MICHAELA... pensieri nel blu

POOH - I Pooh 1978-1981 - 17.02.1981 - LP CGD 20244

I Pooh 1978-1981

Lato A
L'ultima notte di caccia
Ci penserò domani
Caro me stesso mio
Giorno per giorno
Notte a sorpresa
Io sono vivo

Lato B
Pronto, buongiorno è la sveglia
Stagione di vento
Cercami
Sei tua, sei mia
Aria di mezzanotte
Canterò per te

L'ULTIMA NOTTE DI CACCIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Red Canzian, Dodi Battaglia)

Batte il suo tempo sempre esatto
il forte tamburo del petto
cuore di guerra sempre attento
cuore di quercia nel vento.
Luna di maggio brucia il legno
per una donna ed un sogno
biondi capelli stretti fianchi
per una donna dei bianchi.
Occhi di donnola, bocca di fragola
pelle di nuvola, freccia che penetra.
Luna di maggio gialla falce
grido d'amore dell'alce.
Ombre di carri nella sera
fuochi di gente straniera.
Fiamme che ballano, occhi di cenere
resta invisibile, l'attimo giusto verrà.
Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha,
nei suo corpo tiepido la sete del tuo sesso scioglierà
per altre notti ancora il frutto si aprirà
il lupo di frontiera nutrirà.
Stan giocando gli uomini, la bocca all'acquavite e gli occhi a lei
si sentono invincibili non sanno che li guardi e che ci sei.
La luna le sue spalle d'argento vestirà
l'amante del ribelle lei sarà.
Notte di corsa senza fiato
notte di volpe in agguato
batte coraggio nella pelle
fra l'agrifoglio e le stelle
porta la donna tua dentro la terra tua
dentro la gente tua dentro la storia tua.
Fuochi nel campo tutti spenti
mordi l'attesa tra i denti
vengono passi sul sentiero
mordi tra i denti il respiro.
Quella è la donna tua quella è la forza tua
gli uomini pallidi non la vedranno mai più.
Lei ha detto che verrà e lingua di serpente lei non ha
sul tuo corpo d'albero la seta del suo sesso scioglierà.
L'aurora le sue spalle di rosso vestirà
l'amante del ribelle lei sarà.
Ultima luna del tuo viaggio
cuore di puma selvaggio
vengono passi sul sentiero
un lampo di luce uno sparo.
Occhi di donnola, bocca di fragola,
pelle di nuvola, freddo che penetra.
Batte il suo tempo strano e stretto
il forte tamburo del petto
cielo pesante come roccia
l'ultima notte di caccia
luna che scivola dietro una nuvola
fiato di polvere senza capire perché.


NOTE

In origine la musica di questa canzone venne intitolata da Roby Faccinetti "La maggiore voci".
Il primo titolo di questo brano fu "Powha l'indiano".
Viene raccontata la storia di Powah, 20 anni, guerriero della tribù Charavatana (Ontario), innamorato di una ragazza bianca. A narrare la vicenda ai POOH fu un insegnante pellerossa durante la loro visita presso una riserva dell'Ontario nel corso della tournee del 1977.

CI PENSERÓ DOMANI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Lei entrò, sulle scale qualcuno guardo
i suoi strani vestiti
appoggiò le spalle alla porta dicendo:
con lui ci siamo lasciati
osservai due occhi segnati
e il viso bagnato dalla pioggia
non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so.
La guardai,
ed ebbi un momento di pena,
perché sembrava smarrita,
io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cosí,
ma è proprio finita disse poi
ritrovando un sorriso a stento:
comunque l'ho voluta lo sai,
le strade per farmi del male non le sbaglio mai.
Poi mi raccontò la storia che io sapevo già
dall'ultima volta si sentiva
che era più sola, più cattiva.
Si calmò, guardandosi intorno
e parlammo di me, bevendo più volte
si sdraiò in mezzo ai cuscini e mi disse:
con te ero io la più forte
disse poi inseguendo un pensiero:
è vero, con te io stavo bene
e se io fossi una donna che torna
è qui che tornerei.
Poi cenammo qui, le chiesi:
domani cosa fai
la pioggia batteva sui balconi
rispose: ci penserò domani!
Mi svegliai la mattina
e sentii la sua voce di là:
parlava in inglese la guardai:
aveva il telefono in mano e il caffè
e non mi sorprese accettai il breve sorriso
e il viso di una che non resta.
Se puoi, mi disse, se puoi,
non cambiare mai da come sei!
Poi se ne andò via nel modo che io sapevo già,
passava un tassi, lo prese al volo
abbi cura di te, pensai da solo.

