lasci il segno tu.
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
svegliati svegliami dai
come fai?
Ma è vero che sta tremando il tuo respiro
ma sì che è proprio vero.
Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo
dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando.
(Ad libitum)


NOTE

Per questo brano vennero provati 9 testi diversi, per poi scegliere come definitivo il primo scritto da Valerio Negrini.

DONNA DAVVERO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti Voce: Dodi Battaglia)

Così
niente più parole
tu m'hai detto sì
ma non farmi male
sei lì
fiore da raccogliere
bambina che non vuol più giocare.
Sei tu
che in un gesto solo
hai voluto me
fra il tuo corpo e il cielo
l'età
infinita e fragile
da un attimo si è lanciata in volo.
E tu e tu mi riconosci già
in un sogno fatto mille volte ormai.
Donna davvero
senza respiro
senza innocenza hai vinto tu.
E se
anche troppo presto
ti risveglierai
fra l'amore e il resto
potrai
anche alzarti e andare via
la parte mia era solo questa.
E poi se poi mi riconoscerai
in un certo sguardo a me sorriderai.
Donna davvero
senza respiro
senza innocenza hai vinto tu.
Donna davvero
senza respiro
senza innocenza hai vinto tu.


NOTE

Questo brano venne proposto in lingua spagnola con il titolo "Mujer entera".

MEDITERRANEO

(Musica: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Brano strumentale.

CARA BELLISSIMA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Ho venduto al mondo
le mie belle idee
ed ho fatto bene
come vedi mi conviene.
Per due frasi giuste
dentro una poesia
ti concedi tutta
con amore, quale amore?
Cara bellissima e ancora di più
cos'altro dire di te potrei
comunque tu sia
ti meriti un'altra poesia.
Cara bellissima e ancora di più
cos'altro fare per te potrei
spiegarti dovrei
che neanche i miei sguardi sono miei.
Quando cambia il vento
so cambiare anch'io
poi mi siedo e invento
tanto amore lo so fare.
Cara bellissima e ancora di più
guarda è lo stesso anche adesso qui
per breve che sia
è bello che tu sia stata mia.
Cara bellissima e ancora di più
cos'altro dirti di me potrei
chiunque tu sia
non voglio vederti andare via.

CHE NE FAI DI TE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti)

Freddo non fa
ma da te
forse nevica di già.
La tua città
troppo al nord
non t'aiuta a ricordare.
Qui invece resta
tutto al posto suo
solo il tempo passa
ed ho ancora addosso
il calore
delle sere
quando c'eri tu.
E mi resta il segno
troppo in fondo
di un amore
speso per metà.
Michelle, Michelle.
Bene non va
però va
manca un po' di fantasia.
La notte poi
su di te
mi si affollano le idee.
Che ne fai dei giorni
che ne fai di te
dimmi quando torni
qui la voglia resta
non mi basto
sei lontana
mille notti fa.
E fa notte presto
e il tempo è troppo
per pensare
a non pensare a te.
Michelle, Michelle...

RISVEGLIO

(Musica: Roby Facchinetti)

Brano strumentale.


NOTE

Per la realizzazione di questo brano venne utilizzata per la prima volta la steel guitar.

Link a video su YouTube:
- Regia e scenografia di Raffaele Andreassi presso i Teatri Dear per la trasmissione "Odeon" RAI Due sul Tema del Sole. Anno 1979.

L'ULTIMA NOTTE DI CACCIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Dodi Battaglia)

Batte il suo tempo sempre esatto
il forte tamburo del petto
cuore di guerra sempre attento
cuore di quercia nel vento.
Luna di maggio brucia il legno
per una donna ed un sogno
biondi capelli stretti fianchi
per una donna dei bianchi.
Occhi di donnola, bocca di fragola
pelle di nuvola, freccia che penetra.
Luna di maggio gialla falce
grido d'amore dell'alce.
Ombre di carri nella sera
fuochi di gente straniera.
Fiamme che ballano, occhi di cenere
resta invisibile, l'attimo giusto verrà.
Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha,
nei suo corpo tiepido la sete del tuo sesso scioglierà
per altre notti ancora il frutto si aprirà
il lupo di frontiera nutrirà.
Stan giocando gli uomini, la bocca all'acquavite e gli occhi a lei
si sentono invincibili non sanno che li guardi e che ci sei.
La luna le sue spalle d'argento vestirà
l'amante del ribelle lei sarà.
Notte di corsa senza fiato
notte di volpe in agguato
batte coraggio nella pelle
fra l'agrifoglio e le stelle
porta la donna tua dentro la terra tua
dentro la gente tua dentro la storia tua.
Fuochi nel campo tutti spenti
mordi l'attesa tra i denti
vengono passi sul sentiero
mordi tra i denti il respiro.
Quella è la donna tua quella è la forza tua
gli uomini pallidi non la vedranno mai più.
Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha
sul tuo corpo d'albero la seta del suo sesso scioglierà.
L'aurora le sue spalle di rosso vestirà
l'amante del ribelle lei sarà.
Ultima luna del tuo viaggio
cuore di puma selvaggio
vengono passi sul sentiero
un lampo di luce uno sparo.
Occhi di donnola, bocca di fragola,
pelle di nuvola, freddo che penetra.
Batte il suo tempo strano e stretto
il forte tamburo del petto
cielo pesante come roccia
l'ultima notte di caccia
luna che scivola dietro una nuvola
fiato di polvere senza capire perché.


