MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - Aloha
1984 - 33 giri Radio Televisione Lubjana RTVL LL1264 - Jugoslavia

Aloha - Jugoslavia

Lato A
Ragazzi del mondo
La mia donna
Io vicino io lontano
Selvaggio

Lato B
Stella del Sud
Tempi migliori
Come saremo
Il giorno prima

RAGAZZI DEL MONDO

(Testo: Valerio Negrini- Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Lei corre nella pioggia con i pattini
e va a ballare in vespa la domenica;
lui mangia col giornale e sta cercando casa,
per pensare in pace e farsi la sua spesa
e dipingersi i muri da sé.
Lei forse va in novembre all'università,
lui ha una cinquecento di vent'anni fa,
fanno un mestiere al giorno per pagarsi il mare
e magari un posto dove far l'amore
con dolcezza e con tranquillità.
Sono ragazzi del mondo con il cuore negli occhi che scintillano,
vanno a toccare le stelle con qualcuno che poi non li dimentica;
si fanno belli si fanno male,
ma poco sole li guarirà.
Sono ragazzi del mondo come onde veloci dell'oceano,
con gli occhi aperti per proteggersi,
con gli occhi chiusi per riceversi.
Li vedi dirsi in faccia quel che pensano
o innamorati all'ombra di un telefono,
lei con la sua paura d'essere imbrogliata,
lui dall'altra parte con la testa vuota
e la stanza che parla di lei.
Li vedi nella pioggia di periferia
nell'angolo nascosto di una birreria,
stanno attaccando i sogni a un filo di vacanza
falli navigare dentro la speranza
che domani sia sempre di più.
Sono ragazzi del mondo con il cuore negli occhi che scintillano,
vanno a toccare le stelle con qualcuno che poi non li dimentica;
si fanno belli si fanno male
ma poco sole li guarirà.
Sono ragazzi del mondo come onde veloci dell 'oceano
falli ballare sulle nuvole
falli sognare falli correre.

LA MIA DONNA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian)

La mia donna è l'amica che non stanca,
la mia banca, il mio avvocato,
la mia stella
della sera;
non è un gioco vivere con me,
mi conosce come le sue mani,
è innamorata ma sa sempre quel che fà.
La mia donna è un discorso complicato,
una canzone che mi toglie tutto il fiato,
mi assomiglia,
è una foglia al vento come me,
sempre appesa al filo di un pallone
fà il nido se è ferita mi sveglio se n'è andata.
Donne immaginate e vere
clandestine dentro al nostro confine
che affondano radici tenere
con il vestito di una notte sola;
donne d'amore donne d'avventura
che ti asciugano la pioggia negli occhi,
quando sei lontano dal tuo cuore
e sei cattivo e non sai più capire
perché stai male con te.
La mia donna è una palma spettinata,
sa suonare e cucinare e per giocare
l'ho tradita,
lei mi ha detto potrei farlo anch'io,
stacci attento perché poi fa male
e gli occhi parlano chiaro
di più delle parole.
Donne in tasca e nei pensieri
che ci stancano e ci fanno parlare
due minuti di un amore insegnano
più di una vita a correre e cadere;
cambiare albergo non ti serve a niente,
le città, le stanze son tutte uguali,
quando schiacci i tasti dei ricordi,
quando hai capito tutto troppo tardi
e non puoi fare di più.
La mia donna è nel suo tempo migliore
proprio adesso che non è più la mia donna
ci parliamo,
mi capisce senza nostalgia,
solo i tempi erano sbagliati
potessi riprovare, potessimo rifare....


NOTE

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
Sound Engineer: M. Biancani.
Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Solid State Logic.
Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.

IO VICINO IO LONTANO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia)

Tu mi guardi e sciogli il ghiaccio nel bicchiere,
coi capelli mossi dal ventilatore,
ci son barche qua e là buttate al vento,
le nuvole al vulcano, io vicino, io lontano
che ne sai tu di me, che nei sai.
Tu m'hai chiesto
con i piedi dentro al mare
se l'Italia è a nord o a sud dell'equatore,
hai la stoffa trasparente sopra il cuore
e sai quattro parole: come stai, ciao amore,
che ne sai tu di me, che nei sai.
Che ne sai della campagna con la brina,
della nebbia in autostrada la mattina,
del giorno di Natale con la neve sugli ombrelli
tu che vivi sui coralli ai piedi dell'arcobaleno,
senza vetri alle finestre,
io vicino, io lontano,
sono qui perché ci sono, come un'ape sull'atlante
non far piani su di me.
Tu sei nata con il sole nei capelli,
con le palme e i pesci blu nei francobolli,
il tuo nome sembra un gioco di parole,
"sto zitto" in italiano,
io vicino, io lontano,
che ne so io di te, che ne so.
Delle tavole sull'onda a scivolare,
delle favole di un vecchio baleniere,
su questo meridiano, a due giorni d'aeroplano dai miei fatti personali,
io vicino, io lontano sulla rotta controvento,
come un gatto nel tramonto,
guardo il sole che fa il bagno
e pescando ho preso un sogno sulle labbra della luna,
nella corsa di un delfino, in un taxi che va piano
non c'è scritto dove andiamo
ma ricordati di me.


