Grande
è stato l'impegno dei cani, dei conduttori e di coloro che si sono dati
da fare per allestire la teleferica. Mi ha molto colpita la
concentrazione e la dedizione con cui i cani perlustravano il terreno,
alla ricerca delle tracce che potessero permettere loro di rintracciare
i dispersi. Le code si agitavano tra le rocce e la vegetazione poi, dopo
qualche minuto, un latrato avvisava tutti dell'avvenuto ritrovamento: i
cani sono stati addestrati ad avvertire abbaiando la presenza dei
feriti.
La
teleferica è stata allestita grazie allo sforzo congiunto di più
persone. C'è chi si è calato lunga la ripida discesa che congiunge un
tornante della strada sovrastante con la base della cava e, armato di
machete, ha potato la vegetazione che avrebbe altrimenti creato
difficoltà durante il trasporto dei feriti.
Zona
di Castel D'Aiano - Cava
Due volontari del Gruppo Speleologico di Ferrara dopo aver allestito la
teleferica preparano la barella che accoglierà uno dei feriti.
Zona
di Castel D'Aiano - Cava
Uno dei feriti viene agganciato alla teleferica.
Zona
di Castel D'Aiano - Cava
Il ferito viene issato lungo la teleferica mentre, sullo sfondo, un
volontario ed il suo cane cercano altri dispersi.
Zona
di Castel D'Aiano - Cava
Il ferito viene issato lungo la teleferica, per poi giungere a
destinazione, dove lo attende un'ambulanza.