NOTE

In origine la musica di questa canzone venne intitolata da Roby Faccinetti "La maggiore voci".
Il primo titolo di questo brano fu "Powha l'indiano".
Viene raccontata la storia di Powah, 20 anni, guerriero della tribù Charavatana (Ontario), innamorato di una ragazza bianca. A narrare la vicenda ai POOH fu un insegnante pellerossa durante la loro visita presso una riserva dell'Ontario nel corso della tournee del 1977.

CI PENSERO' DOMANI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Lei entrò, sulle scale qualcuno guardo
i suoi strani vestiti
appoggiò le spalle alla porta dicendo:
con lui ci siamo lasciati
osservai due occhi segnati
e il viso bagnato dalla pioggia
non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so.
La guardai,
ed ebbi un momento di pena,
perché sembrava smarrita,
io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cosí,
ma è proprio finita disse poi
ritrovando un sorriso a stento:
comunque l'ho voluta lo sai,
le strade per farmi del male non le sbaglio mai.
Poi mi raccontò la storia che io sapevo già
dall'ultima volta si sentiva
che era più sola, più cattiva.
Si calmò, guardandosi intorno
e parlammo di me, bevendo più volte
si sdraiò in mezzo ai cuscini e mi disse:
con te ero io la più forte
disse poi inseguendo un pensiero:
è vero, con te io stavo bene
e se io fossi una donna che torna
è qui che tornerei.
Poi cenammo qui, le chiesi:
domani cosa fai
la pioggia batteva sui balconi
rispose: ci penserò domani!
Mi svegliai la mattina
e sentii la sua voce di là:
parlava in inglese la guardai:
aveva il telefono in mano e il caffè
e non mi sorprese accettai il breve sorriso
e il viso di una che non resta.
Se puoi, mi disse, se puoi,
non cambiare mai da come sei!
Poi se ne andò via nel modo che io sapevo già,
passava un tassi, lo prese al volo
abbi cura di te, pensai da solo.

CARO ME STESSO MIO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Tutto mi sembra imperfetto, contatto non c'è.
Faccio una doccia, la faccia allo specchio com'è?
Non mi somiglio più, davvero,
caro me stesso mio:
cosa è successo? Adesso ci penso io.
Telefoniamo a una certa persona che sai
e recitiamo la scena che ho fretta di lei:
tempo mezz'ora e, di corsa,
nostra signora è qui;
gli altri problemi vanno a domani.
Voglio tempo io, voglio aria,
qui ce l'hanno con me,
ma io sto attento; e a difendermi come posso
ci so fare da Dio,
caro me stesso mio.
Scatta un riflesso, il mio sguardo si sveglia di già,
come un diamante che spacca lo specchio a metà.
E ci vediamo già più chiaro,
caro me stesso mio:
tutti i problemi vanno a domani.
Voglio tempo io, voglio aria,
qui ce l'hanno con me,
ma io sto attento; e a difendermi come posso
ci so fare da Dio,
caro me stesso mio.
E a difendermi come posso
ci so fare da Dio,
caro me stesso mio.


NOTE

Il tamburello è stato suonato da Franz Di Cioccio della Premiata Forneria Marconi.

GIORNO PER GIORNO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Red Canzian)

Giorno per giorno
ho imparato ad avere pazienza
sulla mia coscienza è cresciuta già l'erba
e ogni giorno mi sveglio che tutto va meglio.
Giorno per giorno
seguo il vento aspettando la sera
e non faccio paura e non faccio domande
in poche parole, sono un uomo normale.
Giorno per giorno
ho imparato la vita a memoria
come un libro di storia dei tempi di scuola
e di mio non ci lascio una sola parola.
Giorno per giorno
ho imparato il mio bene e il mio male
un minuto di sole mi basta a scaldarmi
con quale diritto tu vieni a svegliarmi.
Passo per passo,
riaprendo finestre già chiuse
precipiti dentro di me
che cosa ti aspetti;
questo io dico sapendo che stavo cadendo
e che l'ultima spiaggia del mondo che valga la pena
sei tu.
Giorno per giorno
stai riuscendo a toccarmi nel cuore
a toccarmi nel corpo e ad avere risposta
inventiamo altre ore se il tempo non basta.
Giorno per giorno
sto imparando a combattere ancora
a puntare i miei occhi negli occhi del mondo
a esser dentro le cose che stanno cambiando.
Giorno per giorno
ogni prossimo giorno.