CARO ME STESSO MIO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Tutto mi sembra imperfetto, contatto non c'è.
Faccio una doccia, la faccia allo specchio com'è?
Non mi somiglio più, davvero,
caro me stesso mio:
cosa è successo? Adesso ci penso io.
Telefoniamo a una certa persona che sai
e recitiamo la scena che ho fretta di lei:
tempo mezz'ora e, di corsa,
nostra signora è qui;
gli altri problemi vanno a domani.
Voglio tempo io, voglio aria,
qui ce l'hanno con me,
ma io sto attento; e a difendermi come posso
ci so fare da Dio,
caro me stesso mio.
Scatta un riflesso, il mio sguardo si sveglia di già,
come un diamante che spacca lo specchio a metà.
E ci vediamo già più chiaro,
caro me stesso mio:
tutti i problemi vanno a domani.
Voglio tempo io, voglio aria,
qui ce l'hanno con me,
ma io sto attento; e a difendermi come posso
ci so fare da Dio,
caro me stesso mio.
E a difendermi come posso
ci so fare da Dio,
caro me stesso mio.

GIORNO PER GIORNO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Red Canzian)

Giorno per giorno
ho imparato ad avere pazienza
sulla mia coscienza è cresciuta già l'erba
e ogni giorno mi sveglio che tutto va meglio.
Giorno per giorno
seguo il vento aspettando la sera
e non faccio paura e non faccio domande
in poche parole, sono un uomo normale.
Giorno per giorno
ho imparato la vita a memoria
come un libro di storia dei tempi di scuola
e di mio non ci lascio una sola parola.
Giorno per giorno
ho imparato il mio bene e il mio male
un minuto di sole mi basta a scaldarmi
con quale diritto tu vieni a svegliarmi.
Passo per passo,
riaprendo finestre già chiuse
precipiti dentro di me
che cosa ti aspetti;
questo io dico sapendo che stavo cadendo
e che l'ultima spiaggia del mondo che valga la pena
sei tu.
Giorno per giorno
stai riuscendo a toccarmi nel cuore
a toccarmi nel corpo e ad avere risposta
inventiamo altre ore se il tempo non basta.
Giorno per giorno
sto imparando a combattere ancora
a puntare i miei occhi negli occhi del mondo
a esser dentro le cose che stanno cambiando.
Giorno per giorno
ogni prossimo giorno.

NOTTE A SORPRESA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Prendo la strada del centro
stasera non rientro da te ormai
lingua di menta fra i denti
pensieri distanti da te ormai.
È dissetante gustarsi la gente
tranquillamente così.
Respirerò tutta l'aria che c'è
notte a sorpresa lontano da casa
mi prende e mi dà questa grande città:
come una donna mi tenta
e diventa qua e là
malinconia
poesia e fantasia.
Piazza spazzata dal vento
io sono contento di me perché
vivo mi basto mi spendo
nel mondo anche senza di te ormai.
Luna sorride fra nuvole rade
traccia le strade per me.
Respirerò tutta l'aria che c'è
notte a sorpresa lontano da casa
mi prende e mi dà questa grande città:
come una donna mi tenta
e diventa qua e là
malinconia
poesia e fantasia.