NOTE

Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
Sound Engineer: M. Biancani.
Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Solid State Logic.
Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.

SELVAGGIO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

In un parcheggio di periferia
figli di fabbrica e soldi contati
di pane nel latte e di vetri spaccati
hanno in mezzo un giornale e si parla di te.
Dentro le vene di questa città
ogni respiro è una porta che sbatte
un posto di blocco una moto di notte
un calcio al silenzio, un amico che va.
Te ne vai cavalcando dall'ultimo bar
con la ruota davanti all'altezza del viso
per i campi di caccia del tuo paradiso
dove i cuori selvaggi han la loro città.
Dove a mezzanotte si accende il lunapark
con bande di ragazze e birra a volontà
senza coltello e senza farmacia
nemmeno un grammo di malinconia.
Sotto le torri di periferia
sotto un cappello di nuvole dure
stasera il bigliardo non riesce a girare
chissà se ti batte qualcuno lassù.
Chissà se ti fai riconoscere già
sui nastri diritti di quelle pianure
col pollice destro e la linea del cuore
a stringere in pugno la velocità.
Le monete e le stelle non mancano mai
non si va militari, si balla e si vola
e non perdi ogni giorno un compagno di scuola
che bel posto ragazzo, se è vero che c'è, se è vero che c'è.

STELLA DEL SUD

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Red Canzian - Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti)

tella del sud
come una colomba ferita
sei caduta nella mia vita
lasciandoti proteggere.
Stella del sud
ora che mi brilli vicino
prestami la voglia di andare
e portami con te
c'è ancora un treno
che soffia lontano.
Tu come me
senza un cielo dove pregare
cerchi tra le pieghe del mare
un'onda che ti porti via.
Tu come me
che respiri forte la vita
senti quando l'aria ti dà
sapori di magia
ti prende forte
ti trucca le carte.
È...
Africa questo vento che ci soffia sulle idee
cambia i colori alla città
e disegna la mia musica.
Africa
questa voglia di rubarci un po' d'amore
che ci leggiamo in un sorriso
se ci brilla dentro l'Africa
Africa, Africa.
Stella del sud
c'è la vita che è da vedere
anche senza un posto a sedere
non me la voglio perdere.
Noi come noi
cavalieri a caccia di vento
agganciamo i sogni ad un canto
e li spingiamo via
e piano piano
voliamo lontano.
È...
Africa
il colore delle nostre fantasie
e l'orizzonte è più vicino
che riusciamo quasi a prenderlo.
Africa
questa corsa che non sa stancarci mai
e che ci lascia tutto il fiato
per respirare forte l'Africa.
Africa, Africa.
Stella del sud
c'è la notte che si colora
chiudi gli occhi sulla mia bocca
sentiamo insieme l'Africa.


NOTE

Editore: Discorso / Blu Notte.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
Sound Engineer: M. Biancani.
Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Solid State Logic.
Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.

TEMPI MIGLIORI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Un caffè per scaldarti il motore
lunedì non è certo il giorno migliore
ma il bambino si sta per svegliare
e lo specchio gentile non è
con chi sta in piedi alle sei
c'è la radio che canta in inglese
come ai tempi che scappavi di casa
disarmata struccata curiosa
sui gradini di un'altra città.
In piazza si batteva il tamburo
e lui sembrava un capo guerriero
e avevi diciott'anni ed un mese
da spendere viaggiando con lui
che aveva un passaporto francese
e si faceva sempre arrestare
un figlio e due valigie improvvise
t'hanno fatto guarire di lui.
Ti assomiglia davvero crescendo
il tuo piccolo campione del mondo
e c'è un uomo gentile, normale
che ti trova bellissima e tu
da un po' ti piaci di più.
E i tempi sono caldi e migliori
puoi prenderti un permesso e sognare
ci pensi mentre fai da mangiare
o in centro sui gradini del tram.
Soldato hai combattuto ed hai pianto
e hai messo molti fiori al balcone
ne avessimo di queste persone
in giro per le nostre città.
Una doccia di sole e un Martini
mezzogiorno d'estate pieno di suoni
hai ancora un gettone e lo spendi
per te stessa per dire di sì.

COME SAREMO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Quando avrò più esperienza e meno memoria
e i giornali di oggi saranno la storia
chissà quali canzoni faranno ballare
quando i nostri bambini faranno l'amore
cosa si comprerà con mille lire?
Guarirò dal difetto di sognare?
Quando i sei continenti saranno più uguali
quando sui documenti avremo gli occhiali
cosa combineremo noi due da grandi
chissà come saremo fra circa vent'anni.
Chi sarà il presidente americano?
Crederai finalmente che ti amo?
Fra vent'anni chissà se tu sei sempre mia compagna dei pensieri,
se c'è ancora il muro di Berlino, il rock 'n' roll e la Ferrari
e per San Valentino
ci faremo gli auguri
nei giorni futuri, nell'anno duemila
noi come saremo chi lo sa.
Quando al mondo saremo in dieci miliardi
forse molti confini saranno riaperti
e quando avremo le stelle a un tiro di fionda
avrai meno paura dell'acqua profonda
avrai meno paura di ingrassare
resterà nei tuoi occhi quel colore?
Fra vent'anni chissà se sarai sempre mia compagna d'avventura,
se avremo fortuna e intelligenza per viaggiare insieme ancora
con che macchine andremo
fuori il sabato sera
e dopo la pioggia e dietro la luna
di questi vent'anni cosa c'è
e per primavera nell'anno duemila
chissà chi saremo io e te.