NOTTE A SORPRESA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Prendo la strada del centro
stasera non rientro da te ormai
lingua di menta fra i denti
pensieri distanti da te ormai.
È dissetante gustarsi la gente
tranquillamente così.
Respirerò tutta l'aria che c'è
notte a sorpresa lontano da casa
mi prende e mi dà questa grande città:
come una donna mi tenta
e diventa qua e là
malinconia
poesia e fantasia.
Piazza spazzata dal vento
io sono contento di me perché
vivo mi basto mi spendo
nel mondo anche senza di te ormai.
Luna sorride fra nuvole rade
traccia le strade per me.
Respirerò tutta l'aria che c'è
notte a sorpresa lontano da casa
mi prende e mi dà questa grande città:
come una donna mi tenta
e diventa qua e là
malinconia
poesia e fantasia.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Nuova Fonit Cetra / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Incisa a: Stone Castle Studios, Carimate (CO).
Sound Engineer: Ezio De Rosa.
Ass. Sound Engineer: Luca Rossi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Cadac.
Transfer a Londra a cura di Arun Charkraverty.

Per i cori fu usato il vocal exciter Aphex, in grado di esaltare le frequenze alte delle voci.
Questo brano è stato utilizzato come sigla per la trasmissione "Domenica In" della RAI edizione 1979/1980 ed il videoclip venne girato ad Anzio, in un magazzino per lo stoccaggio del pesce.

IO SONO VIVO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Quando il vento della notte,
lascia il posto all'aria chiara,
molto mondo dorme ancora,
io sono vivo.
Quando il sole del mattino,
fruga i tetti piano piano,
pettinando la città,
io sono vivo.
Quando al buio ci si vede,
quando la mia donna ride,
quando la mia donna gode,
io sono vivo.
L'inverno va nei pesci a primavera
il mio segno e un corpo che respira.
Io correrò
mi trasformerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me
con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
Navigherò, mi trascinerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò
stammi vicino volando con me, cadendo con me
nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
Quando il sole si distende,
prepotente sulla strada,
la mia mente è forte e nuda,
io sono vivo.
Quando un passo di violenza,
lacera a metà un sorriso,
non nascondo il viso mio,
io sono vivo.
Quando tra dolcezza e voglia
ogni cosa ti assomiglia
il mio sangue si risveglia,
io sono vivo.
L'inverno va nei pesci a primavera
il mio segno e un corpo che respira.
Io correrò,
mi trasformerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me
con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
Navigherò, mi trascinerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò,
stammi vicino volando con me, cadendo con me,
nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me.

PRONTO, BUONGIORNO E' LA SVEGLIA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Pronto buongiorno è la sveglia
ma di muoversi manca la voglia
colazione per modo di dire
tutto in fretta bisogna partire
ci aspetta già un'altra città.
L'auto ci attende pulita
e la conta decide chi guida
voglio stare seduto davanti
che i chilometri oggi son tanti
facciamo il pieno e poi via.
Mangia la strada il motore
e la radio riempie le ore
uno legge, uno dorme, uno fuma
ed intanto s'è fatta già l'una
fermiamoci c'è l'autogrill.
Pranzo speciale alla lista
e un autografo per il barista
ventimila compresa la frutta
un minuto per il caffè
si parte.
Sull'autostrada del Sole
come sempre finisce che piove
vai più piano che c'è la stradale
se ci ferma facciamo qui
Natale.
Io questi qui li conosco
al casello ci chiedono un disco
dove siete stasera a suonare
se non pago vi vengo a sentire
ma siete più belli in T.V.
Eccoci quasi arrivati
ci guardiamo sui muri incollati
e sbagliamo la strada e chiediamo
e poi regolarmente ci perdiamo.
Gente davanti al teatro
sarà meglio passare da dietro
preoccupato qualcuno ci aspetta.
Si comincia fra poco
fate in fretta.


NOTE

Sulla base di questo brano Stefano D'Orazio realizzò un videoclip registrato a Toronto, in Canada, non portato a termine a causa dell'esaurimento dei fondi a disposizione.
Durante l'"Italian Tour 1979" quando veniva eseguito questo brano i POOH condividevano la scena con il tecnico di palco Pasquale Di Lauro che, vestito con un frac bianco ed il cilindro, accompagnava il brano percuotendo con le bacchette una tavoletta di legno, strumento battezzato da Stefano D'Orazio "Trikke ballack".

STAGIONE DI VENTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Tempo per un caffé,
piove addosso che maggio è?
In viaggio per la città
paesaggio di faccia al bar.
È peggio per chi sta solo,
ho il vantaggio che aspetto lei.
E rido per fatti miei,
sono spiccioli di poesia.
Passano i passi miei
su biglietti buttati via.
La mia mente è un congegno a tempo
se io sogno mi sveglierà.
Finalmente sta per tornarmi lei,
pagherei la cena al mondo,
ma la gente sta negli ombrelli e va,
si confonde col tramonto.
È stagione di vento
e adesso direi che è tempo di lei,
ma se passa il momento
persona che va un'altra verrà:
è questione di tempo.
Sbocciano qua e là
conigliette di piano bar.
Spuntano dai tassi,
eccitante aspettare qui.
La mia mente è un congegno a tempo
se io sogno mi sveglierà.
Finalmente sto aspettando lei
con lo sguardo attento al mondo.
Non mi chiuderò, non mi spegnerò
al ritardo di un momento.
È stagione di vento
e forse direi che è tempo di me,
quando passa il momento
persona che va, un'altra verrà.
È questione di tempo.