NOTE

Per i cori fu usato il vocal exciter Aphex, in grado di esaltare le frequenze alte delle voci.
Questo brano è stato utilizzato come sigla per la trasmissione "Domenica In" della RAI.

IO SONO VIVO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Quando il vento della notte,
lascia il posto all'aria chiara,
molto mondo dorme ancora,
io sono vivo.
Quando il sole del mattino,
fruga i tetti piano piano,
pettinando la città,
io sono vivo.
Quando al buio ci si vede,
quando la mia donna ride,
quando la mia donna gode,
io sono vivo.
L'inverno va nei pesci a primavera
il mio segno e un corpo che respira.
Io correrò
mi trasformerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me
con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
Navigherò, mi trascinerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò
stammi vicino volando con me, cadendo con me
nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
Quando il sole si distende,
prepotente sulla strada,
la mia mente è forte e nuda,
io sono vivo.
Quando un passo di violenza,
lacera a metà un sorriso,
non nascondo il viso mio,
io sono vivo.
Quando tra dolcezza e voglia
ogni cosa ti assomiglia
il mio sangue si risveglia,
io sono vivo.
L'inverno va nei pesci a primavera
il mio segno e un corpo che respira.
Io correrò,
mi trasformerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me
con la luna dipinta che spunta alle spalle del mondo.
Navigherò, mi trascinerò,
una goccia, un torrente, l'oceano sarò,
stammi vicino volando con me, cadendo con me,
nel tramonto d'arancia che accende la guancia del mondo.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me.
Stammi vicino volando con me, cadendo con me.

PRONTO, BUONGIORNO È LA SVEGLIA

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Pronto buongiorno è la sveglia
ma di muoversi manca la voglia
colazione per modo di dire
tutto in fretta bisogna partire
ci aspetta già un'altra città.
L'auto ci attende pulita
e la conta decide chi guida
voglio stare seduto davanti
che i chilometri oggi son tanti
facciamo il pieno e poi via.
Mangia la strada il motore
e la radio riempie le ore
uno legge, uno dorme, uno fuma
ed intanto s'è fatta già l'una
fermiamoci c'è l'autogrill.
Pranzo speciale alla lista
e un autografo per il barista
ventimila compresa la frutta
un minuto per il caffè
si parte.
Sull'autostrada del Sole
come sempre finisce che piove
vai più piano che c'è la stradale
se ci ferma facciamo qui
Natale.
Io questi qui li conosco
al casello ci chiedono un disco
dove siete stasera a suonare
se non pago vi vengo a sentire
ma siete più belli in T.V.
Eccoci quasi arrivati
ci guardiamo sui muri incollati
e sbagliamo la strada e chiediamo
e poi regolarmente ci perdiamo.
Gente davanti al teatro
sarà meglio passare da dietro
preoccupato qualcuno ci aspetta.
Si comincia fra poco
fate in fretta.


NOTE

Sulla base di questo brano Stefano D'Orazio realizzò un videoclip registrato a Toronto, in Canada, non portato a termine a causa dell'esaurimento dei fondi a disposizione.
Durante l'"Italian Tour 1979" quando veniva eseguito questo brano i POOH condividevano la scena con il tecnico di palco Pasquale Di Lauro che, vestito con un frac bianco ed il cilindro, accompagnava il brano percuotendo con le bacchette una tavoletta di legno, strumento battezzato da Stefano D'Orazio "Trikke ballack".