IL GIORNO PRIMA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian, Stefano D'Orazio)

Può accadere senza che la sveglia suoni
a metà di un sogno o a un tiro di pallone
a metà concerto o sull'autostrada
che la mezzaluna ha il sole sulla coda
e i carabinieri fanno benzina
o a metà del salto di una ballerina.
Può accadere appena ti è venuto in mente
che se chiedi scusa non ci perdi niente
mentre le ragazze asciugano i capelli
mentre i giocatori studiano i cavalli
può accadere e tu lo sai.
E se fosse autunno non faremmo in tempo
a mangiare i funghi nati dalla pioggia
a finir gli amori nati sulla spiaggia
e se fosse aprile pensa che peccato
che non e finito ancora il campionato.
E se succedesse mentre tu sei sola
non potrei lasciarti l'ultima parola
e poi e poi può capitare
anche se stasera
c'è un tramonto troppo sano, troppo mio
per aver paura anch'io.
E potrebbe essere anche domattina
coi banditi in banca per una rapina
coi bambini a scuola ad imparare il mondo
ed i pescatori ad imparare il fondo.
Se al di là del cielo
nel momento esatto fossero a guardare
sembrerebbe solo
lo strizzare d'occhi di una stella
fuochi da lontano
poi la notte torna normale
e non se ne parla più.
Oltre il giardino, oltremare
sarebbe lontana la realtà
come piccole nuvole
come vecchi giocattoli
e i giornali hanno un mese e i pensieri riposano.
Ma guardati, guardami e dimmi
se dovessimo noi ricominciare
con le pietre e con gli alberi
sopra l'ultima isola
non è meglio pensare
che non può succedere.
Non funziona come in certi films minori
che a salvare il mondo bastano gli amori
può accadere adesso mentre sto cantando
mentre c'è poesia
mentre sto contando
quanti fogli mancano alla vita mia
e si va a ballare
e si va a mangiare o quello che ti pare
ed è tutto a posto
e potrei giurare
che il resto è fantasia.
Ma il bottone selvaggio è di un bel rosso pulito
ed aspetta soltanto qualche vecchio soldato
con la faccia di cera, con le chiavi ed i guanti
con la giacca severa, con le croci davanti
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.
A curare i difetti delle case e dei cuori
a comprare i biglietti per momenti migliori
a pensare che oggi porta dritto a domani
a camminare sull'acqua per fermargli le mani
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.


NOTE

Questo brano è ispirato al film "The day after".

Note

Produzione, realizzazione e arrangiamenti: Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian
Collaborazione musicale: Gianfranco Monaldi
Registrazioni e mix effettuati presso i Lahaina Sound & Video Studios Lahaina - Maui - Hawaii

La copertina è stata realizzata da alcuni ragazzi di Udine coordinati da Luciano Tallarini. Foto di Guido Harari.
All'interno della copertina apribile vi è una foto dei POOH ed una didascalia che spiega il titolo dell'album:

ALOHA è il saluto dalla terra al mare, la chiave delle isole per chi arriva da lontano. Aloha è la parola magica, sopravvissuta ai missionari europei, ai bombardieri giapponesi, ai senatori americani e fabbricanti di souvenir. Ma Aloha è il contrario del dolore e il contrario della solitudine...

L'album "Aloha" è stato registrato sull'isola di Maui, nell'arcipelago delle Hawaii, presso i Lahaina Studios di George Benson, attrezzato con un banco Solid State Logic.
"Aloha" è stato pubblicato anche come laser disc e ne è stato tratto un videoclip.

Note - Una precisazione in merito alla copertina dell'album "ALOHA"

Riporto quanto mi è stato notificato tramite email il 31.06.2011.

La copertina era un modellino/scultura (con luci, per la versione notturna, funzionanti) ideato e realizzato dallo studio SGLU di Toni Bullo e Giuseppe Zennaro. Anche se giovanissimi avevano da un paio di anni già uno studio a Milano con clienti di un certo rilievo.
Le foto di copertina sono dello studio (non esiste più adesso) Boari/Donaggio studio di fotografia con sede a Milano. Le foto interne sono di Guido Harari e il coordinamento del progetto è stato di Lucino Tallarini.

Fonti bibliografiche

"Pooh Book", CGD East/West
"Pooh 40 - La grande storia - 1966-2006", Sandro Neri, Giunti, 2005
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di Aloha su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
Link al testo completo.

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