CERCAMI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Cercami io sono nel mondo degli uomini
cercami nei mari che non traversammo mai.
Nel vento del primo mattino.
Cercami nel sole che scoppia di rondini.
Sul fiume che porta lontano.
Cercami nel mondo che vive più in là di noi.
Vorrei farti un ritratto e stamparlo gigante
e la tua fantasia raccontarla alla gente
ma è nascosto agli sguardi questo amore perfetto
quattro muri e un letto.
Non diventa più amore ma sopravvivenza
del tuo dolce silenzio non so fare senza
ma facciamo qualcosa: si può anche morire
stando qui a sognare.
Cercami io sono nel mondo degli uomini
cercami nei mari che non traversammo mai.
Nel sonno dell'erba di sera.
Cercami nei fuochi d'estate sugli argini.
Ai margini della pianura
Cercami negli altri che piangono e ridono.
Io ti voglio incontrare sulle strade del mondo
voglio fare un respiro e riempirmi di vento
ci dobbiamo svegliare e guardare di fuori
noi non siamo soli.
Cercami negli uomini in mare che sognano
Un pesce gigante e un'amante.
Cercami nell'alba fra il cielo e le fabbriche.
Nel traffico senza parole.
Cercami nei mari che non traversammo mai.
E dopo parliamo di noi.
Cercami io sono nel mondo degli uomini.
Na, na, na, na.


NOTE

In questo brano venne usato per la prima volta il sintetizzatore Oberheim.
Sulla base di questo brano Stefano D'Orazio realizzò un videoclip registrato nelle strade di Toronto, in Canada.

SEI TUA, SEI MIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Ah, ah, ah, ah...
Noi siamo qui, evidenza e fantasia
un respiro diverso nel mondo.
Fiori d'aria siamo noi, due satelliti d'argento
due falchi protesi nel vento
canterò, graffierò, ruberò, mi venderò
per scaldare, salvare qualcosa che vale
per te per me.
Di fuoco, terra e d'aria siamo noi
non puoi fermare questa forza che vola
già da sola.
Sei tua, sei mia:
accettati, proteggiti, sei tua, sei mia,
bastardo od innocente che sia
questo amore.
Ah, ah, ah, ah...
Noi siamo qui cancellati ed infiniti,
soffiati lontani dal mondo
quando adesso arriverà
scivolando addosso a noi
il bisogno di uscire dal sogno
canterò, graffierò, ruberò, mi venderò
per scaldare, salvare qualcosa che vale
per te per me.
Di fuoco, terra e d'aria siamo noi
non puoi fermare questa forza che vola
già da sola.
Sei tua, sei mia:
accettati,proteggiti, sei tua, sei mia,
bastardo od innocente che sia
questo amore.

ARIA DI MEZZANOTTE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti, Red Canzian - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Era cresciuta in fretta
più di qualche stagione fa.
Sognava a testa bassa
tra i respiri della città.
Vorrei, vorrei, chissà cosa mai vorrei.
Pregava spegnendo la luce.
Lui era nato al porto
ma non era partito mai.
Sempre col fiato corto
rimandava il domani a poi.
Di lei, di lei, diceva non morirei,
ma poi non ci dormiva la notte.
Notte improvvisa, domenica spesa
tra novità.
Ridono insieme s'è arresa l'attesa,
sarà chissà.
Ed eccoli qui giocando a sognare
a dirsi promesse, a darsi parole,
a farsi l'amore.
Aria di mezzanotte
fra un minuto è già lunedì
l'alba ha le scarpe rotte
ma tra poco sarà già qui.
Vedrai, vedrai, accendono la città
e spengono insieme la notte.
Notte che passa, ma resta la festa
finché sarà
forse per gioco; per sempre per poco
sarà chissà.
E restano qui a darsi parole
le barche alla corda aspettano il sole,
e un giorno migliore.
E restano qui a darsi parole
le barche alla corda aspettano il sole,
e un giorno migliore.

CANTERO' PER TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Stella di giorno, frutto d'inverno
io canterò per te
se ti senti un aliante che cade
strade d'aria avrai da me.
Segretamente sopra la gente
io canterò per te
per fermarti nel viso il sorriso
che ora c'è.
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te.
Tu sei la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia.
Tu sei, fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.
Viola di marte, sempre più forte
io canterò per te
come onda che viaggia alla spiaggia
le mie braccia avrai da me.
Con i tuoi occhi quasi mi tocchi
io canterò per te
per averti domani nel mondo
via con me.
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te.
Tu sei la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia.
Tu sei, fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.
Non si può sbagliare sei
l'altra parte del sole
sono pronto a farmi male con te
e via dalla gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Più in Alto.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa: Stone Castle Studios, Carimate (CO) nei mesi di febbraio/marzo/aprile 1980.
Sound Engineer: Ezio De Rosa.
Ass. Sound Engineer: Mario Lovallo.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Cadac 36 canali.
Transfer: Master Room, Londra, a cura di Arun Chakravery.