STAGIONE DI VENTO

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Tempo per un caffé,
piove addosso che maggio è?
In viaggio per la città
paesaggio di faccia al bar.
È peggio per chi sta solo,
ho il vantaggio che aspetto lei.
E rido per fatti miei,
sono spiccioli di poesia.
Passano i passi miei
su biglietti buttati via.
La mia mente è un congegno a tempo
se io sogno mi sveglierà.
Finalmente sta per tornarmi lei,
pagherei la cena al mondo,
ma la gente sta negli ombrelli e va,
si confonde col tramonto.
È stagione di vento
e adesso direi che è tempo di lei,
ma se passa il momento
persona che va un'altra verrà:
è questione di tempo.
Sbocciano qua e là
conigliette di piano bar.
Spuntano dai tassi,
eccitante aspettare qui.
La mia mente è un congegno a tempo
se io sogno mi sveglierà.
Finalmente sto aspettando lei
con lo sguardo attento al mondo.
Non mi chiuderò, non mi spegnerò
al ritardo di un momento.
È stagione di vento
e forse direi che è tempo di me,
quando passa il momento
persona che va, un'altra verrà.
È questione di tempo.

CERCAMI

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia)

Cercami io sono nel mondo degli uomini
cercami nei mari che non traversammo mai.
Nel vento del primo mattino.
Cercami nel sole che scoppia di rondini.
Sul fiume che porta lontano.
Cercami nel mondo che vive più in là di noi.
Vorrei farti un ritratto e stamparlo gigante
e la tua fantasia raccontarla alla gente
ma è nascosto agli sguardi questo amore perfetto
quattro muri e un letto.
Non diventa più amore ma sopravvivenza
del tuo dolce silenzio non so fare senza
ma facciamo qualcosa: si può anche morire
stando qui a sognare.
Cercami io sono nel mondo degli uomini
cercami nei mari che non traversammo mai.
Nel sonno dell'erba di sera.
Cercami nei fuochi d'estate sugli argini.
Ai margini della pianura
Cercami negli altri che piangono e ridono.
Io ti voglio incontrare sulle strade del mondo
voglio fare un respiro e riempirmi di vento
ci dobbiamo svegliare e guardare di fuori
noi non siamo soli.
Cercami negli uomini in mare che sognano
Un pesce gigante e un'amante.
Cercami nell'alba fra il cielo e le fabbriche.
Nel traffico senza parole.
Cercami nei mari che non traversammo mai.
E dopo parliamo di noi.
Cercami io sono nel mondo degli uomini.
Na, na, na, na.


NOTE

In questo brano venne usato per la prima volta il sintetizzatore Oberheim.
Sulla base di questo brano Stefano D'Orazio realizzò un videoclip registrato nelle strade di Toronto, in Canada.

SEI TUA, SEI MIA

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Ah, ah, ah, ah...
Noi siamo qui, evidenza e fantasia
un respiro diverso nel mondo.
Fiori d'aria siamo noi, due satelliti d'argento
due falchi protesi nel vento
canterò, graffierò, ruberò, mi venderò
per scaldare, salvare qualcosa che vale
per te per me.
Di fuoco, terra e d'aria siamo noi
non puoi fermare questa forza che vola
già da sola.
Sei tua, sei mia:
accettati, proteggiti, sei tua, sei mia,
bastardo od innocente che sia
questo amore.
Ah, ah, ah, ah...
Noi siamo qui cancellati ed infiniti,
soffiati lontani dal mondo
quando adesso arriverà
scivolando addosso a noi
il bisogno di uscire dal sogno
canterò, graffierò, ruberò, mi venderò
per scaldare, salvare qualcosa che vale
per te per me.
Di fuoco, terra e d'aria siamo noi
non puoi fermare questa forza che vola
già da sola.
Sei tua, sei mia:
accettati,proteggiti, sei tua, sei mia,
bastardo od innocente che sia
questo amore.