Questo brano è stato utilizzato come sigla d'apertura per la trasmissione televisiva "Un disco per l'estate". Il relativo videoclip venne realizzato su di una chiatta al lago d'Iseo, al'alba di una domenica mattina, con un elicotterò che filmò l'arrivo dei Pooh a bordo di un motoscafo, mentre suonavano gli strumenti ed in piedi su di un campanile.

CHI FERMERA' LA MUSICA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Ora si respira hai travolto
la mia barriera una polveriera!
Quante donne che sei stasera
tastiera che suoni per le mie mani
luna a cui mando i miei aeroplani
stai cambiando i suoni alla mia musica.
Buona primavera per chi vola
non c'è frontiera bevo per chi è
bravo a mangiarsi la vita vivo
per quelli che vanno in amore
spesso per te che mi cambi colore
addosso per me stesso
cambio pelle e stelle io.
Chi fermerà la musica
l'aria diventa elettrica
e un uomo non si addomestica
le corde mi suonano forte
la molle è carica.
Chi fermerà la musica
quelli che non si sbagliano
quelli che non si svegliano
stanno nei porti a tagliarsi le vele
tu parti nel sole con me.
Ero barricato nel mio spazio come
un bandito brava mi hai colpito
ti ringrazio non hai sbagliato.
Mi hai dato contatto alla mia maniera
sospetto che stai per costarmi cara
l'aria è troppo chiara per nascondersi.
Chi fermerà la musica
l'aria diventa elettrica
e un uomo non si addomestica
le corde mi suonano forte
Chi fermerà la musica
quelli che non si sbagliano
quelli che non si svegliano
stanno nei porti a tagliarsi le vele
tu parti nel sole con me.
Buona primavera per chi vola non
c'è frontiera ora si respira
quante donne che sei stasera.
Chi fermerà la musica.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa: Idea Recording Studios, Milano, nei mesi di gennaio/febbraio/marzo 1981.
Sound Engineer: Brian Humphries.
Ass. Sound Engineer: Sam Baracchetti, G. F. Longo.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Harrison.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Per la realizzazione del videoclip, la cui sceneggiatura era di D'Orazio e Ivan Falardi, i Pooh si recarono sul lungomare di Rimini. I quattro invertirono i ruoli: Dodi faceva il cantante, Red era alla batteria, Roby al basso e Stefano alla chitarra.

SIAMO TUTTI COME NOI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Pensi alla gente
son sempre le altre persone per noi
strani compagni di viaggio
con niente in comune con noi
con le loro città
con i loro incidenti al di là di un confine
che non passeremo mai.
Guardo la gente e non hanno mai niente
da dire per me
siamo da soli però non vogliamo sapere perché
nelle loro città
con milioni di amori e di macchine uguali
forse c'è felicità.
Goccia per goccia
dev'essere entrato qualcosa in me
forse un passaggio di donna
o una curva improvvisa perché
sono uscito in città
e non ero più quello che guarda dal treno
siamo tutti come noi.
Cambierò tutti i colori di casa mia
né barricate né armi
vieni a chiamarmi qui.
Cambierà la maledetta certezza mia
se qualche gatta di razza il cuore mi scoprirà
è un favore che mi fa.
Faccia per faccia vi aspetto
e si vede di tutto tra noi
c'è chi assomiglia all'inverno
e nessuno è perfetto direi
per fortuna però
c'è una stanza dei sogni per ogni stagione
chi ci viene insieme a me?
Scoprirò che se stai bene non piove mai
che quando deve scoppiarmi un pianto son fatti miei.
Scoprirò chi mi assomiglia e chi non mi va
quella che sbaglia un amore al giorno
non manca mai
siamo tutti come noi.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiamenti e produzione: Pooh.
Collaborazione musicale: Franco Monaldi.
Incisa dal vivo con Mobile One.
Mixato : Idea Recording Studios, Milano, nei mesi di ottobre/novembre 1981.
Sound Engineer: G. F. Longo, R. Cantele.
Ass. Sound Engineer: Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Cadac, Harrison.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

CANZONE PER L'INVERNO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

One two three four
na na na na na na na na na na
na na na na na na na na na na
na naaa
na na na na na na na na na na
na na na na na na na na na na
na naaa
Per cambiare faccia alla nostra città
per cambiare l'acqua all'amore che vuoi
che cresca
per andare a letto contenti di noi
per comprare tutto con quello che c'è
in tasca.
Per fermare il tempo quando vuoi tu
per innamorarsi sempre di più.
Approfitterai dei vent'anni che hai
e svegliamo tutta la gente che sta
nascosta
mi provocherai se mi scordo di te
ti abbandonerai quando l'aria per te
è giusta.
Per tornare il tempo quando vuoi tu
per innamorarsi sempre di più.
E che non possa mai più
tornare inverno per te
ci sia sempre una spiaggia
di luna selvaggia
goccia di mondo nel mondo.
E che non sembra mai più
indifferenza tra noi
lascia sempre scoppiare dolcezza dolore
ci restino sempre parole
da dire.
Per avere sempre abbastanza allegria
da rifare il mondo di quanto non è
perfetto.
Per giocare qua se qualche volta ti va
per viaggiare sempre più quando non hai
biglietto.
Per fermare il tempo quando vuoi tu
per innamorarsi sempre di più.
E che non possa mai più
tornare inverno per te
ci sia sempre una spiaggia
di luna selvaggia
goccia di mondo nel mondo.
E che non possa mai più
tornare inverno per te
lascia sempre scoppiare dolcezza e dolore
noi non dobbiamo sbagliare.
na na na na na na na na na na
na na na na na na na na na na
na naaa
na na na na na na na na na na
na na na na na na na na na na
na naaa
na na na na na na na na na na
na na na na na na na na na na
na naaa
na na na na na na na na na na.

HURRICANE

(Testo: Valerio Negrini, Teddy Randazzo - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Hurricane blown my way
thunder ands lightning and clouds
there's no turning back
from all the wind and the rain.
Winds of change are comin thru
ever since i looked at you
i knew then and there
that i was lost in your storm
we were meant to come together
like a raging hurricane
can you feel the force
of love about to explode.
Caught in a storm of love and it's no illusion
it's got me hypnotized and it wont let go
it's getting closer
and i can't holdon now
here comes the cyclone
and it's much too strong now.
It feels so good to be high
soaring away in the wind
love take me somewhere
where i can be free again.
Here it comes to take me
and it wont be long now
the winds of freedom
hear them scream and rage now
it's getting closer
and i can't hold on now
here comes the cyclone
and it's much too strong now.
Hurricane blown in to mine.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni.
Arrangiatore e produzione: Teddy Randazzo.
Incisa: Idea Recording.
Mixata: Hit Factory Studios, New York nel mese di gennaio 1979.
Sound Engineer: Ted Spencer, Pino Vicari.
Ass. Sound Engineer: Bruce Buchalter.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Telefunken e Harrison.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

ANNI SENZA FIATO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio, Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Io non dormo quasi mai
ma ho fatto un sogno che
mi ha messo in allegria
c'è la nostra batteria
che va da sola ed io
mi siedo in mezzo a voi
stare qui è un'emozione ma
è un'astronave che
non scende a terra mai
anche se
vorrei sbarcare un pò
sono anni senza fiato
e non si può.
Vorrei parlare anch'io
che nel settantatre
sognavo come voi
poi la macchina partì
e adesso sono qui
ma qui che posto è
un hotel un'autostrada e poi
due ore di energia
e questa faccia mia
non lo so
se mi assomigli ormai
questi anni senza fiato
sono i miei.
Amore come stai
che anniversario è
non mi ricordo mai
qui si vive dentro a un film
ma ci ho pensato su
a quello che tu sei
non direi che non funziona più
aiutami anche tu
a non buttarci via
tu lo sai com'è la vita mia
sono anni senza fiato
e vanno via.
Qui tra queste luci io
ripenso a casa mia
di tanto tempo fa
c'è in me
di quella gente mia
l'accento forte che
non si cancella mai
non ho più
quel pianoforte ma
chi mi conosce sa
che il mio suono è quello là.
Canterò più forte che si può
sono anni senza fiato e io ne ho.
E tanti auguri a voi
di non risparmiare mai
di non barare mai
che città dopo città
nessuno strappi via
la nostra fantasia
sotto a noi
il mondo cambia e va
ed è diverso già
da due minuti fa
basterà capire il ritmo e poi
sono anni senza fiato
finché vuoi.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa a Fonoprint, Bologna, nel mese di giugno 1982.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Luca.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: MCI 500.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

TROPICO DEL NORD

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti)

Vanno via.
Domani vanno via
i cento giorni magici sul tropico del nord.
Vanno via
le piogge all'improvviso
e il sole che ti brucia perfino se non c'è.
Telefoni roventi,
a casa come va
ma domani...
Vanno via
gli amici cioccolato
campioni di biliardo e di tranquillità.
Vanno via
le reti alle finestre
il cane che fa festa, ma non parla l'italiano.
La barca che va piano
le storie di magia
stanno andando via.
Vanno via
i canti della gente
a un Dio che non si sente ma che certamente c'è.
Vanno via
Dorina e le sue mele
piangeva quando le ha detto ricordatevi di me.
La strada contromano
la spiaggia coi falò
da domani...
Vanno via,
ma un po' di azzurro resta
sui vetri dell'airone che ci strappa da quaggiù.
La musica imbrigliata
nel tropico del nord
viene via con noi.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Air Studios, Montserrat - Caraibi.
Mixata: Fonoprint, Bologna.
Nei mesi di febbraio / marzo / aprile 1983.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Jeremy Allom, Osiride Gozzi, Steve Culnane.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Half-Speed presso Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Per la realizzazione di questo brano Stefano D'Orazio suonò gli steel-drum ed al coro finale parteciparono 30 abitanti dell'isola di Montserrat.