ARIA DI MEZZANOTTE

(Testo: Stefano D'Orazio - Musica: Roby Facchinetti, Red Canzian - Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti)

Era cresciuta in fretta
più di qualche stagione fa.
Sognava a testa bassa
tra i respiri della città.
Vorrei, vorrei, chissà cosa mai vorrei.
Pregava spegnendo la luce.
Lui era nato al porto
ma non era partito mai.
Sempre col fiato corto
rimandava il domani a poi.
Di lei, di lei, diceva non morirei,
ma poi non ci dormiva la notte.
Notte improvvisa, domenica spesa
tra novità.
Ridono insieme s'è arresa l'attesa,
sarà chissà.
Ed eccoli qui giocando a sognare
a dirsi promesse, a darsi parole,
a farsi l'amore.
Aria di mezzanotte
fra un minuto è già lunedì
l'alba ha le scarpe rotte
ma tra poco sarà già qui.
Vedrai, vedrai, accendono la città
e spengono insieme la notte.
Notte che passa, ma resta la festa
finché sarà
forse per gioco; per sempre per poco
sarà chissà.
E restano qui a darsi parole
le barche alla corda aspettano il sole,
e un giorno migliore.
E restano qui a darsi parole
le barche alla corda aspettano il sole,
e un giorno migliore.

CANTERÓ PER TE

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Dodi Battaglia - Voce: Roby Facchinetti)

Stella di giorno, frutto d'inverno
io canterò per te
se ti senti un aliante che cade
strade d'aria avrai da me.
Segretamente sopra la gente
io canterò per te
per fermarti nel viso il sorriso
che ora c'è.
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te.
Tu sei la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia.
Tu sei, fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.
Viola di marte, sempre più forte
io canterò per te
come onda che viaggia alla spiaggia
le mie braccia avrai da me.
Con i tuoi occhi quasi mi tocchi
io canterò per te
per averti domani nel mondo
via con me.
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te.
Tu sei la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia.
Tu sei, fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.
Non si può sbagliare sei
l'altra parte del sole
sono pronto a farmi male con te
e via dalla gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.


NOTE

Editore: Suvini Zerboni / Più in Alto.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa: Stone Castle Studios, Carimate (CO) nei mesi di febbraio/marzo/aprile 1980.
Sound Engineer: Ezio De Rosa.
Ass. Sound Engineer: Mario Lovallo.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Cadac 36 canali.
Transfer: Master Room, Londra, a cura di Arun Chakravery.

Questo brano è stato utilizzato come sigla d'apertura per la trasmissione televisiva "Un disco per l'estate". Il relativo videoclip venne realizzato su di una chiatta al lago d'Iseo, al'alba di una domenica mattina, con un elicotterò che filmò l'arrivo dei Pooh a bordo di un motoscafo, mentre suonavano gli strumenti ed in piedi su di un campanile.

Note

Nella prima stampa del disco erano inclusi un orsetto dorato ed un adesivo.

Altre edizioni

I Pooh 1978-1981
Copertina della ristampa

I Pooh 1978-1981
Copertina della versione su musicassetta

Edizione su musicassetta della CGD, 30 20224.
(Data non disponibile) = Edizione su musicassetta della CGD.
(Data non disponibile) = Edizione su vinile della CGD, collana MusicA, LSM 1029.
1983 = Edizione su musicassetta della CGD, collana MusicA, 35 LSM 1029.
1988 = Edizione su CD della CGD, collana MusicA, CDLSM 100041.
1989 = Edizione su vinile della Warner Music, 9031-70500-1.
1989 = Edizione su musicassetta della Warner Music, 9031-70500-4.
1989 = Edizione su CD della Warner Music, 9031-70500-2.

Fonti bibliografiche

Copertina LP "I Pooh 1978-1981"
"Pooh Book", CGD East/West
"Pooh - Discografia illustrata", Roberto Pirola e Claudio Sassi, Coniglio Editore, gennaio 2010

  NOTA

Per maggiori approfondimenti ed aggiornamenti ti consiglio di visitare la scheda di I Pooh 1978-1981 su www.ipooh.it.

  DISCLAIMER

I testi delle canzoni contenuti nel sito sono proprietà dei rispettivi autori.
La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
Link al testo completo.

  ALTRO