CARA SCONOSCIUTA

(Testo: Valerio Negrini- Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Mangia distratta più in fretta che può,
la camicetta è da stringere un po'.
Questa gravissima pioggia perché?
Dio fa che smetta o il concerto non c'è.
Pensa a un amore partito a metà
che fa il soldato in un'altra città
e si commuove ascoltando un long playing
c'è una canzone che parla di lei.
Lei con in mano un sorriso,
la penna e uno sguardo indifeso,
all'uscita di dietro del sogno,
nella notte affollata di giugno.
Cara sconosciuta sgualcita e innamorata
mentre le luci si spengono.
Lei nella luna stasera,
lei che domani lavora,
lei che sei tante e nessuna
mentre stanno smontando la scena.
Cara sconosciuta con un bacio sulle dita
e gli occhi curiosi che brillano.
Carica di musica tu fai fotografie.
Pensi ad altre lettere ad altre poesie.
Stringi il tuo diario a colori
un po' più prezioso di ieri.
Poi nella fila dei fari
chiedi un passaggio e scompari.
Auguri.
Batte i tamburi l'estate
nelle città abbandonate,
nuove canzoni alla radio,
facce di sole allo stadio.
Cara sconosciuta, più bella e colorata
peccato che il viaggio continua.
Mettono la musica negli autotreni e via,
vengono degli uomini che fanno pulizia
di mezzi biglietti e bicchieri
di un tuo mezzo dolore di ieri
che dalle guance è caduto giù
e questa canzone nuovissima
l'hai scritta tu.
Punta la sveglia si spoglia e sta lì,
chissà se è sciocco sognare così:
son cose che non succedono mai,
ma quel sorriso era solo per lei.

LASCIA CHE SIA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Lascia che sia
questa notte vuole compagnia.
Carnevale se ne va
stiamo insieme amica mia.
Lascia che sia
se ti aspettano sarai un'idea
vesti il tuo sorriso e stai
respirando un po' di noi, e
Canta
facciamo finta che il tempo non conta
spendimi accanto stanotte soltanto
è tempo di noi.
Solo
batto le ali, ma il cielo è lontano
non volo più.
Domani poi
mascherarti di malinconia
torneremo ai nostri mari
senza troppa fantasia, ma
Canta
facciamo finta che il tempo non conta
spegni la luce ti voglio guardare
lascia che sia.
Canta
buona è la notte lasciamola fare
è tempo di noi.

COSA DICI DI ME

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Se mi sveglio e voglio te
dimmi cosa dici di me
che vedo che hai sonno ma
non ti lascio stare.
Quando siamo in compagnia
dimmi cosa dici di me
che bevo per gioco e poi
faccio confusione.
Dimmi la tua prima impressione
di questa intimità, con me come si sta?
Quando non so dove sei
dimmi cosa dici di me
all'amica, al dottore, a lui
al tuo ex amore.
Quella notte sola in hotel
dimmi cosa hai detto di me;
quando ho pianto davanti a te
ti è sembrato strano?
Metti che ci fosse un bambino,
ti piacerebbe se
assomigliasse in qualche cosa a me.
Che non so ballare
né pregare ma per te
mi faccio attraversare,
siamo in due intelligenti
sani e un pò violenti,
c'è pigrizia e fantasia;
c'è da darsi in faccia l'amore,
c'è da star soli un pò
poi riabbracciare te
che sei la pulizia
di questa sorridente vita mia.
Mentre bevi il tuo caffè
dimmi cosa pensi di me,
che m'inciampo per strada e poi
voglio il deltaplano.
Dietro quel sorriso tu
cosa stai per dire di me,
che ho parole e parole ma
resto sempre uguale.
Tutti i giorni è un giorno speciale,
è un compleanno che
ti chiedo di passare insieme a me.
Che non so ballare
né pregare ma per te
mi faccio attraversare,
siamo in due, c'è da viaggiare
c'è da cucinare
c'è da spendere e sognare,
respirare, telefonare
c'è da tornare qui
per riabbracciare te
che sei la pulizia
di questa sorridente vita mia.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Air Studios, Montserrat - Caraibi.
Mixata: Fonoprint, Bologna.
Nei mesi di febbraio / marzo / aprile 1983.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Jeremy Allom, Osiride Gozzi, Steve Culnane.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Half-Speed presso Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

BUONA FORTUNA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio)

Si chiama Buona Fortuna e va
come può
col futuro a metà.
È della Vergine
e si sa
le menate che ha.
Faccia da Rock
vive la vita no-stop.
Ha le sue gatte che
oramai
sa pelare da sé.
Compra l'America
e la dà via
per un dollaro in più.
Ci beve su
e fa l'amore da sé.
Naviga la città
ma non si bagna mai se gli piove addosso.
E la fa facile
tiene in finestra l'erba di California,
respira e sogna
domani va da sé.
Butta via le sue idee
come se quasi andassero fuori moda.
Ti dirà unica
ma s'è portato a letto anche la fortuna
Buona Fortuna
domani va da sé.
Buona Fortuna a te.
Razza difficile
cambia idea
se gli scappa così.
Giorni a colori poi
spenderà
se gli parli di te.
Fa quel che vuoi
per un sorriso di più.
Punterà su di te
gioca la vita tutta in una partita.
Ma non sa perdere
ha sempre un asso addosso, una scusa buona
e tanta fortuna
sempre vicino a sé.
Ti darà mille idee
per inventarti storie da raccontare.
Dice che partirà
in una notte accesa da tanta luna.
Buona Fortuna
domani va da sé.
Buona Fortuna a te.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa: Idea Recording Studios, Milano, nei mesi di gennaio/febbraio/marzo 1981.
Sound Engineer: Brian Humphries.
Ass. Sound Engineer: Sam Baracchetti, G. F. Longo.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Harrison.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Per la prima volta il pianoforte di Roby Facchinetti non è quello acustico ma quello elettrico Yamaha.
"Buona fortuna" parla di Stefano D'Orazio.
Questo brano è stato utilizzato come sigla finale per la trasmissione "Discoring" della RAI, insieme ad un videoclip girato nel mese di settembre 1981 a Padova durante una delle ultime date del concerto estivo e poi realizzato a Londra utilizzando un'apparecchiatura in grado di fare lo squeeze zoom, un particolare effetto tridimensionale.

NON SIAMO IN PERICOLO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
può nascere ancora
l'imprevista primavera.
Se il mondo assomiglia a te
si può ancora ridere
piantare del grano far bambini
se vogliamo
Non siamo in pericolo.
Stiamo aspettando la fine del mondo
ma attenti che è solo un film
volami in braccio e ti prendo
e mi salvo la vita saltando
in aria insieme a te.
Fuori la testa che tutto si aggiusta
se il mondo assomiglia a te
che non hai mezze parole
che ci metti un minuto a capire
da che parte sta la sincerità.
Se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
c'è ancora benzina da bruciare
per sognare.
Se il mondo assomiglia a te
riallaccio il telefono
mi lascio toccare
derubare si può fare
Non siamo in pericolo.
Stiamo stringendo le viti del mondo
chissà se funziona o no
c'è della gente al confine
e l'Europa innocente
che viene al sole insieme a noi.
Fuori la testa che tutto si aggiusta
se il mondo assomiglia a te
torniamo a vivere in centro
ci saranno più luci di notte
e meno polizia in periferia.
Se il mondo se il mondo assomiglia a te
Non siamo in pericolo
può nascere ancora
l'imprevista primavera.
Se il mondo assomiglia a te
si può ancora ridere
piantare del grano far bambini
se vogliamo non siamo in pericolo.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa a Fonoprint, Bologna, nel mese di giugno 1982.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Luca.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: MCI 500.
Transfer: Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Inizialmente inciso nel dicembre del 1981, questo brano venne utilizzato dai Pooh come dono natalizio agli amici ed agli addetti ai lavori per sdrammatizzare sul periodo di crisi che attraversava il mondo dello spettaolo in quel periodo.

ANOTHER LIFE (SE NASCO UN'ALTRA VOLTA)

(Testo: Valerio Negrini, Simona Zarrini - Musica: Roby Facchinetti)

Testo non disponibile.

IN ALTRE PAROLE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia)

Nei miei occhi che non dormono
c'è un silenzio caldo come il pane
come le ragazze quando sognano
come luglio di tre anni fa.
Tempo di amori scomodi
l'Italia in finale
la stanza di sopra al bar.
Mi ricordo molta pioggia a Napoli
con un mare in canna di fucile
mi dicesti: non capisco gli uomini
se non sei gentile neanche tu.
Ora ho imparato a leggere
in altre parole ti amo
e dirò di più.
Ho cercato sempre te
sotto i portici del sabato sera
nei miei sogni americani
nelle stanze di un amore dell'est.
Quando un uomo ridiventa bambino
quante cose riesce in fretta a capire
il coraggio e la poesia
di tornare a casa e dire: ti amo.
Tu da sola sei venuta a prendermi
dove avrei potuto farmi male
in alberghi senza più telefoni
senza bussola e radici ormai.
Forse ho imparato a vivere
in altre parole ti amo
e dirò di più.
Vivi e fidati di me
come un fiume si addormenta nel mare
come quando hai detto a me:
neanche io sono alla prima stazione
quando hai detto ad occhi aperti negli occhi
questa volta ci possiamo riuscire.
Vivi fin che puoi sognare
siamo onde sulle stesse barriere.
Io non c'ero e ci sarò
e non sono solo altre parole.
Dal respiro della notte morbida
nasce un giorno pieno di persone
come un frutto nuovo da raccogliere
come un viaggio a ritrovare te.

Formazione

Roby Facchinetti: - voce, pianoforte, tastiera.
Dodi Battaglia: voce, chitarra.
Stefano D'Orazio: voce, batteria, percussioni
Red Canzian: voce, basso.

Note

Il cofanetto di "Anthology" contiene anche un picture disc sul cui lato B sono incisi gli inediti "Another life" e "In altre parole"; il vinile riporta:

Produzione, realizzazione e arrangiamenti: Pooh
Resitrazione e mix effettuati presso i Morning Studio di Carimate da: Renato Cantele

Il tutto è completato da un libro fotografico tra le cui immagini sono presenti foto di Guido Harari.

Il picture disc di Anthology
L'immagine del picture disc

Altre edizioni

Edizione su quadrupla musicassetta della CGD, 30 CGD 22512.

Fonti bibliografiche

Copertina album "Antohology"
"Pooh Book", CGD East/West
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010
http://it.wikipedia.org/wiki/Tanta_voglia_di_lei

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Anthology su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
Link al testo completo.

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